18 Gennaio 2019

Il legno è di nuovo il materiale più richiesto nel design

In America anche leggi più permissive sulle costruzioni di condomini. I consumatori vogliono elementi naturali. Ecco perché rispetta la natura il suo impiego.

18 Gennaio 2019

Il legno è di nuovo il materiale più richiesto nel design

In America anche leggi più permissive sulle costruzioni di condomini. I consumatori vogliono elementi naturali. Ecco perché rispetta la natura il suo impiego.

18 Gennaio 2019

Il legno è di nuovo il materiale più richiesto nel design

In America anche leggi più permissive sulle costruzioni di condomini. I consumatori vogliono elementi naturali. Ecco perché rispetta la natura il suo impiego.

Per ripristinare un albero ci vogliono in media 10 anni e questo da solo potrebbe spiegare perché i sostenitori dell’eco-friendly nell’edilizia e nel design prediligono di nuovo il legno. In America, per le costruzioni, ci sono ancora dlele leggi restrittive che limitano le torri in molti casi a 9 piani per motivi di sicurezza. Ma nel mondo, dall’

Austria al Canada alla Norvegia e Australia, la corsa ai condomini di legno è iniziata da tempo. Anzi, è ricominciata, visto che i tradizionali edifici di legno nella cultura anglo-sassone ci sono e non si vedono, perché solitamente sono divestiti di mattoni e metalli, per evitare problemi di incendio.

CASA – La vedete in foto d’apertura e soprattutto è firmata Mobart Ben.

Un’accogliente dimora per le vacanze sviluppata su tre livelli, situata sull’altopiano di Asiago, è una delle più recenti realizzazioni di MOBART BEN, protagonista il larice spaccato e invecchiato.

Un attento e minuzioso studio della distribuzione degli spazi ha permesso di ricavare a piano terra un’ampia zona giorno, un bagno per gli ospiti, e due camere con i relativi bagni; sul soppalco la camera padronale con cabina armadio, bagno riservato e una zona living, ed infine, al piano seminterrato una taverna, due camere per gli ospiti con bagno e una zona relax con piscina e sauna.

Una continuità stilistica che si ritrova in tutta l’abitazione, grazie alla puntuale scelta di materiali e finiture: non solo delle essenze ma anche delle pietre, per esempio il porfido della Val Gardena utilizzato sia per i top delle due cucine o per la scelta di tessuti abbinati in tutte le zone e le carte da parati

Anche in questo progetto, il protagonista assoluto – autentico ed elegante – è il legno. Le richieste del committente, infatti, erano precise: ricercare uno stile moderno e lineare abbinato all’aspetto rustico del larice invecchiato – scelto per i rivestimenti e gli arredi di tutta la casa -; prevedere camini o punti calore in tutti e tre i piani e porre grande attenzione all’illuminazione di tutta la casa, per la quale sono stati scelti faretti e fasce Led, integrati perfettamente tanto negli elementi strutturali, quanto nei mobili e rivestimenti.

L’ampia zona Living presenta cucina  a “L”, con zona snack e tavolo dal design moderno, caminetto a legna monoblocco trifacciale con apertura a scomparsa, rivestito in pietra (la stessa usata sulle pareti della piscina e esterno casa); zona notte con due camere matrimoniali, con bagno . Il soppalco ospita la camera padronale, con bagno, e intima zona relax con caminetto a legna bifacciale  e divano angolare su misura.

Al piano seminterrato la Taverna,  studiata per piacevoli momenti di convivialità con gli amici, con un grande caminetto a legna a fuoco aperto,e zona notte con camere da letto riservate agli ospiti.

Punta di diamante di questa prestigiosa realizzazione è la zona relax, dotata di piscina con idromassaggio, sauna e doccia,  pareti rivestite in larice a doghe verticali e pietra e illuminazione integrata a Led con cromoterapia. video-proiettore con tecnologia 3D, sistema audio integrato e una grande vetrata panoramica .

