7 Luglio 2023

Snorkeling lungo le coste dell’Istria croata

Alla base del faro, o nei pressi degli scavi, un ambiente che pullula di vita marina: occhiate, castagnole, piccoli pesci azzurri, pesce serra, la nave di legno.

7 Luglio 2023

Snorkeling lungo le coste dell’Istria croata

Alla base del faro, o nei pressi degli scavi, un ambiente che pullula di vita marina: occhiate, castagnole, piccoli pesci azzurri, pesce serra, la nave di legno.

7 Luglio 2023

Snorkeling lungo le coste dell’Istria croata

Alla base del faro, o nei pressi degli scavi, un ambiente che pullula di vita marina: occhiate, castagnole, piccoli pesci azzurri, pesce serra, la nave di legno.

Lo snorkeling, l’attività di osservazione della natura subaquea, è sempre più in voga. E in Europa, una terra che sembra sempre ben conosciuta, ci sono posti che sembrano invece angoli caraibici inesplorati. Succede nella costa adriatica, nelle rive della Croazia, dove le immersioni permettono di ammirare flora, fauna e anche scavi archeologici.

Labirinti di pietra sottomarini, antichi moli sotto il pelo dell’acqua, resti galeoni, colonie di cavallucci marini di colore giallo che nuotano tra le scogliere nei dintorni dei porti, grotte popolate da granchi felloni e nudibranchi dai colori sgargianti: c’è tutto questo, e molto altro ancora, nei fondali marini delle coste dell’Istria, la penisola croata che si allunga sulle acque del mar Adriatico. Un mondo sottomarino inaspettato e bellissimo, reso ancora più accessibile e facile da esplorare grazie a un avanguardistico progetto di mappatura dei fondali: iniziata lo scorso anno, questa iniziativa promossa dall’Ente del Turismo istriano e dalle pro loco, ha reso i fondali facilmente accessibili anche dai non esperti di immersioni: bastano maschera e boccaglio e, grazie alle mappe e alle indicazioni presenti in loco, chiunque può facilmente trovare i siti più belli e interessanti, ed esplorarli facendo snorkeling. 

A Fažana (Fasana), nuotando nel porto romano di Capo Mede Nel canale della cittadina di Fažana (Fasana), ben protetto dalle onde sin dai tempi antichi, si possono vedere i resti di un molo romano a forma di amo (a una profondità di 1-2 metri), dove gli archeologi hanno trovato anfore e manufatti in ceramica (Fasana era famosa per la produzione di olio d’oliva e vino). Da un punto di vista della fauna, su questo fondale sabbioso è possibile incontrare pesci come il capone lira, le seppie, le tracine drago, la granceola piccola, i granchi fellone e le ostriche grandi, che si trovavano regolarmente nei menù degli antichi romani. 

Il mare vicino a Rovinj (Rovigno) © AntonUnkovic.
La Lanterna di Vrsar (Orsera), ovvero il faro
Emozionante l’immersione che si può fare a Vrsar (Orsera): di fronte alla cittadina si trova l’arcipelago di isole e isolotti più numeroso dell’Istria, e qui – a un miglio nautico circa dalla costa – spicca anche un faro (Plić Mramori, chiamato semplicemente Lanterna o Lanterna rossa). Si può raggiungere in barca o con il SUP, e poi iniziare lo snorkeling alla base del faro, che pullula di vita marina: occhiate, castagnole, piccoli pesci azzurri che, come pastori, rincorrono gruppi di pesce serra (ospite relativamente recente nell’Adriatico e, a causa degli inverni più miti e dei mari più caldi, sempre più comune). Per gli esperti dell’apnea, da non perdere l’esplorazione dei massi più profondi perché nascondono tracce di un lontano passato: qui gli archeologi hanno trovato prove di naufragi romani e resti di un galeone del XV o XVI secolo. Nell’area si possono vedere frammenti di anfore e chiodi dalla forma squadrata, ondulata, di colore ossidato, verdastro, parte integrante di una nave di legno.  

A Novigrad (Cittanova), nuotando lungo le antiche mura Un altro punto da non perdere per lo snorkeling è il porto della graziosa cittadina di Novigrad (Cittanova), nota per le mura veneziane che la cingono. Lo snorkeling può iniziare proprio dalle mura, dove si trova un piccolo lido con ciottoli e rocce. Sotto la meda, si possono vedere alghe brune (indicano acque pulite), e poi saraghi comuni, castagnole, branchi di cefali e soprattutto colonie di cavallucci marini di colore giallo.

Il mare vicino a Poreč (Parenzo) © AntonUnkovic.

Sulle tracce dei pirati nella grotta Grande Kolombarica, a Capo Promontore Nell’estrema punta meridionale dell’Istria, a Capo Promontore (Kamenjak), si trova forse uno dei luoghi più emozionanti da esplorare con pinne, boccaglio e occhiali: la grotta Grande Kolombarica, che emerge dalle acque con un’apertura a forma di cuore (qui le colombe nidificano e da questo dettaglio prende il nome la grotta stessa). È registrato negli archivi storici che i pirati di Ulcinj (Dulcigno, in Montenegro) raggiungessero regolarmente l’Istria nel III secolo a.C. con i loro velieri ed è molto probabilmente che questa grotta fosse utilizzata per nascondere le barche i frutti dei saccheggi. Oggi, oltre al blu del mare, la grotta è colorata da spugne e alghe, e popolata da gronghi, gamberi e granchi. 

Foto di apertura servizio: la grotta Grande Kolombarica © AntonUnkovic 

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