In Italia è sempre più Nippomania: sarà per l’expo di Osaka, per le serie tv di successo, per il cibo o per la musica, per le decorazioni floreali ikebana, per il fascino dei ciliegi in fiore o del kintsugi come metafora dell’umana resilienza. Dal 13 aprile 2025 al 13 ottobre ci sarà l’Expo mondiale di Osaka, che probabilmente ospiterà anche il tour italiano di Sanremo Giovani, esportando anche la nostra cultura musicale. E il Giappone panoramico è un viaggio di piacere che attrae sempre di più.
Ma in generale il Sol Levante è al centro di un ravvivato interesse per i viaggiatori internazionali. I più cinici e gli esperti di borsa e finanza vi diranno che anche la svalutazione dello Yen, in questo scenario, fa la sua parte.
La verità è che questa smisurata passione per l’estremo oriente è ormai un dato di fatto e un fenomeno sotto gli occhi di tutti, qualunque siano le cause scatenanti. E come naturale conseguenza, i flussi turistici in aumento verso il Giappone sono triplicati in volume negli ultimi dieci anni.
Ma i giapponesi, di tutto questo, cosa pensano?
Ne sappiamo qualcosa, qui in Italia, dove una delle parole maggiormente utilizzate negli ultimi anni è overtourism, corrispondente nella lingua di Dante a qualcosa di simile a sovra-turismo. Numero chiuso, tornelli agli accessi cittadini, processi sommari (o somari) a tiktoker e influencer che sponsorizzano questa o quella destinazione: reazioni smodate a cui ci stiamo abituando nel nostro paese, ma che non troverete in Giappone.
Si moltiplicano, in un paese permeato di confucianesimo e visione del mondo zen, appelli al rispetto reciproco, vademecum e galatei turistici da osservare durante una visita al paese del Sol Levante per ricordarsi che si è ospiti.
Un recente report ha comunque notato che 1 turista su 3, lo scorso anno, ha riscontrato in Giappone difficoltà derivanti dal sovraffollamento turistico. No, forse comportarsi bene non basta.
Occorre escogitare un’ulteriore alternativa, trovare nuove strade e nuove rotte. Cambiare il punto di vista
Un Giappone lento, panoramico e decongestionato con World Explorer
Avete mai sentito parlare di Tsumago e Magome? Siate onesti, resta tra voi e noi, non c’è nulla da nascondere.
Se la risposta è no, allora niente paura: c’è tempo e modo di rimediare.
È giusto ripartire da qui, insieme al tour operator World Explorer, alla scoperta di un alternativo Giappone Panoramico, fatto di luoghi meno battuti e meno conosciuti al turismo di massa, ma non per questo meno incantevoli. Si tratta di un tour adatto a chi è già stato in Giappone e vuole evitare l’effetto déjà-vu, ma anche a chi per la prima volta entra in contatto con questo paese: non mancano i templi e i giardini zen di Kyoto, i caotici incroci, culturali e letterali, all’ombra dei grattaceli di Tokyo e per chiudere Osaka, sede Expo, dove gustare la tipica okonomiyaki (da qualcuno anche definita la pizza di Osaka).
Ma è al di fuori di queste città così famose che il viaggio entra davvero nel vivo: tra i villaggi Tsumago e Magome, situati lungo la Nakasendo, l’antica via di collegamento tra Tokyo e Kyoto, un tempo frequentata dai samurai e dove ancora oggi si possono ammirare gli edifici nello stile feudale giapponese. Sebbene le due località siano collegate da un servizio di navetta, è infinitamente più appagante effettuare lo spostamento a piedi: il cammino dura circa 2-3 ore, su 8 chilometri di strada immersa nei boschi, villaggi e piccoli templi.
Certe cose vanno assaporate così, con lentezza.
Amanohashidate. Riempie la bocca, a dirlo tutto d’un fiato, il lungo nome di questa lingua di sabbia costellata di pini marittimi e protesa sulla baia di Miyazu, considerata uno dei panorami più belli di tutto il Giappone.
Poco lontana la Kurotani Washi Paper Company, dove sperimentare le tecniche di produzione della carta tradizionale giapponese, usata da grandi pittori e all’interno di case e palazzi storici (avete presente le famose pareti in carta degli edifici tradizionali?).
Prima di un’ultima tappa termale a Kawayu Onsen, World Explorer raggiunge il sacro Monte Koya, punto di arrivo del Kumano Kodo, famoso pellegrinaggio shintoista costellato di templi, boschi e vedute incantevoli.
Per l’itinerario completo, fare click qui.
C’è un Giappone per tutti, con World Explorer
Il Giappone è bello e affascinante perché grande e variegato: sono tanti i tour di World Explorer che esplorano i quattro angoli del paese. Da Giappone del Nord, che tocca l’Hokkaido dopo aver attraversato le aree rurali e poco turistiche a Nord di Tokyo, al più esperienziale Giappone Experience e ai grandi classici Giappone Smart e Giappone Explorer 2025 – 2026.
Non solo, quindi, un altro Giappone è possibile: sono infinite le possibilità di scoperta in un paese che non ha perso la voglia di raccontarsi a chi con pazienza, rispetto e buone maniere è disposto a mettersi in ascolto.