La progettazione di moltissimi arredi ha consentito di sfruttare ogni angolo della casa, rendendola estremamente funzionale.

Le scelta di legno e pietra fortemente radicati della tradizione edilizia locale, riflette la passione per questa terra, passione che da sempre caratterizza anche la filosofia progettuale di MOBART BEN.

La cura nella scelta di materiali, finiture e nuance tessili hanno contribuito a creare una continuità e un’armonia degli spazi per una piacevole abitazione riservata alle vacanze e al relax, dove però ogni ambiente mantiene la sua unicità e ricercatezza.

MOBART BEN ha provveduto alla fornitura degli arredi, dei rivestimenti e delle porte interne, tutti realizzati in larice spazzolato invecchiato con finitura a olio.

Il tavolo “Nodo” di Mobart Ben.

DECORI D’INTERNI – La casetta in legno grezzo di cirmolo con fiocco in lana per decorazioni non solo natalizie. Infatti l’oggetto ha profumo inconfondibile realizzato interamente a mano nel cuore delle Dolomiti sprigionato dal legno grezzo di cirmolo ed è noto per le sue proprietà benefiche: migliora la qualità del sonno, abbassa la frequenza cardiaca e aiuta a recuperare le energie.

E’ la gamba ad incastro a caratterizzare il coffe table Nodo di Mobart Ben in larice spazzolato, con finitura in tinta anticata e il piano rotondo in cristallo.ImageImageImageImageUn mix di linee quadrate e rigorose per Aria, il coffe table, proposto in forma rettangolare, con struttura in larice spazzolato, con finitura invecchiata, e divisorio cristallo.

Il Tavolino Mirò in larice con piano in cristallo temperato in abbinamento. Pratica, dal tocco retrò ma al contempo modernissima, la Scaletta porta-asciugamani. Ogni prodotto è Mobart Ben, trattato come se fosse un pezzo unico, lavorato con la cura tipica del Made In Italy da mastri artigiani, dove quello che colpisce è la qualità dei materiali, dei dettagli e delle finiture.

 

ALL’ESTERO – Secondo il Council on Tall Buildings and Urban Habitat, in Europa ci sarà il maggior numero di grattacieli in legno più alti del globo. Il più alto in assoluto potrebbe essere il Baobab con una struttura di 120 metri nel quartiere parigino di Porte Maillot; alto 35 piani, prevede un risparmio di CO2 di oltre 3.500 t equivalenti rispetto ad un’analoga struttura in cemento armato. Vienna ospita il cantiere delle due torri di 85 metri ciascuna, in legno; il complesso farà risparmiare 2.800 t equivalenti di CO2. Il mega-residence Haut di Amsterdam, pronto fra due anni, avrà 20 piani su 73 metri di altezza. Per ora l’edificio in legno più alto è il Treet di Bergen, in Norvegia: i suoi 14 piani si elevano per 50 metri da terra.

Nel quartiere all’avanguardia Williamsburg di Brooklyn, New York, la ditta Flank sta costruendo due edigici completamente in legno, per destinazione uffici, che stanno scuotendo l’opinione pubblica. La terra di Nyc costa moltissimo e costruire in legno vuol dire rispettare l’ambiente ma fare pochi profitti, visto che la legge cittadina impedisce altezze in legno oltre i sette piani. Un caso in cui l’etica ha la meglio sugli affari.

MultiPly, il padiglione modulare in legno a impatto ambientale zero, interamente in tulipier americano, protagonista del London Design Festival, avrà una nuova una casa temporanea a South Crescent in Store Street a Londra, come parte della collaborazione con New London Architecture.

Successo a Londra per “Multiply”, il padiglione eco in legno.

“MultiPly è un’entusiasmante dimostrazione di comei  sistemi modulari innovativi possano essere combinati con materiali sostenibili, come il tulipier americano, per fornire la tanto necessaria soluzione per la consegna degli alloggi a Londra”, afferma Lucie Murray, Senior Programme Curator della NLA. “Questo è il legame perfetto con l’attuale mostra New London Architecture, Factory-made Housing: a solution for London?

