13 Marzo 2025

Casa Toscana, pranzo fiorentino tra la storia

Salumi e formaggi tipici, la classica fiorentina o scottona, verdure grigliate per i vegetariani. E il peposo, formidabile piatto di carne e pepe.

13 Marzo 2025

Casa Toscana, pranzo fiorentino tra la storia

Salumi e formaggi tipici, la classica fiorentina o scottona, verdure grigliate per i vegetariani. E il peposo, formidabile piatto di carne e pepe.

13 Marzo 2025

Casa Toscana, pranzo fiorentino tra la storia

Salumi e formaggi tipici, la classica fiorentina o scottona, verdure grigliate per i vegetariani. E il peposo, formidabile piatto di carne e pepe.

In una viuzza di Piazza Santa Croce, nel cuore del centro storico di Firenze, Casa Toscana è un’oasi di tradizione e famigliarità. Anche se nessuno dei fondatori della trattoria è sopravvissuto a questo florido business cittadino, il dna dell’impianto originario resta intatto.

Qui si mangia come a casa, per iniziare ad ambientarsi come in una vecchia locanda toscana, partendo dal pane locale da abbinare necessariamente a olio e sale (la lavorazione originale è senza sale). Per gli antipasti si parte con una vellutata di asparagi con fiocchi di ricotta, o con la classica pappa al pomodoro toscana che consiste in una zuppa rossa con pane spugnato. La faceva mamma Rosa, l’ispiratrice di questa trattoria, il cui figlio arrivò da fuori città con il pallino di ricreare l’atmosfera di fine Ottocento di una casa toscana attorno alla tavola.

Le entrée comprendono anche crostini di pane all’uvetta e semi di finocchio, bruschette particolarmente amate da una nuova generazione di viaggiatori, e i crostini di fruste toscane con salsiccia e stracchino. Il formaggio abbinato ai salumi non deve mai mancare sulla tavola di legno che rievoca sapori di una volta. Per i vegetariani, si aprono le danze con il tagliere di verdure miste o sformatino di cavolo nero con pomodori secchi.

Non mancano i crostini rustici di polenta con ragù di manzo maremmano, che è un assortimento caratteristico di queste zone. I formaggi pecorini con frutta e miele sono da provare prima di addentare il primo che si declina in due modi: le caserecce con melanzane e scaglie di ricotta salata o i pici locali. Che sono una pasta lunga irregolare con un trionfante piatto identitario, condito sia col cavolo nero e salsiccia che con il classico ragù di carne. Ravioli di ortica selvatica e polpette vegetariane del contadino, in leggera salsa di pomodoro, sono un’altra scelta che riporta all’antico, quando il piatto unico doveva soddisfare esigenze disparate.

La bistecca alla fiorentina o l’arista al forno si mangiano con le patate arrosto. Un classico toscano per secondo è il peposo dell’Impruneta, un manzo cotto lentamente per ore con patate in purè. La tagliata di scottona maremmana permette un assaggio più puro di quello che è per definizione uno dei piatti sostanziosi della tradizione.

La scenografica disposizione dei fiaschetti di vino denota quanta attenzione ci sia da queste parti per un buon calice. Specie se di rosso, rigorosamente da accompagnare con la diversa natura dei piatti serviti.

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