10 Aprile 2024

La biblioteca lancisiana a Roma, tra Barocco e digitale

Da quando ha riaperto al pubblico nel 2021, il luogo storico della Capitale è di nuovo la meraviglia da scoprire. Con contenuti anche sul web.

10 Aprile 2024

La biblioteca lancisiana a Roma, tra Barocco e digitale

Da quando ha riaperto al pubblico nel 2021, il luogo storico della Capitale è di nuovo la meraviglia da scoprire. Con contenuti anche sul web.

10 Aprile 2024

La biblioteca lancisiana a Roma, tra Barocco e digitale

Da quando ha riaperto al pubblico nel 2021, il luogo storico della Capitale è di nuovo la meraviglia da scoprire. Con contenuti anche sul web.

La Biblioteca Lancisiana nello storico Complesso monumentale di Santo Spirito in Sassia a Roma è una delle meraviglie meno conosciute dai turisti. La Regione Lazio l’anno scorso ha predisposto un Protocollo d’Intesa con la Asl Rm 1 per la collaborazione istituzionale in materia di beni bibliografici di pregio storico artistico nella disponibilità delle biblioteche “Lancisiana e Cencelli” di proprietà della medesima Azienda sanitaria. L’obiettivo è quello di attuare la “Digitalizzazione del Patrimonio Culturale” prevista dal Pnrr.

La più recente acquisizione dell’ingente numero di volumi qui conservati (oltre 19mila) è la custodia del  Libro scritto da Pietro Angelo de Vecchi nello Spetale di S. Spirito in Roma  prezioso manoscritto del XVII sec. acquistato dalla Regione.

La

Biblioteca Lancisiana fu fondata nel 1711 da Giovanni Maria Lancisi, medico e archiatra pontificio di Innocenzo IX e di Clemente XI.

Inaugurata nel 1714 alla presenza di papa Clemente XI, la biblioteca rispecchia, nella struttura e nell’organizzazione, la cultura scientifica e medica del suo fondatore, una delle figure più complesse e interessanti della medicina italiana di primo Settecento, e la sua volontà di offrire ai giovani apprendisti i mezzi per una formazione completa, basata sulla pratica e su una buona scelta di libri. La ricca collezione di trattati medici posseduti da Lancisi costituì proprio il primo nucleo della biblioteca.

La sala di lettura e la biblioteca sono decorate e arredate secondo i gusti delle varie epoche che le hanno votate a luogo di studio. La sala di lettura è impreziosita dagli “armari” progettati dall’architetto Tommaso Mattei e da due globi del XVII secolo di Vincenzo Coronelli. Il magnifico affresco del Settecento che orna la volta è attribuito a Gregorio Guglielmi. Una finestrella segreta posta dietro una delle pareti della libreria consentiva ai vari Commendatori che gestivano l’ospedale di controllare il personale addetto all’assistenza dei malati.

A far conoscere la storia della biblioteca contribuisce anche il nuovo progetto “Lancisiana Virtual Library”, una visita multimediale, interattiva e multilingue affidata a un personaggio olografico a grandezza naturale, il primo bibliotecario della Lancisiana Cristoforo Carsughi.

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