MultiPly è nato dalla collaborazione tra Waugh Thistleton Architects, American Hardwood Export Council (AHEC) e ARUP, e mostra come la costruzione modulare a strati incrociati in legno di latifoglia americano possa essere una valida soluzione all’attuale crisi immobiliare. La struttura è realizzata con i primi pannelli in legno lamellare (CLT) prodotti nel Regno Unito.

Sei dei 17 moduli della struttura originale sono stati spostati dalla loro prima casa al V&A e sono stati ricostruiti davanti al Building Centre per la mostra della NLA “Factory-made Housing: a solution for London?” dal 6 al 21 ottobre. La mostra è aperta fino a oggi, 18 gennaio 2019.

“L’ambizione principale di questo progetto è quella di discutere pubblicamente su come affrontare le sfide ambientali attraverso una costruzione innovativa e accessibile”, afferma Andrew Waugh, co-fondatore di Waugh Thistleton Architects, uno studio che è stato all’avanguardia nella costruzione in legno per decenni.

“Siamo a un punto di crisi sia in termini di abitazioni che di emissioni di CO2 e crediamo che costruire con un materiale versatile e sostenibile, come il tulipier, sia il modo più importante per affrontare questi problemi”.

POTOCCO – Elegante nella sua naturalezza, il legno è un materiale pieno di fascino che combina leggerezza e resistenza, flessibilità e versatilità. Ma è grazie all’incredibile abilità artigianale di Potocco che, tramite lavorazioni da alta ebanisteria, il legno da’ vita  ad arredi di design sofisticati e di pregio. In un perfetto connubio tra tradizione e innovazione, l’azienda realizza infatti all’interno del proprio stabilimento a Manzano (Udine) tutte le fasi produttive comprese le più delicate, dall’intreccio a mano, alla lavorazione del legno e dei diversi materiali.

 
AVANT
design Gabriele e Oscar Buratti
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Un volume rigoroso che vive del calore e delle vibrazioni date dal movimento naturale del frassino, materiale vivo scelto per disegnare le forme della famiglia di contenitori AVANT. Declinato nella versione credenza, con gambe in due altezze, e madia, Avant è una proposta minimale ma caratterizzata da dettagli curati e sofisticati: la parte superiore delle ante battenti e dello schienale dei mobili, realizzata in massello di frassino, sovrasta leggermente il piano disponibile in marmo o vetro retroverniciato, creando una sorta di vassoio.
Il bordo massellato non è solo elemento funzionale ma rappresenta una vera e propria caratteristica estetica distintiva di Avant: la venatura del legno che sulle ante è verticale, risulta girata in orizzontale in corrispondenza del massello, una lavorazione artigianale di altissimo pregio. Completa il progetto il dettaglio delle essenziali gambe in ottone brunito.
WOOD_Y
design Chiara Andreatti
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Un sorprendente déjà-vu che reinterpreta in chiave contemporanea degli arredi classici e senza tempo, coniugando perfettamente tradizione e concept innovativo. Chiara Andreatti disegna per Potocco la collezione WOOD_Y composta da consolle free-standing e consolle a muro, pensate per arricchire la zona living, l’ingresso o il corridoio con un arredo funzionale ma al tempo stesso dal design innovativo. Nella versione scrittoio, è perfetto per l’home office, con l’opzionale dettaglio del cassetto sotto piano nella stessa finitura del mobile. L’intera struttura è realizzata in faggio con una morbida finitura laccato nero opaco effetto velvet, arricchita da piccoli dettagli di pura sofisticazione: i piedini e le teste delle viti di fissaggio, entrambi con finitura ottone brunito, ne ritmano la linearità.
SCHEGGIA
design Mario Ferrarini
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Geometrie che dialogano in un perfetto equilibrio di eleganti curvature e forme affusolate caratterizzano la poltrona lounge SCHEGGIA. Un’impronta stilistica che emerge anche dal nome, volto a richiamare una seduta dal profilo dinamico e rigoroso.
Lo schienale, i braccioli e le gambe in massello di noce canaletto prendono idealmente forma da una linea continua, il cui calibrato disegno dal segno deciso è dettato dalle venature stesse del legno, con una lavorazione da alta ebanisteria, facendo di Scheggia un prodotto emblematico dell’incredibile maestria artigianale dell’azienda. Il disegno della poltroncina che risulta rastremato ai bordi e la cura minuziosa di ogni dettaglio, trasmettono una sensazione di leggerezza e al tempo stesso di austerità che si stempera nel disegno intrecciato della seduta realizzata in cordino “Gassa” color testa di moro e sapientemente avvolta intorno alla struttura. Disponibile a scelta un cuscino di seduta rivestito in tessuto o pelle.

