Un terzo dei Borghi più belli d’Italia è ormai pienamente digitalizzato: sono infatti 100 su 334 i meravigliosi centri storici italiani che hanno accolto la sfida della digitalizzazione e i vantaggi offerti dal PNRR per rendersi più visibili al turismo, di prossimità, tradizionale o straniero. Un vantaggio competitivo che è anche fruibile dal pubblico, con la app MyCIA, e che ha mostrato il suo valore di ritorno economico in modo molto chiaro nella lunghissima stagione 2022: oltre 60mila visite nel solo autunno per i locali selezionati e inseriti nella guida, con migliaia di prenotazioni effettuate con un clic.
“L’intuizione che abbiamo avuto di spingere la digitalizzazione come strumento di promozione semplice, economico e ormai essenziale ha funzionato davvero molto bene e puntiamo a raggiungere tutti in questo 2023” commenta Fiorello Primi, Presidente dell’Associazione Borghi più belli d’Italia. “La guida interattiva che abbiamo messo a punto con MyCIA ha dato grandissime soddisfazioni in termini di conversione e di nuovi contatti. Del resto l’obiettivo nostro, nel fondare questa associazione, era quello di riportare in vita e condividere con sempre nuovo pubblico i tesori architettonici, storici, culturali e culinari del nostro Paese. E ci siamo riusciti, se pensiamo che oggi il visitatore medio di un Borgo è per quasi il 40% straniero”.
“La sfida non era semplice, perché ad un borgo storico spesso corrispondono negozi e insegne molto tradizionali e poco avvezze alla tecnologia” aggiunge Pietro Ruffoni, founder e CEO di MyCIA. “E invece la semplicità del progetto e il passaparola positivo tra i primi utilizzatori e i vicini di vetrina ha funzionato benissimo. Il valore più grande è senz’altro quello di vedere il proprio menu o la propria offerta tradotta in automatico in 60 lingue. Un vantaggio incredibile che ha permesso di avvicinare turisti in arrivo da ogni geografia e di fidelizzarli verso una scoperta pressoché infinita – se pensiamo che i borghi ad oggi sono 334 – delle meraviglie nascoste della nostra penisola”.
Verso fine anno è prevista anche una nuova integrazione: sarà possibile selezionare anche i prodotti locali di ogni borgo e territorio con i suoi produttori. Ma non solo: l’obiettivo è quello di valorizzare questi tesori italiani all’interno dell’e-commerce che renda facile acquistarli, per esempio direttamente al ristorante che li cucina come signature dish del proprio menu o nella cascina o negozietto che li ha a scaffale. La Guida digitale rende infatti possibile arricchire l’esperienza di viaggio, nella storia e nelle tradizioni che rendono l’Italia così speciale agli occhi del mondo, anche di cultura eno-gastronomica: un moltiplicatore di esperienza e gusto capace di valorizzare ogni singolo borgo rendendolo sempre più attrattivo e accessibile per ogni tipo di turista.
I locali che vogliono iscriversi e richiedere maggiori informazioni possono visitare la pagina: https://mycontactlessmenu.cartaidentitalimentare.com/it/guida-borghi-ditalia/