Tutte le città di Francia sembrano in grande trasformazione, negli ultimi anni, ma Marsiglia vi stupirà. Ora che è uscita la prima guida italiana a una città ricca di storia e di grande trasformazione, a poche ore dall’Italia (Marsiglia, a cura di Rosalba Graglia. edito da Morellini Editore)
È la città più antica di Francia, fondata dai Greci 600 a.C., spesso associata alle grandi metropoli del Mediterraneo come Napoli e Barcellona. E in sostanza con queste due destinazioni condivide molto, dall’area portuale alla naturale propensione per gli scambi culturali.
Ma Marsiglia è di più, con il suo volto contemporaneo che punta a un futuro sostenibile e a misura d’uomo. Di recente è stata Capitale Europea della Cultura (nel 2013) e nel 2017 è Capitale dello Sport. Sono sorti così i nuovi highlights della città: il Mucem, l’avveniristico Museo delle Civiltà dell’Europa del Mediterraneo di Rudy Ricciotti, la Villa Mediterranée di Stefano Boeri, il recupero dei Dock, che hanno trasformato l’immagine del Vieux Port, secondo il progetto Euroméditerranée che sta cambiando lo skyline della città, dalla torre di Zaha Hadid ai Quais d’Arenc di Jean Nouvel.
Una Marsiglia del futuro che convive con le atmosfere d’antan del Panier, il quartiere storico raccontato dai romanzi di Pagnol e dai noir di Jean Claude Izzo, con la Canebière, con la rivoluzione urbanistica di Le Corbusier che qui ha realizzato la sua prima Unitè d’Habitation, oggi Patrimonio dell’Unesco. Fra pastis e partite di pétanque, food di tendenza e design, piazzette segrete e lungomare, storia e contemporaneità un invito alla scoperta di una delle capitali più dinamiche, multieniche e creative di Francia, sospesa fra passato e futuro.
Per dormire, le esperienze eccezionali sono assicurate. Si passa dall’edificio di Le Corbousier (1954) all’InterContinental Marseille – Hotel Dieu nella centrale e antica Place Daviel. Il C2 hôtel nel sesto arrondissement sintetizza l’anima antica e l’occhio moderno al design che anima la capitale del sud della Francia.

Per il food anche qui, Marsiglia si discosta dal rigore autarchico francese e si contamina con influenze, ovviamente, più marittime e a tratti spagnole. La rivelazione, come al prestigioso Le Table è molto succulenta. Gérald Passédat è il menu designer d’eccezione di questo luogo di sapori e visioni davvero uniche.
Per il design e l’architettura imperdibile è, come detto, il Museo delle Civiltà d’Europa e del Mediterraneo di Marsiglia (MuCEM), progettato dall’architetto francese dai natali algerini Rudy Ricciotti. Questo è il luogo d’Europa dove il vasellame antico dell’ex Russia si confronta con i resti greci e le tradizioni iberiche. Un vero luogo d’incontro di storia, oltre che di sperimentazione di divulgazione. Come le mostre organizzate per sensibilizzare gli europei su argomenti che riguardano tutto il continente (l’ambiente, i rifiuti, il clima).
E un passaggio a Les Docks vale quasi tutto il viaggio, con l’esemplare recupero del porto dismesso che diventa zona di aggregazione e di bellezza che fa scuola nel mondo.