L’Italia è una delle nazioni più citate nel report EPPO 2024, il documento che sintetizza a livello europeo un anno di lotta ai reati finanziari. La Procura Europea (EPPO) ha pubblicato il suo report annuale per il 2024, evidenziando i risultati delle indagini sui reati che ledono gli interessi finanziari dell’Unione Europea. Eppo, istituita nel 2021 a seguito del famoso trattato di Lisbona, ha come scopo indagare e perseguire frodi contro il bilancio dell’UE e altri reati contro gli interessi finanziari dell’UE
L’Italia si conferma tra i paesi più attivi nelle investigazioni, con un impegno significativo nel contrasto alle frodi e alla corruzione.
Cos’è l’EPPO?
L’EPPO (European Public Prosecutor’s Office) è l’istituzioneeuropea incaricata di indagare e perseguire i reati finanziari che coinvolgono fondi dell’UE, come frodi, appropriazioni indebite, corruzione e riciclaggio di denaro. L’ufficio opera in 24 Stati membri e lavora a stretto contatto con le autorità nazionali per garantire la tutela degli interessi finanziari dell’Unione.
L’Italia nel report EPPO 2024
Nel corso del 2024, l’EPPO ha aperto 1.504 nuove indagini in Europa, con un danno stimato di 13,07 miliardi di euro. L’Italia si distingue per il numero di casi investigati e per il valore delle risorse economiche oggetto di provvedimenti giudiziari.
In particolare, il nostro paese ha registrato:
• 764 indagini attive, con un danno stimato di 7,05 miliardi di euro (il valore più alto tra tutti i paesi dell’UE).
• 104 incriminazioni e 530 persone coinvolte in procedimenti giudiziari.
• 605.3 milioni di euro di beni congelati, il valore più alto in Europa.
• 20 procuratori europei delegati attivi in sette sedi sul territorio nazionale: Roma, Milano, Palermo, Torino, Napoli, Bologna e Venezia.
Confronto con gli altri paesi
L’Italia è il paese con il maggior numero di indagini aperte e il più alto valore di danno economico investigato. A confronto:
• Germania: 295 indagini attive, danno stimato 5 miliardi di euro, 23 incriminazioni e 56,6 milioni di euro di beni congelati.
• Romania: 380 indagini attive, danno stimato 2,57 miliardi di euro, 18 incriminazione e 11 milioni di euro di beni congelati.
• Francia: 114 indagini attive, danno stimato 642,8 milioni di euro e 16,1 milioni di euro di beni congelati.
L’Italia emerge quindi come il paese con il più alto impegno investigativo, con un numero di indagini oltre il doppio rispetto alla Germania e più del triplo rispetto alla Francia. Anche in termini di beni sequestrati, i 605,3 milioni di euro congelati in Italia superano di gran lunga i 56,6 milioni della Germania, dimostrando un impatto significativo nell’azione contro i crimini finanziari, confermandosi, altresì, un paese con una forte esposizione a reati finanziari legati ai fondi europei.
Il report menziona inoltre alcuni tra i casi più rilevanti perseguiti dalle sedi EPPO italiane:
• Frodi sui fondi del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), con il caso “Resilient Crime” perseguito dalla procura di Venezia, che ha portato all’arresto di 22 persone per una truffa da 600 milioni di euro.
• Corruzione di funzionari pubblici per ottenere indebitamente finanziamenti europei.
• Riciclaggio di denaro collegato alla criminalità organizzata, con particolare riferimento alle indagini “Moby Dick”, che hanno rivelato un sistema di frode IVA da 520 milioni di euro con la collaborazione delle procure di Milano e Palermo.
L’attività investigativa dell’EPPO conferma, quindi, l’importanza della cooperazione tra autorità nazionali ed europee nel contrasto ai reati finanziari. L’Italia, con il maggior numero di indagini, il valore più alto di frodi scoperte e il più significativo volume di beni sequestrati, si pone in prima linea per la difesa dell’integrità dei fondi europei, dimostrando un’efficace risposta istituzionale alle minacce criminali.