Tra le tendenze di questo 2024 appena avviato, quella della riscossa dei quiet è ormai una direzione di successo consolidata. Non urlare, non strafare, vincere nella vita senza scomodarsi più di tanto. Tutte le energie sembrano essere dirette verso una sola meta: la discrezione.
Si è iniziato con il quiet luxury, il lusso non ostentato, l’antitesi dello show-off, e si è visto che sia nell’abbigliamento che nell’arredo, il gusto pacato e il silenzioso apparire “diverso”, ha pagato. Oggi lo vediamo da star ed esperte di fashion da ormai diverso tempo, il trend del vero lusso è il quiet luxury: materiali pregiati, nessun brand sfoggiato a massimi caratteri, solo colori tenui e tagli classici.
La moda sussurrata ha poi contagiato il mercato del lavoro. Sì perché se il quiet quitting (reagire silenziosamente alle imposizioni dei ruoli) ha dato l’avvio ad atteggiamenti dimessi, ora si parla di quiet thriving, ovvero prosperare con pacatezza. Che vuol dire entusiasmarsi per i compiti assegnati ma privilegiare i risvolti positivi del successo lavorativo dal lato sociale: il rapporto coi colleghi, l’affermazione di sentimenti di giustizia e solidarietà. Il tutto per allontanare le tensioni il più possibile, in tempi di dilaganti burnout.
Tutto questo desiderio diffuso di tranquillità si ritrova anche nei trend dei gesti quotidiani. Tanto che ora quiet quitting indica per traslazione anche un’abitudine a una cura della pelle moderata, senza eccessi. La skincare veloce in 4 mosse è quella che si predilige di questi tempi.
Fino ad arrivare al quiet outdoor, la moda che prevede in città l’abbigliamento da montagna (o campagna). Si vuole stare comodi, all’aperto, senza stress. E quindi felici e quieti, ci si veste sobriamente rilassati, senza rinunciare all’eleganza degli abbinamenti.
In foto di apertura: l’iconica borsa Zea in vendita alla boutique Atelier.C Firenze che si avvale di sarte e orafi con decennale esperienza. Stilisti e designer come Marco Contiello ed Alice Caporali, titolari di Atelier.C, ascoltano e accolgono tutti i desideri di clienti provenienti da ogni parte del Mondo per realizzare abiti, borse o arredamenti unici e irripetibili.
Commenti e opinioni
Trend quiet, potere al “silenzio”
Commenti e opinioni
Trend quiet, potere al “silenzio”
Commenti e opinioni
Trend quiet, potere al “silenzio”
Tra le tendenze di questo 2024 appena avviato, quella della riscossa dei quiet è ormai una direzione di successo consolidata. Non urlare, non strafare, vincere nella vita senza scomodarsi più di tanto. Tutte le energie sembrano essere dirette verso una sola meta: la discrezione.
Si è iniziato con il quiet luxury, il lusso non ostentato, l’antitesi dello show-off, e si è visto che sia nell’abbigliamento che nell’arredo, il gusto pacato e il silenzioso apparire “diverso”, ha pagato. Oggi lo vediamo da star ed esperte di fashion da ormai diverso tempo, il trend del vero lusso è il quiet luxury: materiali pregiati, nessun brand sfoggiato a massimi caratteri, solo colori tenui e tagli classici.
La moda sussurrata ha poi contagiato il mercato del lavoro. Sì perché se il quiet quitting (reagire silenziosamente alle imposizioni dei ruoli) ha dato l’avvio ad atteggiamenti dimessi, ora si parla di quiet thriving, ovvero prosperare con pacatezza. Che vuol dire entusiasmarsi per i compiti assegnati ma privilegiare i risvolti positivi del successo lavorativo dal lato sociale: il rapporto coi colleghi, l’affermazione di sentimenti di giustizia e solidarietà. Il tutto per allontanare le tensioni il più possibile, in tempi di dilaganti burnout.
Tutto questo desiderio diffuso di tranquillità si ritrova anche nei trend dei gesti quotidiani. Tanto che ora quiet quitting indica per traslazione anche un’abitudine a una cura della pelle moderata, senza eccessi. La skincare veloce in 4 mosse è quella che si predilige di questi tempi.
Fino ad arrivare al quiet outdoor, la moda che prevede in città l’abbigliamento da montagna (o campagna). Si vuole stare comodi, all’aperto, senza stress. E quindi felici e quieti, ci si veste sobriamente rilassati, senza rinunciare all’eleganza degli abbinamenti.
In foto di apertura: l’iconica borsa Zea in vendita alla boutique Atelier.C Firenze che si avvale di sarte e orafi con decennale esperienza. Stilisti e designer come Marco Contiello ed Alice Caporali, titolari di Atelier.C, ascoltano e accolgono tutti i desideri di clienti provenienti da ogni parte del Mondo per realizzare abiti, borse o arredamenti unici e irripetibili.
Read in:
admin
David Bowie visto in backstage: la mostra al PAN a Napoli di Andrew Kent
In inglese li chiamano “candid moments” quelli genuini, inusuali, lontano dalla ribalta. Questo è un filone della fotografia rock più
Officine Grandi Riparazioni, apertura con festa a metà
C’è stato un piccolo episodio di esuberanza tra il pubblico che ha rischiato di rovinare la festa di apertura delle
“Chance”: a scuola dei migliori chef campani
Chance, il concorso che la Fondazione Salvatore Leonessa dedica alla formazione professionale dei giovani ischitani che vogliono lavorare nel settore
“La nuova umanità” protagonista a maggio a Pistoia
Torna dal 22 al 24 maggio 2020 il festival di antropologia del contemporaneo Pistoia – Dialoghi sull’uomo, promosso dalla Fondazione
Salvatore Gregorietti, design made in Italy per 50 anni
Lo studio delle corporate identity aziendali, i loghi, le misure e i colori del tempo che cambia. Tutto questo è
Hotel Gardena e l’Alpine charme è servito
L’Hotel Gardena, il Gourmet & Spa Hotel a Ortisei nelle Dolomiti, sorge in posizione tranquilla ma centrale a Ortisei in
Sanbittèr lancia il cocktail della felicità
Wild Happiness, il cocktail firmato da Sanbittèr e dal bartender pugliese Giacomo Fiume in occasione del World Happiness Day del
Atsushi Nakashima, a Milano Moda Donna Japan loves Italy
A Milano Moda Donna con la sfilata primavera/estate di Atsushi Nakashima, il Giappone ha dichiarato idealmente il suo amore per