11 Novembre 2021

Sabina Crotti: “La camicia su misura per esprimere personalità”

Lavorazioni semisartoriali, portamento unico che si adatta alla personalità di ciascuno. Una vera artigiana

11 Novembre 2021

Sabina Crotti: “La camicia su misura per esprimere personalità”

Lavorazioni semisartoriali, portamento unico che si adatta alla personalità di ciascuno. Una vera artigiana

11 Novembre 2021

Sabina Crotti: “La camicia su misura per esprimere personalità”

Lavorazioni semisartoriali, portamento unico che si adatta alla personalità di ciascuno. Una vera artigiana

Quando si comincia a pensare ad un abito su misura, di solito il primo passo è quello della camicia. Una camicia su misura è sicuramente l’approccio ideale per continuare poi con l’abito completo. Se facciamo un salto indietro nel tempo sappiamo che il dandy per eccellenza, il londinese George Bryan “Beau” Brummell (1778-1840), fu il primo a sostituire l’abbigliamento sgargiante tipico della sua epoca con frak blu e pantaloni a tubo chiari eliminando anche parrucche e ciprie. Prese addirittura l’abitudine, definita da molti eccentrica, di cambiarsi la camicia tutti i giorni. Partendo da Lord Brummell e dal simpatico aneddoto legato alla sua figura ci siamo resi subito conto di come la camicia si sia evoluta cambiando negli anni. La camicia è il capo d’abbigliamento forse meno in vista se la consideriamo sotto ad una giacca o ad una maglia ma è anche quello che più di tutti deve vestire perfettamente il corpo come una seconda pelle. Cosi distingue dunque una camicia su misura da tutte le altre? Qualcosa l’abbiamo accennato ma ne parliamo con Sabina Crotti, camiciaia, che della sua professionalità ne ha fatto un’arte.

Camicia femminile sciancrata con manica a sbuffa realizzata da Sabina Crotti.


Mi racconta i suoi inizi?
Da piccola mi divertivo a cucire i vestitini per le mie bambole, guardavo mio padre mentre disegnava su tessuto con il gesso il modello da uomo, mia madre mentre cuciva a mano e mi incuriosiva molto. Quando è stato il momento di scegliere la scuola superiore, mi indirizzai verso un istituto tecnico perché mi dicevano che fare la sarta non mi avrebbe portato da nessuna parte ma consapevole di quello che avrei voluto fare, andai, al termine degli studi, a lavorare in un laboratorio di capi spalla e fu l’inizio del mio lavoro; successivamente lavorai come modellista presso una casa di alta moda preparando abiti per le sfilate di Parigi e collezioni importanti. Quello fu sicuramente l’inizio del mio percorso professionale. Dopo qualche anno mi buttai nel mondo della camiceria. Un ringraziamento lo devo sicuramente a mio padre per avermi insegnato molto e dato consigli che non sono scritti sui libri. Per molto tempo ho lavorato come dipendente ed è solo da pochi anni che ho deciso di intraprendere la strada dell’autonomia che mi sta dando molte gioie e soddisfazioni a livello personale.

I tempi sono in continuo mutamento, come è cambiato, se è cambiato, il mercato relativo alla creazione di una camicia?
I tempi sono sicuramente cambiati, con l’arrivo della tecnologia e di nuovi programmi, molte fasi vengono fatte a computer. Infatti lungo gli anni ho fatto dei corsi di aggiornamento dei vari programmi cad, le schede tecniche e il modello attualmente vengono fatti a computer. Nonostante ciò, essendo la mia una piccola sartoria, negli ultimi anni ho deciso di tornare alle origini, fare il figurino della camicia e il modello di ciascun cliente a mano, rendere le lavorazioni sartoriali le vere protagoniste. Il mercato relativo alla creazione di una camicia su misura è molto esigente e particolare, l’unicità di ogni singolo capo è essenziale.

