Col passare dei decenni, tutti a Milano sono in qualche modo legati a Porta Venezia. Che sia un tour per palazzi Liberty, l’uscita serale nella gay area o la passeggiata al Parco Montanelli, tutti prima o poi passano da questa fetta di città. E la sua polivalenza e attrattiva è sotto gli occhi di tutti: piena di studenti, vivace area di ristorazione multi-etnica, molto fervore creativo grazie a una nuova generazione di residenti. E come ogni design district che si rispetti, anche il Porta Venezia riflette l’humus sociale su cui cresce. Per il Fuorisalone 2025, la parte di Milano che va dalla Stazione Centrale a Corso Buenos Aires presenta No Boundaries Design. To Create, one must first question everything.
Ispirato all’eredità visionaria di Eileen Gray, pioniera del modernismo e figura irregolare nel panorama del design e dell’architettura, il concept di quest’anno si fa detonatore di nuove possibilità espressive.
Porta Venezia Design District si propone come laboratorio di idee in perenne movimento, un terreno di sperimentazione aperto, dove il concetto di limite si dissolve per lasciare spazio alla possibilità, all’interrogazione, alla scoperta: creare significa, innanzitutto, mettere in discussione. Solo abbattendo i confini del pensiero è possibile ridefinire il senso del fare design oggi.

In un dialogo virtuoso tra rinnovamento, trasformazione e design, PRIMA ASSICURAZIONI, la tech company che ha rivoluzionato il settore assicurativo italiano grazie a tecnologia e digitale, sceglie di vestire Porta Venezia Design District in qualità di Main Partner per l’edizione 2025 della Milano Design Week, collaborando con il visionario studio creativo TOILETPAPER, fondato da Maurizio Cattelan e Pierpaolo Ferrari. L’intervento artistico reinterpreterà gli spazi urbani a partire dai celebri Bastioni di Porta Venezia attraverso il linguaggio visivo riconoscibile e impattante degli iconici serpenti di TOILETPAPER per rappresentare il racconto di una realtà veloce e dinamica che “cambia pelle” ma rimane coerente con se stessa,come gli spazi urbani di Milano e come la stessa Prima, che in dieci anni di attività ha saputo imporsi rapidamente in un mercato tradizionale come quello assicurativo, con oltre 4 milioni di clienti attivi, senza perdere mai la carica innovativa che da sempre caratterizza il suo DNA tecnologico. Inoltre,in un’epoca in cui sperimentazione e contaminazioni diventano linfa per nuove visioni, la tecnologia non è solo il motore del futuro, ma anche quella cosa destinata a permeare tutte le attività delle persone, un elemento, appunto, che non conosce “boundaries”.
MEET Digital Culture Center – primo Centro Internazionale per l’Arte e la Cultura digitale in Italia, nato a Milano con il supporto di Fondazione Cariplo e fondato da Maria Grazia Mattei – sarà anche quest’anno, per la terza volta consecutiva, headquarter di Porta Venezia Design District per la Milano Design Week 2025. In quest’occasione sarà fruibile la mostra Realia di Sabrina Ratté, visual artist québécoise che espone per la prima volta in Italia offrendo un’esperienza sensoriale e concettuale unica, in cui tecnologia e biologia si fondono per ridefinire il nostro rapporto con l’ambiente.
Un viaggio tra natura e artificio, memoria e futuro, alla ricerca di nuovi modi di abitare e immaginare il mondo che è stato reso possibile grazie anche al supporto di Haiki+, azienda leader nel settore dell’ambiente, e dedita al riciclo, recupero e trattamento dei rifiuti industriali applicando i principi di economia circolare.
Una sinergia proficua quella tra MEET – da sempre attento alle grandi sfide sociali e ambientali emergenti e alle riflessioni sulla relazione tra uomo, tecnologia e natura in una prospettiva inter-specistica e non antropocentrica – e Haiki+, che si distingue in particolare per l’attenzione dedicata al mondo dei RAEE (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche), impegnandosi nella raccolta, nel recupero e nel trattamento di apparecchiature elettriche ed elettroniche, mirando a valorizzare i materiali preziosi che contengono.

Google presenta Making the Invisible Visible per il Salone del Mobile di Milano dopo le sue precedenti mostre A Space For Being nel 2019, Shaped by Water nel 2023 e Making Sense of Color nel 2024. In un’installazione di molteplici spazi al Garage 21, in via Archimede, 26, 20129 Milano MI, Italia, Making the Invisible Visible fa luce sull’arte e sul design come atti di alchimia che danno vita alle idee. Co-creato dalla Chief Design Officer of Consumer Devices di Google, Ivy Ross, e dal suo team di progettazione in collaborazione con l’artista della luce e dell’acqua Lachlan Turczan, Making the Invisible Visible sarà in mostra al Garage 21, dal 7 al 13 aprile 2025.
Con Making the Invisible Visible, Google si propone di mostrare come le idee astratte vengono tradotte in forme tangibili da sentire e sperimentare attraverso le opere d’arte di Turczan e il design degli ultimi prodotti hardware di Google.
Subito dopo l’ingresso alla mostra, gli ospiti si immergono nell’ultima opera d’arte di Lachlan Turczan, Lucida (I-IV), una serie di spazi scolpiti interamente dalla luce. Questi veli luminosi si increspano nella foschia, creando ambienti mutevoli che ridefiniscono i confini tra tangibile e intangibile. La luce, solitamente fugace e immateriale, assume una permanenza materiale, trasformandosi in qualcosa che può essere toccato, abitato e sentito. Mentre i partecipanti si muovono attraverso i raggi luminosi, armonizzati attraverso l’uso di ottiche a grande scala, la loro presenza attiva l’opera. La luce si piega, scorre o si solidifica in piani strutturati che rispondono con un dinamismo fluido. Dando luce alle qualità della materia fisica, Lucida accenna a un futuro in cui la forma non si basa più sulla massa fisica, ma sull’energia e sulla percezione. Qui la luce, non è solo da vedere, diventa l’architettura stessa dell’esperienza.
