La discoteca è sempre stata sinonimo di divertimento e di gioventù, ma è vero che le nuove generazioni sono poco attratte da questo tipo di intrattenimento? I “catastrofisti” del settore, secondo cui le discoteche italiane sarebbero inesorabilmente destinate a chiudere i battenti, dicono un qualcosa di completamente infondato oppure c’è un fondo di verità?
Quest’argomento è divenuto estremamente dibattuto negli ultimi tempi, in rete, infatti, a riguardo è possibile individuare video, articoli, e anche numerosi pareri di figure operanti nel settore, cerchiamo tuttavia di fornire una risposta che sia il più obiettiva possibile.
Secondo le statistiche, il settore delle discoteche non è affatto in crisi
Il miglior punto di partenza non può che essere quello di visionare delle statistiche ufficiali.
A tal riguardo è possibile citare un report assolutamente autorevole quale il Rapporto Ristorazione 2024 curato da FIPE, Federazione Italiana Pubblici Esercizi; questo studio, che viene pubblicato ogni anno, prende in analisi non solo le attività ristorative in senso stretto, ma anche, appunto, le discoteche.
Ebbene, confrontando i dati su cui verte l’ultimo report, ovvero quelli del 2023, con quelli dell’anno precedente, il numero di dipendenti impiegati dalle discoteche è cresciuto del +14%; un primo segnale, questo, del fatto che il mondo delle discoteche non sembra essere in difficoltà.
Lo stesso report, peraltro, evidenzia come nel 2023 siano risultate attive, sul territorio nazionale, 4.300 aziende di questa tipologia; una cifra, questa, tutt’altro che trascurabile.
È probabilmente ancor più emblematico il dato relativo agli eventi tenutisi in discoteca nel 2023, il quale è presentato da SIAE, Società Italiana degli Autori ed Editori: nel 2023 se ne sono contati 197.000, cifra corrispondente al +20,4% rispetto all’anno precedente.
E cosa dire degli avventori, che, sempre secondo SIAE, tra 2022 e 2023 sono aumentati del +15%, incrementando la loro spesa del +19%.
Ma allora, per quale motivo la presunta crisi delle discoteche è divenuta un “topic” così dibattuto?
La discoteca non è in crisi, ma sta cambiando: ecco come
Come visto, i dati confermano in modo inconfutabile il fatto che questo settore non sia in crisi, tuttavia è innegabile che stia vivendo un periodo di profonda innovazione.
Con ogni probabilità, la discoteca sta “cambiando volto”, offrendo un tipo di intrattenimento leggermente diverso rispetto al passato, e se si afferma questo è per molteplici ragioni.
Anzitutto, bisogna riscontrare il fatto che oggi tante discoteche ospitano esclusivamente eventi privati; anche locali “storici” come MagicFly, iconica discoteca romana nata negli anni Ottanta, scelgono di operare in questa modalità, ritenuta evidentemente più esclusiva.
Nell’immaginario collettivo un party privato può non essere considerato propriamente un evento in discoteca, ma in realtà lo è a tutti gli effetti, sia in termini di location che di caratteristiche dell’intrattenimento.
La “rivoluzione” che ha riguardato le discoteche negli ultimi anni riguarda senza dubbio anche il profondo cambiamento dei gusti musicali delle nuove generazioni.
Se un tempo la “disco music” faceva tendenza, spopolando anche al di fuori dei locali da ballo, oggi il contesto è completamente cambiato: la musica da discoteca tradizionalmente intesa è divenuta molto di nicchia, mentre a farla da padrona tra le nuove generazioni sono generi musicali quali rap, trap, e secondariamente anche pop.
È assolutamente consueto che cantanti che offrono musica di questo tipo vengano ospitati in discoteca per delle performance dal vivo, eventi, questi, che in molti tenderebbero a definire “concerti”, ma in realtà, come detto, ad ospitarli sono proprio delle discoteche, affiancando alla performance dell’ospite anche delle fasi di dj set.
Parallelamente alla “rivoluzione” musicale e al diffondersi degli eventi a carattere privato, le discoteche sono sempre più solite proporre degli appuntamenti differenti rispetto alla serata canonicamente intesa.
Gli esempi, da questo punto di vista, sono svariati, si pensi ad esempio ai sempre più diffusi appuntamenti pomeridiani, dedicati soprattutto ai clienti più giovani, ai suggestivi eventi di “silent disco”, in cui ci si diverte ascoltando la musica attraverso degli auricolari, a vari eventi basati su forme di intrattenimento in cui la musica non è l’assoluta protagonista, bensì un piacevole sottofondo.
No, dunque, la discoteca non è in crisi, ma i gusti delle nuove generazioni sono senz’altro cambiati rispetto a quelli dei giovanissimi di alcuni decenni addietro, di conseguenza anche la discoteca tende a modificare le proprie caratteristiche per rispondere in modo sempre più efficace a ciò che è più apprezzato dai potenziali avventori.