Cibi semplici non elaborati, poca carne, una dieta ricca di legumi e verdure. Ma anche saper vivere in comunità, lontananza dallo stress, predilezione per gli aspetti naturali della vita in un contesto di assoluto relax e comfort. Il segreto della longevità delle popolazioni dell’Ogliastra, la terra orientale di Sardegna, è tutto in queste parole chiavi. E ora anche i locali prendono sul serio questo filone che ha interessato tanti stranieri e studiosi che sono venuti qui, in una delle cinque “Blue zone” del mondo: la concentrazione dei centenari è infatti degna di approfondimenti scientifici. A Tortolì e Perdasdefogu il Festival della Longevità comprende tre giorni di appuntamenti tra scienza, cultura e enogastronomia 20 -22 ottobre 2023.

Debutta venerdì 20 ottobre a Tortolì e a Perdasdefogu, per concludersi domenica 22 ottobre, la prima edizione del Festival della Longevità, organizzato dal Consorzio Industriale Provinciale dell’Ogliastra con il sostegno dell’Assessorato al Turismo della Regione Autonoma della Sardegna.
La manifestazione porta alla cittadinanza e ai turisti che ancora affollano questo angolo di Sardegna, le prime evidenze scientifiche degli studi sulla longevità che sta diventando un patrimonio inestimabile di storia e modus vivendi. In programma tavole rotonde sulla longevità tenute da giornalisti e intellettuali sardi, da Anthony Muroni a Giacomo Mameli, fino al ventiduenne scrittore Matteo Porru, già vincitore del premio Campiello Giovani, che sarà co-protagonista di un dialogo con due cittadine centenarie. Si viene qui per ammirare la natura, fare molto movimento e e mangiare il famigerato minestrone della longevità. Certo, ci sono anche i piaceri di una costa generosa e di un clima mite, la convivialità con il delizioso vino rosso (non più di un bicchiere a pasto, ci dicono i locali).
Aria pulita, boschi e foreste fanno da contorno alla vita lenta tanto celebrata sui social media ma poco praticata altrove. Qui lo studioso Germano Orrù, medico studioso e professore dell’Università di Cagliari, si sta dedicando all’indagine sul microbioma orale che rappresenta un tessuto microbico presente nel nostro corpo che racconta molto dell’esposizione alle malattie.

Le Blue Zone del mondo comprendono l’Ogliastra, le isole di Okinawa in Giappone e Ikaria in Grecia, la penisola di Nicoya in Costa Rica e la comunità di Loma Linda in California. In Sardegna Perdasdefogu è addirittura risultata, nel Guinness dei Primati 2022, la comunità con la più alta concentrazione di centenari al mondo.

L’altro elemento fondamentale è l’affetto nella vita e nella socialità dei centenari: una vita con reti forti e affetti mentali garantiti da nipoti e rapporti di vicinato. Flavio Cabitza, Associazione per la tutela e l’identità ogliastrina e della Barbagia di Seulo, racconta questo aspetto: “Nessuno penserebbe mai di lasciare un anziano da solo, è un elemento di saggezza fondamentale e di grande coesione sociale”.
E poi ci sono i cibi, quelli cucinati secondo tradizione che includono prodotti naturali stagionali e poco processati: i Culurgiones, pasta fresca ripiena con patata, menta e pecorino, e is malloreddus con sugo di salsiccia e pecorino. Come dolce la mandorla è cruciale, come nel Papassone, è un formaggio che si mangia solo qui, il Casu agedu, completa il pasto bilanciato.

Parlando con ristoratori e avventori locali, le storie sulla benefica pianta chiamata lentisco con il ramo antibatterico, abbondano. E si viene a conoscenza della famigerata minestra di Zia Consolata Melis, centenaria della nota famiglia Melis, Guinness dei Primati 2022.
Foto del vino Sa Contessa Monte Zara e pietanze impiattate realizzate presso Osteria del Viale di Tortolì.




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