La sedia 699 Superleggera disegnata da Gio Ponti per Cassina ha vinto quest’anno il XXVIII Compasso D’Oro alla carriera, consegnato dall’ADI – Associazione per il Disegno Industriale.
Nel 70° anniversario del prestigioso premio mondiale di design, l’ADI – Associazione per il Disegno Industriale ha premiato l’icona senza tempo di Gio Ponti, diventata un simbolo del design. Riconosciuta dallo stesso maestro come uno dei suoi tre capolavori, insieme al grattacielo Pirelli a Milano e la Concattedrale di Taranto, la sedia è un emblema di perfezione ed equilibrio tra solidità e leggerezza. Il modello viene ininterrottamente prodotto da Cassina dal 1957 ed è il frutto della ricerca del maestro e della capacità di sperimentazione e di lavorazione dell’azienda e dei suoi falegnami.
Questo importante riconoscimento sancisce l’ingresso della sedia 699 Superleggera all’interno della Collezione Storica del Premio Compasso d’Oro ADI e rappresenta il quinto Compasso d’Oro vinto da Cassina a partire dal 1954, dopo la sedia mod.683 di Carlo de Carli (1954), il modello Soriana di Afra e TobiaScarpa (1970), il modello Maralunga di Vico Magistretti (1979) e per l’azienda stessa, che nel 1991 fu tra i vincitori del premio “per il ruolo innovativo e la antesignana apertura internazionale della sua produzione nel panorama culturale e produttivo italiano e per aver contribuito con la sua attività alla valorizzazione complessiva della cultura del progetto”.

Progetto d’esordio dell’architetto per Cassina, questo sistema per la zona living si distingue per la sua estetica elegante e senza tempo che attinge a tecniche produttive innovative. Grazie all’approfondito lavoro di ricerca e sviluppo svolto da Cassina, sono stati implementati materiali come un poliuretano con una percentuale di polioli derivanti da fonti biologiche e l’ovatta di PET riciclato per i cuscini, introdotta come standard di tutti i nuovi imbottiti. Un’ulteriore conferma del continuo impegno dell’azienda per adottare un approccio indirizzato verso una maggiore sostenibilità.