Come nasce una camicia?
Alle origini di una camicia su misura c’è la conoscenza della persona che la indosserà, osservare le sue caratteristiche, capire la vestibilità più idonea, la scelta del collo, del polso, dell’abbottonatura, del dietro, delle finiture, dei bottoni, delle lavorazioni manuali. Si prendono tutte le misure necessarie per la realizzazione del modello. Qualcuno mi disse che “la base di un’ottima camicia è il modello”, e non c’è cosa più vera. Si passa poi al taglio, un’eccellente camicia è sempre centrata, indubbiamente se fatta con tessuto a righe, le righe devono continuare, mai spezzarsi, devono essere un tutt’uno sul fessino, sull’incrocio tra carrè e manica e sul davanti. Passando poi alla confezione la prima fase fondamentale è la realizzazione del collo e dei polsi. Qui, a mio parere, entrano in campo le doti di ogni sarto. A questo punto c’è la prova indossata, eventuali modifiche, lo “sdifettamento”, per concludersi con le lavorazioni sartoriali, un mondo altrettanto complesso e legato alla manualità di ogni sarto.


Qual è la parte più laboriosa di una camicia?
La fase più laboriosa è capire come risolvere eventuali difetti, fare in modo che la camicia sia una seconda pelle indossata dal cliente, una camicia può essere cucita benissimo ma se indossata fa difetto tutto il lavoro fatto è stato vano.


Quali sono le particolarità che distinguono una camicia?
Sono molteplici, la vestibilità, la lunghezza dei punti in 1 cm, la realizzazione del collo e dei polsi, le centrature, le finiture, le lavorazioni manuali; sono tutte estremamente importanti, a mio parere se collegate in modo corretto e attento rendono una camicia particolarmente bella.

Chi è il cliente della camicia su misura?
Il cliente della camicia su misura è una persona che sa capire e apprezzare il lavoro che serve per realizzare ciò che lui stesso richiede, non solo per quanto riguarda le misure della camicia ma anche per tutto ciò che ne concerne. La scelta dei dettagli, delle finiture e delle lavorazioni sartoriali le scelgo insieme al cliente rispettando il proprio gusto. E’ una persona attenta, precisa e alla ricerca dell’unicità.

Chi viene da lei per una camicia ha già le idee chiare oppure si affida al suo consiglio?
Chi viene da me ha già le idee abbastanza chiare sul tipo di camicia da realizzare, può scegliere tra infinite opzioni. Anche se è indeciso e non sa come la vuole, valutando tutte le possibili alternative e i miei consigli, arriviamo a stabilire un modello che soddisfi a pieno le sue esigenze.


Immagino che la soddisfazione più grande sia quella di veder tornare un cliente da lei, da questo momento in poi che tipo di rapporto s’instaura?
La soddisfazione più grande è proprio quella di veder tornare un cliente da me, quando ti ringraziano per aver realizzato quello che loro volevano; da questo momento in poi si instaura un rapporto di fiducia e di rispetto.

Quali sono le camicie più richieste?
Le camicie più richieste sono quelle con lavorazioni semisartoriali, spalla, giromanica, travetti, fessino, davanti e attaccatura bottoni a mano, con le iniziali ricamate a mano. Per i veri intenditori c’è la camicia stile napoletano fatta quasi interamente a mano che rispetta i 12 canoni: collo, polsi, asole, attaccatura bottoni con gambetto, spalle, carrè, giromanica, orlo, fianchi e sottomanica, moschina, travetti fessino e davanti, parte inferiore del davanti destra e sinistra. Non si devono dimenticare le iniziali. Molti altri scelgono di realizzare la camicia su misura solamente con iniziali e bottoni attaccati a mano, è comunque un’ottima scelta.


Cosa significa oggi avere una camicia su misura?
Ognuno di noi è strutturato in modo diverso con pregi e difetti, avere una camicia su misura significa mettere in scena la propria bellezza e la propria personalità. Significa avere qualcosa di unico ogni volta che lo realizzi.

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Immagine di Enzo Latronico

Enzo Latronico

Sceneggiatore e giornalista, laureato in Scienze dell’educazione e della formazione, Enzo Latronico è il nostro esperto del grande schermo. Ha diretto per il Ministero per i Beni e le attività culturali, il docu-movie "A memoria d'uomo" e ha sceneggiato il film “Solo di passaggio”. Autore dei libri "Ugo Pirro. Indagine su uno sceneggiatore al di sopra di ogni sospetto", “La settima arte della seduzione”, “Gli attori mangiano per finta” e “Quando c’era Maciste”. Fondatore del blog/magazine cinemascritto.wordpress.com, è un appassionato studioso della cinematografia di James Bond. – “Nel guardaroba di un uomo non dovrebbe mai mancare uno smoking”
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