Con Londra che nell’anno della Brexit sta vivendo un’inspiegabile esplosione di aperture di cucine dal mondo, Shoreditch non è da meno. Il quartiere abbandonato e rinato in una sola decade, un tempo sede di artisti di strada e galleristi sperimentali, nonché casa-gioco all’aperto per talenti come Banksy, sta vivendo l’inevitabile gentrification.
Che per carità, porta benessere e rinnovamento, ma anche conformismo nelle strutture ricettive. Anche se di gran livello, come quello che offre il Nobu Shoreditch Hotel che ha 148 camere e il suo approccio nipponico basic-chic. Compreso il suo famigerato gusto nella cucina che ha dettato legge nel mondo. Il terzo Nobu di Londra è qui (dopo Mayfair e Park Lane).
Shoreditch House, come dice il nome, è il frutto dei passi in avanti che si sono fatti: una casa che qualche anno fa non avrebbe avuto tutto questo clamore. E invece ora, con gli spazi per lavorare e rilassarsi, oltre che curatissime camere (meno di 30, quindi esclusive), diventa il place-to-be.


THE GIBSON – Il bar con il tocco glam art deco non poteva mancare a East London, lì dove un tempo c’erano magazzini e industrie. A The Gibson capita di vedere delle jazz band live ma soprattutto si è certi di avere il miglio servizio di cocktail di questa porzione di Londra.
live jazz e fare un passo indietro nel tempo in uno dei migliori bar trovato in questa parte della capitale inglese.
Tutto addobbato in stile edoardiano, il posto è piccolo con un massimo di 40 posti e serve poco, selezionato cibo. Focus sui sottaceti, qualche tartare e fette di parmigiano, una prelibatezza qui a Londra.
