RAFFAELE CIOFFI “La Pittura ovunque” è una mostra a cura di Flaminio Gualdoni appena aperta a Milano che offre un’approfondita esplorazione del linguaggio artistico di Cioffi. L’esposizione mette in risalto la sua carica emotiva e l’intensità luminosa, creando un affascinante dialogo tra colore e spiritualità.
Nelle sue opere, il colore diventa un veicolo di emozioni pure, trasformandosi in un’esperienza visiva che trascende il materiale. Le tele di Cioffi, caratterizzate da ampie superfici di colori vibranti e delicate sfumature, sprigionano una luce artificiale, non legata all’ambiente naturale, ma generata dall’artista stesso. Questa luce autonoma e artificiale trasfigura lo spazio espositivo, dando vita a un ambiente unico
A Palazzo Borromeo di Via Manzoni 45 a Milano, per il vernissage della E20 Gallery sono accorse tante personalità. Raffaele Cioffi con Fabio Tavani socio dello studio legale e gestore di E20 Gallery, l’artista che si vede nelle nostre foto, Raffaele Cioffi con il curatore Flaminio Gualdoni nome prestigioso all’Accademia di Belle Arti di Brera.




Cioffi invita lo spettatore a esplorare la dimensione interiore dell’esistenza, dove la trasformazione del colore e della luce rivela un universo di emozioni e riflessioni.
Raffaele Cioffi, che ha avuto come maestri Claudio Olivieri e Mario Raciti, nasce a Desio [MB] nel 1971, si diploma al Liceo artistico “Papa Ratti” di Desio dove inizia ad avvicinarsi alla pittura.
Dopo un iniziale approccio figurativo, frequentando l’Accademia di Belle Arti di Brera di Milano chiarisce l’orientamento della sua ricerca e del suo linguaggio: abbandonati i corsi di Luciano Fabro e la linea concettuale, sceglie la strada dell’astrazione.
E20 Gallery è un hub, di arte, eventi, finanza e investimento, dedicato a promuovere artisti e a offrire opportunità di investimento strategico nel mondo dell’arte. Il civico “Manzoni 45” è divenuto una pietra miliare nella storia dell’arte italiana nel 1949 dato che, proprio qui vi era la sede della Galleria del Naviglio dove Lucio Fontana allestì il suo primo “Ambiente spaziale” dopo aver redatto a Buenos Aires nel 1946 il Manifesto blanco.
Report a cura di Rosella Verdiglione