Bun Burgers, nuova apertura milanese dell’insegna americana porta in città la passione per l’autentico smashed burger “made in USA” in un locale dal design firmato dagli spagnoli di Masquespacio.
Si fa presto a dire hamburger. Tra due fette di pane morbido si può racchiudere un mondo variegato di sapori. Forse (?) è per questo che il successo del super tramezzino di origine Usa è sulla bocca di tutti. Soprattutto “nella” bocca di coloro che non si sono mai filati i panini striminziti e dolciastri delle prime catene fast food. Ma che ora non vedono l’ora di addentare il burger di qualche nuovo locale.

Bun burger apre in viale Bligny
La pandemia non può essere la scusa per essere immobili: questo devono aver pensato quelli di Bun burgers che, dopo i locali di Arese e di Milano Bicocca, ne hanno appena lanciano uno nuovo in viale Bligny, zona università Bocconi. E come se non bastasse, la previsione è quella di chiudere il primo semestre del 2021 con altri due punti vendita e con un fatturato in continua crescita. “Siamo stati i primi ad adattare il nostro business alle modalità di consumo emerse con l’emergenza sfruttando la nostra anima digital che ci consente una reattività immediata e adottando la modalità phygital per soddisfare il consumatore” ha commentato Danilo Gasparrini, CEO di BUN. “Ma continuiamo a guardare con fiducia al futuro proprio perché la condivisione è alla base della nostra filosofia e si esprime alla perfezione nei ristoranti fisici”.

Smashing style, come a NY
I locali aumentano ma il cuore della food experience firmata Bun rimane fissa sul tipico hamburger newyorkese. Come accade a New York, anche la squadra di Gasparrini vede nell’hamburger una vera e propria istituzione: pochi ingredienti ma super selezionati e l’uso dell’immancabile tecnica di cottura smashing. In cosa consiste? Le polpette di carne cruda vengono messe sulla piastra rovente. E solo a questo punto vengano schiacciate e portare a cottura. In questo modo i succhi che danno morbidezza e sapore alla carne rimangono intrappolati nei tessuti e vengono rilasciati in bocca, al primo e succulentissimo morso.
Alternativa carne-non-carne
Ma la qualità delle materie prime non è l’unico elemento che caratterizza l’offerta di Bun. C’è anche la proposta di carne-non- carne: tutti i burger di Bun sono infatti convertibili in beyond meat, per chi non mangia la carne o vuole provare un’esperienza diversa dal solito. Per i cultori del low-carb c’è anche la variante protein, che offre una gustosa opzione senza pane. Infine dalle parti di Bun non si sono dimenticati neanche degli amici a quattro zampe: con il dog lovers anche i nostri amici pelosi possono gustare un moderno e prelibato spuntino.
Design fresco e peculiare di matrice spagnola
Anche l’occhio vuole la sua parte: è per questo che il nuovo spazio milanese è stato studiato dai designer spagnoli di Masquespacio, il cui interior design riflette sia l’essenza delle nuove generazioni, sia un’idea più sofisticata di hamburger restaurant di qualità. Il risultato? Un’immagine fresca e “instagrammabile”, che non prescinde dalle peculiarità dell’ambiente in cui si sviluppa (come i mattoni alle pareti e gli archi nel soffitto) ma le integra. Così tocchi dorati si insinuano su piastrelle da esterno in uno squillante verde, mentre i complementi di arredo indugiano sulla sostenibilità del brand, tra il legno dei piani dei tavoli e le piante disseminate nel locale.
Bun Burgers è a Milano (viale Bligny, Bicocca Village), Arese e Torino.