Il Parco del Retiro a Madrid non solo costituisce un prezioso polmone verde per la metropoli. La capitale spagnola proprio qui svela uno dei luoghi più interessanti artisticamente, quello che è conosciuto come il bosco delle sculture.
Dall’ingresso si scorgono quattro colonne dedicate al Maestro Chapí, compositore di zarzuelas come La revoltosa ed El tambor de granaderos. Sebbene la scultura attuale sia una replica dell’originale del 1921, realizzata da Julio Antonio, è possibile ammirare alcune caratteristiche tipiche dello stile fin de siècle, come la combinazione di più materiali nella stessa opera.
Il parco ospita anche il Monumento a Cuba realizzato nel 1952 da Miguel Blay, Francisco Asorey, Juan Cristóbal González e Mariano Benlliure.
Nella passeggiata resta possibile seguire itinerari diversi a seconda di quello che si vuole vedere: esiste sia il viale delle sculture che quello delle statue.
Nelle foto dell’articolo invece è visibile il lavoro di Alexander Calder con la sua scultura mobile, posizionata nei giardini della regina Sofia presso il Museo Nacional.
La Plaza de España della capitale ha al centro una fontana dedicata a Miguel de Cervantes che onora la sua opera letteraria con le statue di Don Chisciotte e Sancho Panza. Sulla piazza si affacciano due importanti edifici: la Torre de Madrid (1957) e l’Edificio España.
Come in ogni grande capitale ch e si rispetti non possono mancare le curiosità e i fenomeni insoliti che si generano spontaneamente. Pochi crederanno che uno dei luoghi di arte più popolari di Madrid riguarda una statua del 2001.
Il “Barrendero madrileño 1960” (Spazzino madrileno 1960) è probabilmente una delle statue più fotografate della città. Ma è sicuramente un’opera molto realistica di Félix Hernando García
