Massimiliano Fuksas questa settimana è sulla bocca di tutti. L’archi-star italiano ha illustrato a giornalisti di tutto il mondo la sua Nuvola, il Nuovo Centro Congressi al quartiere Eur di Roma ribattezzato così dai romani per la sua forma che ricorda disegni del cielo all’interno della “teca” di vetro e acciaio. L’edificio, che inaugura ufficialmente sabato 29 ottobre, su una superficie costruita pari a 55.000 mq, è l’ultima delle grandi opere dell’architetto nella Capitale. Ed è forse l’unica grande opera di questa portata in città dalle Olimpiadi del 1960, se si esclude il Maxxi di Zaha Hadid aperto nel 2010.
Curiosamente, sia per il Maxxi che per la Nuvola, la partenza dei progetti è stata nel 1998. “Non so nemmeno se ci sarò all’apertura” ha detto provocatoriamente nei giorni scorsi il progettista, su cui sono piovute polemiche sulla lievitazione dei costi. Fuksas si è lamentato per aver dovuto aspettare 18 anni per veder pronto la sua opera. Fuksas ha addirittura auspicato: “Che la vendano ai tedeschi, la gestirebbero meglio“. Oltre le polemiche, potete vedere cosa c’è nel nuovo edificio da queste foto: la Teca, la Nuvola e la “lama” dell’Hotel annesso al centro.
Adesso si dovrebbe cercare di riempire di persone l’opera: eventi congressuali, mostre. Nel complesso ci possono entrare oltre 6mila persone, tra posti a sedere nell’auditorium e visitatori.
L’edificio eco-compatibile, con elementi fotovoltaici sul tetto, ha un’hotel di 441 stanze e un parcheggio per 600 posti auto.
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