Un vero obiettivo dal sapore cosmopolita. George Hoyningen era un fotografo nato in Russia da genitori americani e aveva lavorato molto in Francia e Gran Bretagna. E il suo gusto per le immagini e la bellezza rivela questa formazione. La mostra “George Hoyningen-Huene: Glamour e Avanguardia”, ospitata a Palazzo Reale di Milano fino al 18 maggio 2025, è la prima retrospettiva italiana dedicata a questo pioniere della fotografia di moda del XX secolo. Curata da Susanna Brown, l’esposizione raccoglie oltre 100 fotografie suddivise in dieci sezioni tematiche, ripercorrendo la sua carriera e la sua evoluzione stilistica.
Nato a San Pietroburgo nel 1900, Hoyningen-Huene fu costretto a lasciare la Russia dopo la Rivoluzione d’Ottobre e trovò rifugio prima a Londra e poi a Parigi. Nella capitale francese entrò in contatto con artisti d’avanguardia come Man Ray, Dalí, Picasso e Cocteau, assorbendone le influenze e sviluppando uno stile che fonde il classicismo con il surrealismo.
Il suo lavoro per riviste prestigiose come Vogue e Harper’s Bazaar rivoluzionò la fotografia di moda, trasformandola in una forma d’arte sofisticata e innovativa. Collaborò con stilisti del calibro di Chanel, Balenciaga ed Elsa Schiaparelli, creando immagini che esaltavano l’eleganza dell’alta moda. Le stampe al platino esposte in mostra mettono in luce la sua straordinaria abilità nell’uso della luce e delle proporzioni, rendendo le sue composizioni scultoree ed eteree.

















Nei primi anni ‘20, stabilitosi a Parigi, Hoyningen-Huene iniziò la sua carriera come illustratore per Vogue France prima di diventare fotografo ufficiale della rivista tra il 1925 e il 1935. Poi nel 1935 il trasferimento a New York, chiamato da Carmel Snow, direttrice di Harper’s Bazaar. In America fotografò star di Hollywood come Greta Garbo, Marlene Dietrich e Gary Cooper.
Negli anni ‘50 si allontanò progressivamente dalla moda per dedicarsi alla fotografia di viaggio e ai reportage, visitando luoghi come Grecia, Egitto e Messico.
Fotoservizio di Gianni Foraboschi per The Way Magazine