Il settore della programmazione è in fermento da qualche anno a questa parte e il trend positivo a livello occupazionale verrà confermato anche nel prossimo futuro. Il programmatore, che è chi si occupa di codici, avrà sempre più un ruolo importante e insostituibile a causa della centralità di internet e della domanda di applicativi e siti web da parte delle aziende. Un numero sempre maggiore di persone si rivolge alle risorse della rete per sapere come diventare software developer per avere qualche possibilità di inserimento in un ambito che pare non conoscere crisi e che garantisce uno stipendio di tutto rispetto.
I recruiter delle aziende si ritrovano già sommersi da domande di aspiranti sviluppatori, e l’aspetto che sicuramente viene preso in maggior considerazione è quello della preparazione tecnica del candidato. Ci sono tantissimi corsi di formazione di buona qualità che permettono di approfondire gli aspetti più importanti che compongono il bagaglio professionale di un programmatore. Quelli proposti da Aulab preparano i futuri professionisti dei codici attraverso lezioni teoriche, ma non tralasciano però le attività di tipo pratico, fondamentali per imparare il mestiere e valorizzare la propria base tecnica.
Ma una preparazione adeguata non è tutto. Bisognerà avere delle caratteristiche che privilegiano aspetti comunque importanti come la comunicazione e il lavoro di squadra.
Ogni persona ha il proprio carattere, e questo spesso non risulta essere compatibile col tipo di lavoro per il quale ci si sta proponendo e con il team col quale si andrà a collaborare.
Ecco alcuni profili di programmatori che un selezionatore potrebbe trovarsi davanti durante un colloquio di lavoro.
Il programmatore di lungo corso
L’esperienza ha un peso in ogni ambito lavorativo ed è un bonus importante, soprattutto per quei profili altamente qualificati. Avere a disposizione questo tipo di professionista permette di fare crescere i colleghi con meno esperienza, sia a livello tecnico che in termini di gestione degli stress e nell’ottica della stretta collaborazione con tutto il team, finalizzata al raggiungimento del risultato prefissato.
Il coder versatile
Un profilo capace di concentrarsi efficacemente su tanti task contemporaneamente e di raggiungere dei risultati simultanei senza interferire sulla qualità generale dei progetti. Ma questo tipo di approccio potrebbe portare qualche scompenso in sede di controllo e di testing.
Un male minore a cui si può facilmente ovviare per non sacrificare una risorsa davvero utile per aumentare gli stimoli del gruppo di lavoro.
Lo sviluppatore meticoloso
Capita di ritrovarsi davanti a soggetti con una preparazione talmente elevata e quasi enciclopedica da fare invidia a qualsiasi formatore. L’aspetto positivo di questi programmatori è che le loro capacità tecniche sono indiscutibili, e sono amplificate da una passione tangibile per la materia. Quello negativo è legato alle tempistiche che seguono appunto il loro essere perfezionisti all’eccesso, e questo potrebbe essere d’intralcio al raggiungimento del prodotto finale.
Il coder anarchico
I framework hanno un ruolo sempre più importante nel mondo della programmazione e permettono di accorciare le tempistiche di lavorazione, dando maggiore spazio ai coder per concentrarsi sulla creatività e sulle fasi di testing e implementazione. Ci sono però professionisti che non amano questo tipo di strumenti e che preferiscono esprimersi a modo loro seguendo altre strade. Ovviamente questo mal si concilia con il lavoro all’interno di un team caratterizzato da un’unica metodologia e da linee guida precise.
Il leader non richiesto
Un profilo contrassegnato da una capacità organizzativa superiore alla media che gli permette di rispettare agevolmente le scadenze e di dare la spinta giusta all’intero team in termini di produttività e di disciplina. Una risorsa da avere a propria disposizione da sfruttare per i lavori più impegnativi, ma che a lungo andare potrebbero attribuirsi una leadership non richiesta né tantomeno necessaria.