OTAB
design Gabriele e Oscar Buratti
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OTAB è un progetto che nasce da un pensiero ben preciso con cui Gabriele e Oscar Buratti, rivolgendosi in particolare al mercato orientale, propongono un tavolo tondo di grande dimensioni, un monolite materico che nasce dall’accostamento di due forme pure e geometriche, il cerchio e il cilindro. Semplice nel disegno ma sofisticato nelle lavorazioni e nelle connessioni creative tra materiali, Otab è una proposta giocata sulle proporzioni: al volume imponente, secco e preciso della base, fa da contrappunto l’essenzialità del piano al quale può essere abbinato, a scelta, un vassoio girevole in marmo o frassino da posizionare al centro. La base scultorea in frassino si accosta ad un sottile top in marmo oppure in frassino per una versione total look che si caratterizza per il particolare disegno della massellatura che, creando un motivo decorativo, incornicia il piano e per la lavorazione del legno che lo raccorda in modo fluido al basamento.

CONLEGNO – Negli ultimi decenni il legno è stato ampiamente rivalutato dai progettisti grazie a una diffusa sensibilità ambientale e a una costante attività di ricerca e sviluppo nell’ambito delle tecnologie costruttive. In particolare, il settore dove il legno sta vivendo una fase di forte crescita è quello degli edifici multipiano. Le città di tutto il mondo, infatti, fanno a gara per aggiudicarsi il bio-skyline più alto del globo. Il motivo? La possibilità di realizzare architetture innovative, ecologiche, sicure e soprattutto che fanno bene all’ambiente. Basti pensare che per la produzione di un edificio di 100 m2 di superficie abitabile, il bosco italiano impiega circa 15 secondi e che ogni metro cubo di legno, utilizzato in sostituzione di un altro materiale da costruzione, riduce le emissioni di CO2 nell’atmosfera di una media di 1,1 t di CO2. È dunque la costante ricerca di nuove soluzioni volte a rendere il legno un materiale sempre più all’avanguardia che ha spinto Conlegno, Consorzio Servizi Legno Sughero, a ideare nuove certificazioni con l’obiettivo di favorire la diffusione di edifici a struttura portante in legno, da un lato, e l’utilizzo in generale del legno e dei prodotti da esso derivati, dall’altro.

 

“Negli ultimi anni Conlegno si è impegnato a sviluppare nuovi processi in grado di assicurare al cliente un prodotto eccellente, sicuro e all’altezza delle proprie aspettative – spiega Alberto Cavalli, Area Tecnica Legno Strutturale – Per fare ciò Conlegno ed Assolegno hanno deciso di portare avanti parallelamente iniziative rivolte sia al miglioramento dei prodotti in legno per la bioedilizia, sia alla valorizzazione dei costruttori che possiedono particolari capacità ingegneristiche e tecnologiche. Il risultato è rappresentato dalla nascita del protocollo S.A.L.E.+ e della Valutazione Tecnica Europea (ETA) per il “perlinato strutturale.”

