Nonostante le difficoltà incontrate durante la pandemia, il settore del wedding sembra abbia retto bene il colpo e si sta riprendendo alla grande. D’altronde, parliamo di un ambito che rappresenta una vera e propria certezza, intorno al quale è stato creato un business stratosferico. Una professione come quella del wedding planner continua quindi ad essere gettonatissima, per via delle grandi opportunità che offre sia in termini di guadagno che per quanto riguarda soddisfazioni e gratificazioni. Quello che in molti si chiedono oggi è: come diventare wedding planner? Effettivamente in merito a tale argomento si trovano ancora informazioni confuse, che rendono piuttosto complicato farsi un’idea precisa di requisiti e step da seguire per lavorare in tale ambito.
Vediamo dunque di fare chiarezza e scopriamo insieme come si diventa wedding planner al giorno d’oggi: quali sono i requisiti da possedere e quali step bisogna compiere per avviare una carriera professionale in questo settore.
Diventare wedding planner: quali requisiti?
Innanzitutto, è bene precisare che per diventare wedding planner non è necessario essere in possesso di particolari requisiti. Questo significa che sostanzialmente tutti possono svolgere questo lavoro, a patto che abbiano maturato una grande esperienza o che abbiano le competenze necessarie per evitare figuracce. Quella del wedding planner è infatti una figura professionale che opera in autonomia, con la sua partita IVA. Non è previsto che abbia un titolo di studio specifico, ma è sicuramente consigliabile che chi desidera svolgere tale lavoro segua un corso di formazione prima di lanciarsi in un’attività di questo tipo e mettersi in proprio!
Aprire Partita IVA: uno step necessario
Uno step sicuramente necessario è quello che riguarda l’apertura della Partita IVA. Per lavorare come wedding planner infatti bisogna mettersi in proprio e diventare un vero e proprio freelance. Fortunatamente, al giorno d’oggi è possibile aderire al regime fiscale agevolato dei forfettari che permette di spendere molto meno in tasse e dunque di ottenere dei guadagni più elevati. Non solo: si può risparmiare parecchio anche sul commercialista, grazie ai servizi online come Fiscozen, che offre una gestione completa della Partita IVA da wedding planner a tariffe low cost. Si tratta di una sorta di commercialista digitale, validissima alternativa a quello tradizionale che costa molto di più. I modi per risparmiare con la Partita IVA dunque esistono e basta approfittarne per rendere il proprio lavoro del tutto sostenibile, anche a livello economico.
Maturare esperienza e farsi conoscere
Per diventare wedding planner, come abbiamo appena visto, non serve molto. Basta seguire un corso di formazione (che tra l’altro non è nemmeno obbligatorio) ed aprire la Partita IVA per mettersi in proprio. Per diventare una wedding planner di successo però non è sufficiente questo: bisogna anche rimboccarsi le maniche, promuovere la propria attività e maturare più esperienza possibile, mantenendosi costantemente aggiornati sugli ultimi trend del settore.
Si tratta insomma di un lavoro che può regalare moltissime soddisfazioni ma che non va preso alla leggera: è impegnativo e in alcuni casi anche molto faticoso, richiede studio, dedizione ma anche una buona capacità di promuovere se stessi.