Qui era tutta campagna. Sembra impossibile pensare a questo scenario mentre ho il piacere di intervistare Antonio Pecoraro, l’erede de centralissimo Palazzo Francavilla a Palermo. Costruito ne 1783 questo gioiello architettonico serviva a nobili che volevano sfuggire all’intensa vita di città. Poi dopo l’ampliamento a inizio Ottocento, l’intervento dell’architetto Ernesto Basile, che aveva lavorato alla facciata del vicinissimo Teatro Massimo. A quel punto la città si era ingrandita e il territorio era già cambiato.
Ho conosciuto Pecoraro in occasione del mio programma televisivo “Chi ha dormito in questo letto?” e oggi sono qui per parlare ancora con lui della sua affascinante dimora. Seguitemi, vi porto a scoprire qualche curiosità in più su Palazzo Francavilla a Palermo. Sono certo che incanterà anche voi.
Che piacere rivederti Antonio! Io e la mia troupe televisiva abbiamo avuto l’onore di essere ospitati nel tuo meraviglioso Palazzo Francavilla, ma sappiamo che oggi l’edificio è aperto anche al pubblico, è vero? Quali progetti tu e la tua famiglia avete per questo dimora di una bellezza unica?
Il nostro sogno è sempre stato quello di poter conservare il Palazzo al meglio. Per questo abbiamo deciso di organizzare visite guidate programmate, aperte al pubblico, e di lasciare che una parte del piano nobile ospiti saltuariamente eventi di un certo tipo.
È da molto tempo che questa dimora appartiene alla tua famiglia?
Il Palazzo appartiene alla mia famiglia praticamente da sempre, stante che non è stato mai venduto dai vecchi proprietari ma sempre trasmesso per via ereditaria.
Cosa non deve mai mancare nella tua casa?
Quello che non deve mai mancare è la cura del particolare, anche del più piccolo e “nascosto”. La cosa cui tengo molto è che chi viene da fuori, entrando, deve avere la percezione di trovarsi all’interno di una dimora storica privata, realmente abitata e, per questo motivo, molto ben tenuta. Su questo penso di essere molto esigente.
Entro un po’ nel personale… Per quanto riguarda la tua vita sociale, preferisci ricevere gli amici in casa, o relazionarti al di fuori?
Non ho dubbi. Mi piace relazionarmi in casa. Punto. Con gli amici e anche con i miei parenti visto che faccio parte di un’enorme famiglia, meravigliosa e unita.
Ci sono delle zone della casa che senti maggiormente tue?Quelle che, come oggi si usa dire, rappresentano un po’ la tua “comfort zone”?
Si, ci sono delle zone della casa che sento maggiormente mie… Tra queste sicuramente la biblioteca e il giardino d’inverno che rappresentano, probabilmente, anche le zone più particolari e caratteristiche del piano nobile di Palazzo Francavilla.
Le case storiche hanno sempre tanti pezzi d’arredamento d’epoca. Che rapporto hai con il design contemporaneo?
Non ho un gran rapporto con il design contemporaneo. Forse perché sono cresciuto tra oggetti d’epoca di una certa importanza…