21 Novembre 2023

La Biennale di Gerusalemme 2023 si farà: in tutto il mondo

Complice la tragica situazione politica in Medio Oriente, la kermesse d'arte si tiene lo stesso, ma nei paesi di origine dei partecipanti selezionati.

21 Novembre 2023

La Biennale di Gerusalemme 2023 si farà: in tutto il mondo

Complice la tragica situazione politica in Medio Oriente, la kermesse d'arte si tiene lo stesso, ma nei paesi di origine dei partecipanti selezionati.

21 Novembre 2023

La Biennale di Gerusalemme 2023 si farà: in tutto il mondo

Complice la tragica situazione politica in Medio Oriente, la kermesse d'arte si tiene lo stesso, ma nei paesi di origine dei partecipanti selezionati.

Quest’anno a Gerusalemme sarebbe dovuta inaugurarsi, in questi giorni, la biennale che è stata rimandata a primavera del 2024.

Molti artisti e curatori hanno deciso di allestire, a partire da questo mese di novembre,  alcune delle mostre della Biennale in programma a livello internazionale nelle proprie città d’origine. Le mostre apriranno a New York, Buenos Aires e in Italia a Casale Monferrato.

Biennale di Gerusalemme in Italia, Museo Ebraico di Casale Monferrato, 12 novembre – 3 dicembre 2023

BEHIND THE MASK, a cura di Ermanno Tedeschi e Vera Pilpoul

BEHIND THE MASK, la cui inaugurazione era inizialmente prevista per il 9 novembre presso l’Umberto Nahon Museum of Italian Jewish Art di Gerusalemme, è stata organizzata dall’Associazione Culturale Acribia e dalla Biennale di Gerusalemme in collaborazione con la Fondazione Casale Ebraica ETS della Comunità Ebraica di Casale Monferrato e la Fondazione Lele Luzzati – Casa Luzzati, con il patrocinio dell’Ambasciata d’Israele in Italia.

I curatori, Ermanno Tedeschi e Vera Pilpoul, hanno cercato di mantenere lo spirito iniziale del progetto previsto per la Biennale di Gerusalemme, incentrato sul tema del “Iron Flock”.

COSA SUCCEDE

La 6a Biennale di Gerusalemme , che avrebbe dovuto essere inaugurata a Gerusalemme il 9 novembre 2023 con 35 mostre e con 200 artisti in 22 sedi,  è stata rinviata alla primavera del 2024.

Le mostre apriranno durante questo mese di novembre a New York, Buenos Aires e in Italia a Casale Monferrato, e altre mostre saranno previste a breve, in altre località.

Rami Ozeri, fondatore e direttore creativo della Biennale di Gerusalemme, ha dichiarato: “La Biennale di Gerusalemme è diventata come un impulso che batte costantemente ogni due anni. Dal 2013, senza eccezioni e nonostante le numerose sfide, la Biennale di Gerusalemme ha creato una piattaforma per l’arte contemporanea al centro del mondo ebraico. Finora. Adesso è come se il cuore avesse perso un battito.

Ma anche adesso, dopo il dolore indicibile del 7 ottobre, abbiamo assistito a un’enorme manifestazione di solidarietà da tutto il mondo. In poche settimane, i nostri amici e partner sono riusciti a allestire nelle loro città le mostre che erano state create per la Biennale di Gerusalemme. E nei prossimi mesi è prevista l’apertura di altre in tutto il mondo. Continueremo a coltivare i legami di arte e cultura tra Gerusalemme e il mondo oggi più che mai. Questo cuore continuerà a battere sempre”.

Il tema centrale della Biennale 2023 è “Iron Flock”, traduzione letterale della frase ebraica Tzon Barzel. Il tema consente di esplorare i fondamenti della cultura contemporanea e di identificare, attraverso gli occhi di curatori e artisti provenienti da tutto il mondo, i movimenti, le idee, le persone e i momenti che sono diventati i nostri beni culturali invendibili.

Biennale di Gerusalemme a New York

The Heller Museum, Hebrew Union College, 9 – 15 novembre 2023

One West Fourth Street, New York City

ACTIVATE. Una prospettiva femminile di artisti di New York: Siona Benjamin, Goldie Gross, Ronit Levin Delgado, Joan Roth, Chelsea Steinberg Gay, Yona Verwer. Curatore: Hadas Glazer (Tel Aviv) ACTIVATE presenta il lavoro di sei artisti newyorkesi, le cui pratiche artistiche divergenti insieme indagano le complessità della vita di una donna oggi. Esplorando il potere fisico e politico, questo spettacolo è incentrato sul cambiamento sistemico, olistico e guidato dalle donne. Ciascuno a modo suo, gli artisti esplorano le molteplici espressioni del potere femminile in mezzo a dinamiche socio-politiche complesse e irte legate a corpi e patrimonio, intimità e alterità, sesso e religione. Dalla performance alla documentazione, alcune opere raffigurano l’attivismo delle donne, mentre altre ne sono le stesse attivatrici. Attraverso l’uso e l’esplorazione di simboli femminili come Lilith, Donne del Muro, Statua della Libertà e temi ebraici di Tikkun HaYam (guarire gli oceani), Kol Isha e l’attuale crisi degli ostaggi israeliani, gli artisti attivano e riattivano i temi e spazio.

Crediti Jewish Art Salon .

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