L’employer branding vuol dire identificazione con il brand che si rappresenta – e dove si lavora – da parte dei lavoratori stessi. Un tempo si diceva in tono anche leggero: l’uomo-azineda, l’aziendalista. Oggi questa tecnica crea identificazione ed è a tutti gli effetti un’attività di marketing. Contribuisce al valore del brand promosso come luogo di lavoro positivo e tende a concorrere al miglioramento del suo appeal, non solo sul mercato ma nei confronti dei potenziali dipendenti e aspiranti dipendenti e di conseguenza anche verso i consumatori.
L’identità e la reputazione di un’azienda possono essere misurate sicuramente in termini di crescita, espansione e risultati, ma anche l’employer branding è un fattore che gioca sempre più un ruolo fondamentale nella costruzione di una realtà di successo.
Secondo un’indagine di Linkedin, il 75% dei potenziali candidati effettua ricerche sulla reputazione dei brand prima di candidarsi per una posizione e quasi il 70% di essi non accetterebbe un’offerta da un datore di lavoro con una cattiva reputazione.
Nel mercato competitivo di oggi per i migliori talenti, costruirsi una reputazione come credibile datore di lavoro e un ottimo posto di lavoro è un fattore chiave per le piccole e medie imprese imprese. Un marchio forte influisce sulla decisione di candidati qualificati per entrare a far parte del tuo team o accettare invece l’offerta di un concorrente. L’impatto di un Employer Brand è reale: un forte talent brand influenza direttamente il successo complessivo dell’azienda che deriva dalla creazione di un team all-star.
Per questo sempre più aziende e start up adottano politiche interne di formazione e crescita per i propri dipendenti e investono in soluzioni che possano valorizzare il talento dei professionisti e migliorare il lavoro quotidiano.
Swappie, start up nata nel 2016 in Finlandia, è oggi un e-commerce di smartphone ricondizionati di portata internazionale, attiva in diversi mercati europei. L’azienda nasce con l’obiettivo di offrire soluzioni tecnologiche, convenienti, sicure e sostenibili attraverso device ricondizionati, un impegno attento alle esigenze dei consumatori e sostenuto dalla mission di costruire un mondo sempre più green. “Prima ancora dei clienti per noi di Swappie vengono i nostri dipendenti. Attraverso la valorizzazione del loro lavoro, facendoli sentire parte del progetto e premiando i loro risultati, saranno in grado di trasmettere e impersonificare i valori anche all’esterno.“ – ha dichiarato Sami Marttinen CEO di Swappie. L’azienda sta adottando anche azioni di employer branding volte a evidenziare e far crescere il talento dei propri dipendenti e implementando soluzioni innovative per migliorare il lavoro quotidiano.
Per approfondimenti vedasi il libro “Guida pratica all’Employer Branding” di Giuseppe Caliccia edito FrancoAngeli.