Trittici onirici tra pittura ed elementi materici, ambientazioni da sogno e scorci di paesaggi del sud accennati con garbo. Non è invadente la pittura di Mariuccia Roccotelli ma attiene a quella dimensione che si chiama delicatezza comunicativa. La vis espressiva vista allo Spazio Tadini (a Milano fino all’11 novembre 2021 ) è invece molto carica e densa. Un turbinio di suggestioni dell’artista pugliese naturalizzata a Milano è il simbolo della ripresa delle esposizioni di arte contemporanea alla Casa Museo Spazio Tadini (mappa) con la prevalenza di blu, che per Roccotelli è acqua, trasparenza, vitalitè e dolcezza.
La mostra di Mariuccia Roccotelli “Col fiato sospeso” raggruppa opere realizzate durante la pandemia che descrivono un’attenzione nuova verso il rapporto Uomo- Natura. Come dice nel catalogo della mostra Melina Scalise: “Quelle di Mariuccia Roccotelli sono visioni interiori, elaborazioni di ciò che sta “fuori” mettendo in relazione cose ben precise: il paesaggio umano, antropico, rappresentato dalle case e quello naturale con un filo conduttore ricorrente che è la figura femminile“.
Mariuccia Roccotelli nasce in Puglia nel 1974, si trasferisce a Milano per diplomarsi in Scenografia all’Accademia di Belle Arti di Brera, è stata allieva di importanti maestri quali: Rodolfo Aricò, Giovanni Maria Accame, Tommaso Trini.
Il trasferimento a Milano coincide con l’avvio della sua attività pittorica, contemporaneamente negli anni 90 collabora a lungo come scenografa per la produzione televisiva del Gruppo RAI: “Topo Gigio” e per altre produzioni Mediaset, a cavallo del nuovo millennio inizia la sua collaborazione con la scuola pubblica che la vede impegnata presso le sedi internazionali di Asmara in Eritrea, di Addis Abeba in Etiopia e negli anni più recenti presso il Carcere Minorile di Milano.
CASA MUSEO SPAZIO TADINI via Niccolò Jommelli 24 Milano. spaziotadini.com