C’è già una mitologia online circa “Morph, la scultura cinetica che sta incantando visitatori virtuali di tutto il mondo. Il pezzo d’arte che da molti in questi mesi è visitabile e apprezzabile solo attraverso lo schermo a distanza, è un vero specchio dei tempi. Suscita emozioni in un momento in cui siamo tutti ammirati dai sogni, visto che glis chermi dei nostri digital device li possiamo usare prevalentemente per noiosi collegamenti di lavoro. Poi arriva Morph, un’installazione modulare, cinetica e audiovisiva che va oltre i tradizionali ammassi di pixel 2D e diventa realistico. Può essere anche chiamata “Scultura robotica” in “media tangibile”.
Oggi si discute perfino chi ha avuto prima l’idea. Sembra che il “la” l’abbia dato Nicolas Perillo di Augmentl e che l’artista abbia poi collaborato allo sviluppo con i due creativi di MindBuffer, Joshua Batty e Mitchell Nordine.
La scultura dimostra le possibilità di prototipi di media tangibili funzionali e funge da strumento per sperimentare il movimento e il gesto astratti della macchina per creare personalità e incoraggiare l’interazione.
Morph è il primo esempio di superfice sferica luminosa completamente attivata e sensibile al tocco. È una reinvenzione della tela digitale che consente agli artisti di sperimentare qualcosa di più della luce e del suono. Questo è il futuro dei tangible media, un framework completamente modulare e flessibile che consente una rapida espansione e sperimentazione sia della forma che della funzione.
Morph è composto da 155 moduli sensibili al tocco e illuminati, collegati da una superficie flessibile ed espandibile. Ogni modulo è completamente riconfigurabile e dispone di sei LED indirizzabili individualmente per illuminare i sei bordi delle superfici esagonali. È il primo di una serie di esperimenti per creare esperienze cinetiche pronte per mostre e festival.
Foto tratte dal sito AUGMENTL.COM