I drop e le collab nel campo delle sneakers sono ormai appuntamenti attesissimi dei fan del genere in tutto il mondo. Le edizioni limitate delle scarpe da ginnastica sono elevate a prestigiosi lanci che muovono masse di compratori non solo online. Basti pensare che le file davanti ai negozi iniziano la notte prima dei lanci e che il mercato secondario di rivendita è tra i più fiorenti della moda. Ora tutte le uscite, anche le più dimenticate degli ultimi 20 anni, sono racchiuse in un libro di oltre 500 pagine, un must per tutti gli amanti del settore. Ma anche per i diffidenti che ne vogliono sapere di più. Si chiama “1000 sneakers Deadstocks”, un volume corposissimo e illustrato che è stato pubblicato prima in Francia e ora Ippocampo edizioni lo lancia in Italia.

Da noi la prima asta di sneakers d’autore si è tenuta nel 2022 (3mila euro il paio di scarpe più pagato) quindi è un momento buono per raccontare la storia del primo paio di Air Jordan e le collaborazioni delle leggende del basket Lebron James, Kobe Bryant e Michael Jordan. Poi sono arrivati i designer all’avanguardia come Virgil Abloh e le influenze stilistiche delle personalità di spicco come Will Smith, Spike Lee e Travis Scott.
Leggere la storia dei marchi sportivi è un viaggio dai campi da gioco alle sfilate di moda, dall’universo underground alle vendite all’asta. Il volume racconta come alcune semplici scarpe da ginnastica siano diventate veri oggetti di culto del XXI secolo. Attraverso una collezione di 1000 sneakers uniche, interviste e campagne pubblicitarie iconiche, il team di Larry Deadstock, boutique di riferimento di Parigi, ripercorre la storia delle collaborazioni, delle edizioni limitate e del mercato del resell dagli anni 2000 a oggi. Un indispensabile testo di riferimento per sneakerhead, collezionisti, appassionati di sport e tutti coloro che subiscono il fascino di queste singolari e fantasiose scarpe.
Originariamente scritto da Larry Deadstock & François Chevalier, in Italia esce con la traduzione di Silvia Cavenaghi e l’adattamento e riscrittura tecnica di Domenico Lenti.