12 Luglio 2025

Festival teatrale a Borgio Verezzi, proposte trasversali in un ricco cartellone

Intervista di Fabrizio Lopresti al direttore artistico della kermesse ligure Maximilian Nisi. Dal “Miles Gloriosus” all’omaggio a Domenico Modugno.

12 Luglio 2025

Festival teatrale a Borgio Verezzi, proposte trasversali in un ricco cartellone

Intervista di Fabrizio Lopresti al direttore artistico della kermesse ligure Maximilian Nisi. Dal “Miles Gloriosus” all’omaggio a Domenico Modugno.

12 Luglio 2025

Festival teatrale a Borgio Verezzi, proposte trasversali in un ricco cartellone

Intervista di Fabrizio Lopresti al direttore artistico della kermesse ligure Maximilian Nisi. Dal “Miles Gloriosus” all’omaggio a Domenico Modugno.

Finalmente giunta l’estate, è tempo di festival. E come ogni anno da ben 59 edizioni, nel borgo ligure di Borgio Verezzi, torna con tutta la forza dirompente delle grandi rappresentazioni il programma degli spettacoli in scena, ideato, anche quest’anno, dal direttore artistico Maximilian Nisi, arrivato nel ponente ligure nella scorsa edizione con il suo bagaglio di professionalità e idee, chiuse dentro la “valigia dell’attore”, pronta ad essere aperta per lasciare uscire fuori un nuovo cartellone ricco e innovativo.

Maximilian Nisi dirige per il secondo anno consecutivo la prestigiosa rassegna estiva teatrale che si svolge a Borgio Verezzi dal 1967.

Organizzare un festival come questo, con una lunga tradizione e di spicco nel panorama italiano, comporta una certa fatica. Com’è stata la scelta del programma?

Sono gli spettacoli che ci “scelgono”. Organizzare un festival è un lavoro complesso ed importante. In estate si produce sempre meno e la scelta non può che essere circoscritta e limitata.

Ho cercato progetti che possano stabilire un legame tra lo spettacolo e le persone che lo hanno scelto e creare attenzione e affezione anche nel pubblico di domani oltre a quello affezionato, presente da anni ad ogni edizione del Festival.

Gli spettacoli si svolgono sempre nella famosa piazza del borgo.

Verezzi è un borgo incantevole, antichissimo. Una location fantastica, privilegiata. Nella sua piazzetta, da quasi sessant’anni, viene montato un palcoscenico, tra le case affacciate e il panorama della vallata e la grande emozione del pubblico magicamente si fonda a quella delle compagnie che vengono a trovarci sempre con grandissimo entusiasmo.

Iniziamo il 12 e 13 luglio con il ‘Miles Gloriosus’, commedia latina di Tito Maccio Plauto per la traduzione, la drammaturgia e la regia di Marinella Anaclerio. Una compagnia capitanata dal funambolico Flavio Albanese, con un bravissimo Ettore Bassi nel ruolo del titolo. Una commedia ricca, divertente, ancora necessaria. Il teatro popolare nel senso più alto e trasversale del termine. La comunicazione a diversi livelli. 

Passiamo poi ad un altro celebre testo della commedia shakesperiana: La bisbetica domata.

Un grande classico rivisitato da Francesco Nicolini per celebrare il grande teatro. ‘La bisbetica domata’ con Amanda Sandrelli, attrice versatile e delicata diretta per l’occasione da Roberto Aldorasi.

L’opera del grande Bardo calata nella contemporaneità: in una società maschilista e patriarcale, Caterina, la protagonista, è un’anima raffinata e sognatrice.

Arriverà poi a Verezzi anche un attore atipico, talentuoso, imprevedibile.

Alessandro Haber reciterà per la prima volta al Festival. In scena, accanto ad altri tre ispirati attori, con un testo tratto da un libro da lui stesso scritto ‘Volevo essere Marlon Brando’, regia e drammaturgia di Giancarlo Nicoletti.

Uno spettacolo insolito in cui Haber, attore di commedia dai mille volti, darà voce alla sua anima e alla sua storia. Scenografia di Alessandro Chiti. 

Si passa poi ad un grande romanzo, I promessi sposi. 

‘I promessi sposi’, scritto da Alessandro Manzoni, uno dei pochi autori che sia stato in grado di coniugare il dramma con la tragedia e la commedia.

Uno dei romanzi più famosi della nostra letteratura, con la regia e la drammaturgia di Giuseppe Argirò, che mette in relazione personaggi da tragedia, l’Innominato, con quelli da dramma, Fra Cristoforo e Don Rodrigo e da commedia, Don Abbondio, Azzeccagarbugli, Agnese e lo stesso Renzo. A far da scenografia naturale, la chiesetta seicentesca posta in cima alla piazzetta Sant’Agostino. Tra gli altri, Giuseppe Pambieri, Paolo Triestino, Ruben Rigillo, Micol Pambieri solidi attori di tradizione. Un classico della letteratura italiana che parla al nostro presente.Temi universali come l’amore, la giustizia, la fede, Il potere.

