Luigi Biscozzi, tra i nomi più autorevoli nel settore della consulenza fiscale e tributaria in Italia, nato a Salice Salentino nel 1934, iniziò a collezionare opere d’arte nel 1969. Fondazione Biscozzi | Rimbaud è riconosciuta di pubblico interesse. Un anno dopo conobbe a Parigi Dominique Rimbaud, che diventerà sua moglie e con la quale condividerà per oltre quarant’anni la passione per l’arte. Biscozzi assorbe l’atmosfera della Milano degli anni Sessanta: il bar Jamaica a Brera con i fotografi Mulas, Dondero, Alfa Castaldi, ma anche Lucio Fontana, Piero Manzoni, Ettore Sordini, Angelo Verga, Dadamaino e giornalisti, scrittori, critici d’arte. Con la moglie Dominique viaggia per Biennali e mostre internazionali, interessandosi al dibattito, anche politico, tra realismo, figurazione, informale, astrazione.
Negli anni la collezione, che documenta una parte importante dell’arte italiana e internazionale del Novecento, si amplia e si arricchisce notevolmente fino a comprendere oltre duecento opere di grande qualità tra dipinti, sculture e grafiche. Pare assemblata dal caso e dall’occasione, ma è invece profondamente affidata all’intelligenza emotiva dei due collezionisti, come scrive Marco Tagliafierro nel suo testo per il catalogo generale: «materiali e oggetti di
valenza contraria hanno trovato la loro ragione di coesistere in modo da ottenere, dal loro semplice accostamento, il massimo di tensione del significato, nel puro e semplice gioco dialettico».
La collezione annovera opere importanti di grandi nomi italiani e internazionali dell’arte del Novecento: Filippo de Pisis, Arturo Martini, Enrico Prampolini, Josef Albers, Alberto Magnelli, Luigi Veronesi, con particolare riferimento agli anni Cinquanta, Sessanta e Settanta: Fausto Melotti, Alberto Burri, Piero Dorazio, Renato Birolli, Tancredi Parmeggiani, Emilio Scanavino, Pietro Consagra, Kengiro Azuma, Dadamaino, Agostino Bonalumi, Angelo Savelli, Mario Schifano e molti altri.
Biscozzi esprime l’intenzione di condividere la collezione e di renderla disponibile al pubblico, nel proprio territorio d’origine. Aveva infatti scritto: «Ho un debito di riconoscenza nei confronti della mia città di Lecce: mi ha dato la sua bellezza e una base scolastica che mi ha consentito di proseguire gli studi a Milano». Purtroppo Biscozzi scompare nel settembre del 2018, ma sua moglie Dominique prosegue nella realizzazione di questo sogno di creare a Lecce, in un immobile storico di piazzetta Baglivi 4, la sede espositiva della Fondazione Biscozzi | Rimbaud, che sarà aperta ufficialmente al pubblico il 2 marzo 2021.
La costanza e la passione dei coniugi Biscozzi hanno fatto sì che si costituisse nel febbraio del 2018 la Fondazione Biscozzi | Rimbaud, riconosciuta di pubblico interesse, con l’obiettivo di creare, all’interno della città di Lecce, uno spazio dove esporre stabilmente al pubblico una selezione dei migliori pezzi della collezione, e inoltre impiantare una biblioteca specializzata, fare attività didattica e allestire a cadenza periodica mostre temporanee di arte del XX e XXI secolo.
La direzione tecnico-scientifica della Fondazione e la curatela della collezione sono state affidate allo storico dell’arte Paolo Bolpagni e l’incarico di progettarne la sede allo studio Arrigoni Architetti.
«Il percorso della collezione permanente – afferma Paolo Bolpagni – prevede per l’apertura un itinerario cronologico e per tipologie stilistico-formali di circa settanta opere: dalle origini del contemporaneo alla sezione sull’informale in Italia e in Europa, per passare poi al filone astratto-geometrico e cinetico-programmato, alla pittura analitica e, infine, alle ricerche che oltrepassano gli statuti tradizionali del quadro e della scultura». Un percorso di visita che vuole
comunque essere molto leggibile e godibile, per un pubblico vasto ed eterogeneo. Inoltre una parte degli spazi al piano terra sarà destinata a mostre temporanee: la prima programmata è dedicata ad Angelo Savelli, noto artista di origine calabrese vissuto a Roma e New York, famoso per le sue opere bianche. L’intenzione è di realizzare una mostra temporanea ogni anno sull’arte del XX e XXI secolo e in questa prospettiva sono già stati presi contatti con varie
istituzioni e con collezionisti, anche nell’ottica di scambi e rapporti con altri enti nazionali ed europei.
La sede espositiva della Fondazione Biscozzi | Rimbaud si trova in un edificio storico del centro di Lecce, a poche decine di metri da Porta Napoli, nella piazza su cui si affaccia la settecentesca chiesa di Santa Maria della Provvidenza, meglio nota come chiesa delle Alcantarine.
Non si trattava di un palazzo nobiliare: probabilmente l’immobile in origine faceva parte del convento delle suore Alcantarine, poi demolito. In seguito, pare che vi abbia abitato il celebre anatomista e scienziato dalmata Giorgio Baglivi (1668-1707), che si trasferì a Lecce nel 1683. A lui è intitolata la piazza in cui ora si trovano gli spazi museali della Fondazione Biscozzi | Rimbaud. L’edificio è disposto su due piani, con un cortile interno. Vi si alternano sale a volta di differenti dimensioni e locali più piccoli. I dettagli decorativi originali superstiti sono stati mantenuti e
valorizzati.
Nel suo complesso, l’intero restauro dell’immobile è stato estremamente rispettoso nei confronti del contesto architettonico, anche nell’utilizzo dei materiali e nel mantenimento dei volumi esistenti, irregolari e spesso asimmetrici come tipico in questo genere di edifici del centro storico di Lecce.
Foto di apertura: Biscozzi Rimbaud, Matino, Schifano, Zorio, Verdirame, Esposito.