Nel Chianti, nella terra di Toscana più invidiata del mondo, un nuovo hotel di gusto e stile sta accogliendo clientela internazionale appassionata di buon vivere e culto del fascino della storia. Qui con vino, cibo e natura, si riscopre l’anima di un luogo e il suo carattere essenziale, grazie all’apertura del boutique hotel Pieve Aldina, del gruppo francese Domaine de Fontenille, che sorge accanto al borgo medievale di Radda in Chianti, lungo la Chiantigiana.
Era questa la antica strada del vino che collega Firenze a Siena, il luogo dove si è insediato il progetto architettonico che porta la firma di Pierattelli Architetture, studio di architettura con sede a Firenze e Milano che ha curato la ristrutturazione e l’interior degli spazi, preservandone i tratti originali. Circondato da 40 ettari di uliveti, Pieve Aldina fa parte della prestigiosa collezione Relais & Châteaux e conta 22 tra camere e suite, una piscina esterna, una SPA e un ristorante.


Ex complesso vescovile formato da tre edifici risalenti al XII secolo, il boutique hotel trasmette ai visitatori l’identità e la peculiarità di un contesto antico, quasi immutato nei secoli, dove riappropriarsi dello scorrere del tempo: un luogo di quiete che nel 1043 il conte di Piancaldoli offrì in dono alla moglie Aldina Ubaldini, da cui oggi l’hotel prende il nome. L’edificio principale, denominato “la Pieve”, è adiacente alla Pieve di Santa Maria Novella, Chiesa parrocchiale del X secolo, importante esempio di architettura romanica sul territorio toscano, mentre all’interno mantiene il suo fascino originale: si possono ammirare le decorazioni murarie al piano nobile, soffitti in legno a cassettoni e pareti decorate con affreschi di stampo neoclassico al primo piano. Come “la Pieve”, anche gli altri due edifici – chiamati “Studiolo” e “Conventino” – sono arricchiti da suggestivi soffitti in legno e finestre che incorniciano il verde della campagna incontaminata.

Nelle 22 stanze Pierattelli Architetture ha messo al centro purezza stilistica e gusto contemporaneo, scegliendo arredi sobri e dalle linee pulite, con una predilezione per i colori della terra, come il verde salvia, oltre a variazioni di beige, bianco e marrone, e con materiali propri del territorio, come il cotto per i pavimenti, l’intonaco di calce per le pareti, il legno per gli infissi e i battiscopa dipinti. Alle pareti donano un tocco sofisticato le opere dell’artista parigina Dune Varela, stampate su lastre di marmo di Carrara e gli erbari di Stéphanie Montaigu, che incolla immagini di fiori e sculture antiche sulle pagine ingiallite di vecchi libri.

Il luogo dove un tempo venivano depositati gli attrezzi agricoli e lasciate le olive prima della spremitura è stato trasformato nel ristorante “Le Rondini”, curato dallo chef Flavio Faedi: per questo ambiente Pierattelli Architetture ha progettato una grande apertura a parete da cui osservare l’attività in cucina, oltre ad un nuovo passaggio ad arco affacciato sulla corte interna per poter aprire le finestre e per mangiare all’aperto nella bella stagione, con i tavoli sul prato o sotto il grande glicine.

Dotata di due sale massaggi, sauna, bagnoturco e doccia emozionale, la SPA ha tutto il necessario per rendere il soggiorno ancora più rilassante: dagli spazi ricavati in questo ambiente suggestivo si può ammirare il paesaggio sconfinato delle campagne e delle colline. Per entrare in armonia con la natura, anche le lezioni di yoga all’aperto organizzate dalla struttura sono un modo perfetto per rilassarsi e ritrovare energia, immersi nel verde della vegetazione.

In foto di apertura: Boutique hotel Pieve Aldina, progetto Pierattelli Architetture