Come sarà l’omaggio a Domenico Modugno con Mario Incudine?

Mario Incudine è un virtuoso della musica e del teatro che stimo moltissimo. La musica ha un potere comunicativo più ampio, più universale ed esteso, rispetto alla parola. 

È uno spettacolo, diretto da Moni Ovadia, che è stato rappresentato con grandissimo successo anche a New York, Boston, Lussemburgo e Oman. Un viaggio sulle note delle canzoni di Domenico Modugno. Le aspirazioni di un uomo del sud chiamato Mimì. 

Mimì siamo noi: tutti desideriamo volare ma non sempre apriamo le nostre ali.

Musica e prosa in un connubio altissimo.

In cartellone poi tre commedie insolite, nere, esistenzialiste, disperatamente comiche.

Il ‘Raggio bianco’ di Sergio Pierattini (Premio Flaiano 2006) per la regia di Arturo Cirillo con le favolose Milvia Marigliano e Linda Gennari. Costumi di Gianluca Falaschi. Un dialogo teatralissimo in un testo pregno di necessità e di significato.

Dal Mittelfest del Cividale del Friuli arriverà ‘The other side’ di Ariel Dorfman, con la grande Elisabetta Pozzi, Gigio Alberti e Giuseppe Sartori per la regia di Marcela Serli. Una commedia grottesca e tragica, dolce-amara, surreale. I giochi malvagi della guerra. Sui muri, spesso invisibili, che quotidianamente innalziamo.

E ‘Ubi maior’ di Franco Bertini, regia di Enrico Maria Lamanna, con il talentuoso Leo Gassman, al suo debutto in teatro, e Sabrina Knaflitz, sua dolcissima madre nella vita e in scena. Una commedia noir che parla di famiglia. Uno spettacolo cinematografico, divertente ma cattivo, molto cattivo.

Spero che questo possa essere un progetto che affascini tanti giovani che solitamente non vengono a teatro. Dobbiamo pensare anche al pubblico di domani.

E poi divertimento, intrattenimento ma non fine a se stesso. Commedie leggere ma non superficiali.

 ‘La coppia più sexy d’America’ di Ken Levine, regia di Marco Carniti, con la scoppiettante Francesca Reggiani e l’intenso Antonio Catania. Traduzione Enrico Luttman. Una commedia brillante che esplora con intelligenza e sagacia le dinamiche di una coppia di attori. Una storia d’amore – matura e, a tratti, surreale.

E ‘Le fuggitive’, una delle commedie più rappresentate al mondo scritta con arguzia ed ironia da Palmade e Duthuron, con le fantastiche Paola Quattrini e Gaia de Laurentiis, regia di Stefano Artissunch.

Libertà, amicizia, empatia. Un legame casuale inaspettato. Due donne in fuga dalle rispettive vite alla ricerca di un nuovo senso della vita e di un nuovo inizio. Esilarante.

Infine nella grotta del Valdemino il 12 agosto ci sarà ‘ Pizz’n’zip & Tales’, spettacolo che arriva dal Festival musicale di Cervo. Regia Pietro Gaudioso, con Federica Vecchio ed Eleonora Savini. Uno spettacolo per le famiglie, un concerto classico da camera con toni leggeri, umoristici e clowneschi. Virtuosismi musicali e favole e filastrocche che hanno accompagnato la nostra infanzia lette per l’occasione  da me. Saluteremo così il pubblico e cominceremo a preparare la 60^ edizione 

Il teatro secondo te dimostra gli anni che ha?

È più che mai vivo. Non potrebbe che essere così dal momento che si occupa da sempre della vita. Il teatro ci informa e ci forma e può renderci persone migliori. Il teatro serve alla vita. 

Bisogna premiare i progetti validi, coraggiosi. Selezionare il meglio per colmare le distanze e costruire ponti. Vorrei raggiungere il pubblico più variegato, pensare a tutti i potenziali pubblici, far sì che il nostro possa essere un Festival inclusivo. 

Credo che un buon spettacolo debba cominciare nel momento in cui termina, appena le luci di sala si riaccendono e le persone tornano alla propria vita. 

Read in:

Immagine di Fabrizio Lopresti

Fabrizio Lopresti

Fabrizio Lopresti, autore, giornalista e regista, nonché attore della famosa sitcom “Sensualità a Corte”. Viaggiatore di cultura, per la rubrica culturale di The Way Magazine tratta di tutto quello che potrà nutrire l’anima. Festival, rassegne, cinema, mostre, libri, viaggi interspaziali e musicali. Tutto in prima persona, vivendo quel momento per raccontarlo ai lettori. “Perché la cultura sociale ci aiuta a vivere meglio, ci aiuta a diventare persone migliori”, dice.
Ti potrebbe interessare:

Iscriviti alla newsletter e ai nostri contenuti speciali!

Vuoi farne parte? Con soli pochi step si entra in un mondo “privè” con alert sulle novità e tanti contenuti esclusivi. Registrati subito e accedi ai contenuti “Privè”