 

La progettazione di strutture di legno richiede una profonda conoscenza specifica della materia e proprio dal desiderio di orientare il mercato edile verso una sempre maggiore qualità delle strutture nasce “S.A.L.E.+”. Sviluppato da Conlegno e Assolegno, si tratta di un’estensione della certificazione “S.A.L.E.” (Sistema Affidabilità Legno Edilizia), unico protocollo privato che consente ai committenti dei costruttori qualificati di accedere a specifiche linee di mutui per il settore delle costruzioni in bioedilizia. Il plus sta nel valorizzare, in particolare, tutte quelle realtà in possesso delle competenze ingegneristiche e tecnologiche fondamentali per la realizzazione di edifici multipiano residenziali e terziari con un numero di piani fuori terra superiore a tre. Uno strumento utile, tanto per gli investitori quanto per gli istituti di credito, che premia chi opera nel rispetto delle richieste di legge e delle aspettative del committente.

L’utilizzo del legno nel settore delle costruzioni è destinato quindi ad aumentare e di conseguenza anche la ricerca di materiali sempre più performanti, sicuri e conformi alle norme vigenti. In particolare, Conlegno, insieme ad Assolegno ed all’Organismo di Valutazione Tecnica Exova BM Trada, ha terminato il percorso normativo per permettere alle aziende italiane, prime in Europa, di poter produrre e marcare CE perline a uso strutturale. Le aziende aderenti all’ETA 18/0288 saranno infatti le uniche a livello nazionale e comunitario a poter marcare CE il tavolato maschiato ad uso strutturale godendo di un esclusivo vantaggio competitivo sul mercato essendo le sole a poter fornire un prodotto conforme alle Norme Tecniche per le Costruzioni e ad apporre il marchio CE per fini strutturali. Un importante passo avanti per l’industria italiana del legno strutturale che si aggiunge agli altri significativi traguardi raggiunti negli anni dal Consorzio attraverso l’attivazione delle Valutazioni Tecniche Europee per marcare CE il legno di Castagno Uso Fiume e il legno di Abete e Larice Uso Fiume ed Uso Trieste.

BENEFICI – Il crescente impiego del legno strutturale è stato protagonista nel 2018 di uno studio sui benefici del vivere e lavorare a contatto con il legno dal Centro Studi FederlegnoArredo Eventi, dove emerge che l’Italia rappresenta il quarto player in Europa tra i produttori di costruzioni in legno; lo confermano studi scientifici, che evidenziano un legame forte tra gli ambienti naturali e i benefici psicofisici, e lo avvalorano gli esperti del settore.

Una tendenza diffusa anche a livello internazionale: secondo il Council on Tall Buildings and Urban Habitat nei prossimi anni l’Europa ospiterà il maggior numero di grattacieli in legno più alti del mondo. Tra le motivazioni che spingono le persone a preferire case in legno c’è il fenomeno “Healthy homes”, studio teorizzato dai ricercatori della University of British Columbia. Un trend rilevato anche da scienziati ed esperti che prevedono il fiorire in Europa del maggior numero di grattacieli in legno più alti del globo. Protagonista anche l’Italia, con un mercato in costante crescita che vale oltre 700 milioni di euro.

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Immagine di Christian D'Antonio

Christian D'Antonio

Christian D’Antonio (Salerno,1974) è direttore responsabile della testata online di lifestyle thewaymagazine.it. Iscritto all’albo dei giornalisti professionisti dal 2004, ha scritto due libri sulla musica pop, partecipato come speaker a eventi e convegni su argomenti di tendenza e luxury. Ha creato con The Way Magazine e il supporto del team di FD Media Group format di incontri pubblici su innovazione e design per la Milano Digital Week e la Milano Design Week. Ha curato per diversi anni eventi pubblici durante la Milano Music Week. È attualmente ospite tv nei talk show di Damiano Gallo di Discovery Italia. Ha curato per il quartiere NoLo a Milano rassegne di moda, arte e spettacolo dal 2017. In qualità di giudice, ha presenziato alle manifestazioni Sannolo Milano, Positive Business Awards, Accademia pizza doc, Cooking is real, Positano fashion day, Milan Legal Week.
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