8 Novembre 2016

La Belle Époque dell’illustratore bohémien, i manifesti a Torino

Henri De Toulouse-Lautrec, l’aristocratico creatore di manifesti e stampe dell'epoca, in mostra a Torino. Un tuffo in un'epoca che fa sognare.

8 Novembre 2016

La Belle Époque dell’illustratore bohémien, i manifesti a Torino

Henri De Toulouse-Lautrec, l’aristocratico creatore di manifesti e stampe dell'epoca, in mostra a Torino. Un tuffo in un'epoca che fa sognare.

8 Novembre 2016

La Belle Époque dell’illustratore bohémien, i manifesti a Torino

Henri De Toulouse-Lautrec, l’aristocratico creatore di manifesti e stampe dell'epoca, in mostra a Torino. Un tuffo in un'epoca che fa sognare.

La Belle  Époque è un universo ricco di speranze e innocenze che ha dominato la cultura tra la fine dell’800 e l’inizio del 900. Per ripercorrerlo, niente di meglio che affidarsi al genio creativo di Henri De Toulouse-Lautrec, l’aristocratico bohémien considerato il più grande creatore di manifesti e stampe dell’epoca.

A Torino sono arrivate circa 170 opere, tutte provenienti dalla collezione dell’Herakleidon Museum di Atene, fino al 5 marzo 2017 in esposizione a Palazzo Chiablese, sotto l’egida del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, organizzata dai Musei Reali di Torino e Arthemisia Group, curata da Stefano Zuffi.

belle epoque (1)

Attraverso le opere dell’Herakleidon Museum di Atene, il percorso illustra l’arte eccentrica e la ricercata poetica anticonformista e provocatoria – tra le più innovative tra Ottocento e Novecento – di uno degli artisti oggi più apprezzati e ammirati; un’anima da “artista tormentato” fin dall’infanzia e non adeguatamente “riconosciuto”, seppur pervaso da un fortissimo slancio ottimista e dalla consapevolezza della bellezza della vita. Una bellezza semplice, dai contorni volutamente sfumati e da vivere in momenti dissoluti, dai colori forti e spregiudicati e priva di abbellimenti, nei disegni come nelle tinte. Nessuno, dopo di lui, è stato in grado di rendere così “perfetto” il volto dell’imperfezione. È questo il suo stile.

In mostra litografie a colori (come Jane Avril, 1893), manifesti pubblicitari (come La passeggera della cabina 54 del 1895 e Aristide Bruant nel suo cabaret del 1893), disegni a matita e a penna, grafiche promozionali e illustrazioni per giornali (come in La Revue blanche del 1895) diventati emblema di un’epoca indissolubilmente legata alle immagini dell’aristocratico visconte Henri de Toulouse-Lautrec.

Toulouse Lautrec chat noir
L’artista e l’immagine più comprata ancora oggi a Montmartre.

Rampollo di un’antica famiglia aristocratica del sud della Francia, nel 1881 il diciassettenne Henri decide di sfidare l’opposizione del padre, trasferirsi definitivamente a Parigi e di diventare pittore. Lontano dalla vita da gentiluomo di campagna e portatore di una malattia genetica (un blocco della crescita e problemi alla parola), visse appieno il mondo libero e bohémien degli artisti e degli spettacoli: i caffè-concerto e i cabaret, principali luoghi della vita notturna parigina di fine secolo, diventano il suo rifugio prediletto e forniscono i temi principali della sua arte. Fra coraggiose scelte di soggetti scabrosi e innovative ricerche espressive, Toulouse Lautrec trae ispirazione per i protagonisti delle sue opere soprattutto dal quartiere parigino di Montmartre e ne racconta la vita notturna, alternando l’animazione dei locali con istanti di quotidianità, sempre fissati con un effetto di grande immediatezza. Il circo e il Moulin Rouge, l’amore e le stelle effimere del cabaret, l’ultimo bicchiere di assenzio e il sorriso tirato di un’attricetta: l’aristocratico visconte di Lautrec lascia la scena a trentasette anni, il 9 settembre 1901, alle soglie del XX secolo. Un’epoca si chiude con lui.

Il catalogo è edito da Skira.

Per info: www.mostratoulouselautrec.it

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Christian D'Antonio

Christian D'Antonio

Figlio degli anni 70, colonna del newsfeed di The Way, nasce come giornalista economico, poi prestato alla musica e infine convertito al racconto del lifestyle dei giorni nostri. Ossessionato dal tempo e dall’essere in accordo con quello che vive, cerca il buono in tutto e curiosa ovunque per riportarlo. Meridionale italiano col Nord Europa nel cuore, vive il contrappunto geografico con serenità e ironia. Moda, arte e spettacoli tv anni 80 compongono il suo brunch preferito.
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