L’arte italiana di Stefano Arienti (1961), Antonio Catelani (1962) e Daniela De Lorenzo (1959) è protagonista di un’importante mostra dedicata alla WeGallery di Berlino.
Con questo percorso che si chiama Shifts in Register, e che abbraccia la nuova arte italiana degli anni Ottanta del Novecento, l’attenzione internazionale cade su un nucleo di artisti oggi particolarmente attivi, individuato tra quelli che hanno avuto i loro esordi a partire dalla metà degli anni Ottanta. Non hanno lavorato assieme ma sono una “generazione di mezzo” che si è opposta all’espressionismo pittorico dei primi anni Ottanta, ponendosi in posizione dialettica di continuità/discontinuità con l’arte degli anni Settanta.
Adottando una linea “di morbidezza” quale caratteristica comune, i lavori dei tre artisti sono un passo in avanti rispetto alla precedente corrente, Transavanguardia e pensieri affini, aprendo una nuova fase di sperimentalismo che offre al mondo il valore del dubbio, della perdita di certezze e ruoli definiti, libero da ogni omologazione. Nell’intenzione del curatore Antonio Catelani, egli stesso artista in mostra, che ha riunito i tre nomi a 30 anni dal loro esordio, che sono esponenti dell’arte ‘diminuita’ nella forma e nel ruolo. Un atteggiamento ampiamente diffusosi nell’arte degli anni Novanta e Duemila ma inaugurato da questa generazione di mezzo.
Al termine delle tre mostre sarà pubblicato un articolato catalogo ragionato con ampie sezioni monografiche per ciascun autore. A completamento del volume saranno raccolti contributi teorici degli stessi artisti come pure di altri autori; critici e curatori saranno invitati a mettere a fuoco le specificità di questo gruppo di artisti che si ritrovano ora a far convivere le loro opere in un unico spazio.
Per info qui
We Gallery
Friedrichstr.17
10969 Berlin
dal 16 settembre