26 Ottobre 2022

Utopian Hours, come saranno le città del futuro

Dal ponte Regina Margherita, esempio di recupero a Torino, si gode di una vista spettacolare. E ospita anche la mostra “Visioni da Torino Stratosferica”.

26 Ottobre 2022

Utopian Hours, come saranno le città del futuro

Dal ponte Regina Margherita, esempio di recupero a Torino, si gode di una vista spettacolare. E ospita anche la mostra “Visioni da Torino Stratosferica”.

26 Ottobre 2022

Utopian Hours, come saranno le città del futuro

Dal ponte Regina Margherita, esempio di recupero a Torino, si gode di una vista spettacolare. E ospita anche la mostra “Visioni da Torino Stratosferica”.

Un mondo di 8 miliardi di città: l’evoluzione urbana tra attivismo e innovazioni tecnologiche è stata analizzata a Torino nel corso delle giornate della manifestazione “Utopian Hours”. Obiettivo: passare dal fare città al “fare i cittadini”. Amanda Burden, Edward Glaeser, Liam Young, MIT Media Lab, Mars City Design, Ximena Caminos e Majora Carter sono stati tra gli headliner della sesta edizione del festival internazionale di city making per innovare l’urbano.

Una nuova visione sul futuro urbano è emersa dagli incontri, raccogliendo best practice internazionali.

Torino Stratosferica è ad esempio un progetto di city imaging italiano: un laboratorio collettivo che vuole sperimentare il potere creativo dell’immaginazione urbana e l’impatto delle idee visionarie sulla città.

Fedele alla vocazione originaria, l’intera attività si basa sulla relazione con le persone e le realtà più attive e virtuose del territorio a diversi livelli: creatori e editori indipendenti, progettisti, ricercatori, professionisti, studi, associazioni e festival, enti pubblici e privati, imprenditori e innovatori con l’effetto positivo di fare emergere e rafforzare queste reti informali.

Il metodo di Torino Stratosferica è per definizione sperimentale, basato sull’incontro tra discipline, e si compone di laboratori collettivi con esponenti delle diverse culture del contemporaneo, secondo fasi di analisi e brainstorming orientate a proiettarsi oltre l’esistente.

Le riflessioni che animano il progetto si legano naturalmente all’architettura, al design urbano (progetto, paesaggio, ambiente) e a tutte le componenti decisive per la qualità di vita urbana: cultura, creatività diffusa, impresa, mobilità, tecnologia, innovazione. Allo stesso tempo Torino Stratosferica è anche un progetto di comunicazione e di branding, in cui il copywriting—nella creazione di nomi, slogan e claim— gioca un ruolo fondamentale.

Si parte dall’immagine. Con la sua collezione in nove ritratti, Utopian Heroes è l’omaggio di Stratosferica a mentori, guru e figure d’ispirazione che con le loro idee anticipatrici hanno contribuito alla formazione personale dei curatori del festival, e che ancora oggi contribuiscono a definire l’immaginario di Utopian Hours. Da Patrick Geddes a Jane Jacobs, da Walter Benjamin a Aldous Huxley, la raccolta unisce personaggi chiave della cultura occidentale tra XIX e XX Secolo e pensatori e progettisti meno noti al grande pubblico ma altrettanto influenti.

Utopian Heroes è forse la mostra più intima e al contempo divulgativa fra quelle allestite per Utopian Hours 2022. Così ne scrivono i curatori: “Nel modo in cui osserviamo e conosciamo le città, ci portiamo dietro alcune riflessioni che abbiamo incorporato negli anni. Spesso sono letture folgoranti di quando eravamo più giovani, magari ripescate dopo, in cerca di aiuto. Altre sono scoperte recenti, serendipiche, fatte mentre volevamo colmare lacune più insidiose della buca nella strada di casa. Chi sono i grandi pensatori che ci hanno ispirato? Chi ci ha davvero aperto le porte verso una conoscenza nuova? Chi vorremmo magicamente incontrare per ascoltarne la voce e emozionarci? Ognuno ha i suoi eroi e ogni short list è ovviamente parziale. Quella che segue è una collezione di mentori e guru, la prima di una serie”.

Il Precollinear Park a Torino unisce quattro quartieri confinanti: Borgo Po, Madonna del Pilone, Vanchiglia e Vanchiglietta. Lungo i binari è come essere su una High Line. Dal ponte Regina Margherita, uno dei sei ponti sul Po in città, si può sempre godere della brezza e della spettacolare vista sulle Alpi, sulla Basilica di Superga e sulle colline torinesi. Il ponte, dove un tempo passava il tram, ospita anche la mostra “Visioni da Torino Stratosferica”, che presenta 40 immagini visionarie sul futuro della città e i suoi luoghi.

Dagli spunti si passa alle realizzazioni. Nel giugno 2020, subito dopo il lockdown, Torino Stratosferica ha investito parte delle proprie risorse per realizzare il suo primo intervento di placemaking, trasformando l’area abbandonata in cui correva la linea 3 della metropolitana leggera in un parco urbano temporaneo. Nel corso dei mesi iniziali lo spazio si è dotato dei primi elementi di arredo urbano, che oggi permettono alla comunità locale di vivere quotidianamente l’area. Durante la stagione estiva e autunnale 2020 il parco ha ospitato numerosi incontri culturali e ricreativi, diventando un luogo di condivisione e creatività aperto a tutti i cittadini. Oggi il Precollinear Park è un nuovo spazio pubblico restituito alla collettività, che porta avanti una missione di rigenerazione focalizzata sui temi dell’ecologia urbana, dell’attivazione civica e del coinvolgimento delle realtà culturali della zona. Il Precollinear Park si estende per 800 metri: dal corridoio centrale del ponte Regina Margherita la “striscia verde” arriva fino a piazza Hermada, ponendosi come un invito a immaginare nuove funzioni per i luoghi meno valorizzati delle città.

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