Le sale opulenti e sofisticate del Museo Bagatti-Valsecchi sono un tripudio di glamour senza tempo che si riaccende per l’ultimo giorno della Milano Fashion Week 2025. Le luci si abbassano. Il tempo rallenta. E inizia il racconto di una bellezza che non appassisce, ma si trasforma. È il tempo dopo il Gattopardo, quando il ballo è finito ma i lampadari brillano ancora.
È qui che nasce “After Gattopardo”, la nuova collezione di JLAdore Couture firmata da Gianluca Lo Paro, anima palermitana che abita oggi il battito elegante di Milano.
Dieci abiti come dieci ricordi: otto femminili, due maschili, ognuno un frammento di un passato che ritorna sotto nuove forme. Velluto profondo, sete liquide, lane nobili, damaschi antichi. Colori come affreschi: intensi, vivi, malinconici e pieni di luce. A completare gli outfit i splendidi cappelli di Ketty Turano. Sono eco di salotti perduti, di giardini notturni, di anime vestite di silenzio. Il tutto preceduto dalla performance della Società di danza Milanese che ha aperto la sfilata con un Valzer ricreando l’atmosfera del Gattopardo.





Ogni capo è unico, o nasce su ordinazione: pensato non per seguire la moda, ma per raccontare storie.
Storie che non passano, che si indossano, che restano.
JLAdore Couture sfila con grazia tra le pieghe del tempo. E mentre gli abiti scorrono, sembra di sentire ancora quella voce.
“Se vogliamo che tutto rimanga com’è, bisogna che tutto cambi” è il concetto fil rouge di una presentazione di stile che rimarrà a lungo nella memoria dei presenti alla casa-museo.