23 Maggio 2024

La folla e il bianco: le foto di Cosmo Laera

La Puglia assolata e il paesaggio architettonico che fa da sfondo alla moltitudine umana. La suggestiva mostra fotografica a Gli Eroici Furori di Milano.

23 Maggio 2024

La folla e il bianco: le foto di Cosmo Laera

La Puglia assolata e il paesaggio architettonico che fa da sfondo alla moltitudine umana. La suggestiva mostra fotografica a Gli Eroici Furori di Milano.

23 Maggio 2024

La folla e il bianco: le foto di Cosmo Laera

La Puglia assolata e il paesaggio architettonico che fa da sfondo alla moltitudine umana. La suggestiva mostra fotografica a Gli Eroici Furori di Milano.

Luci artificiali in pieno giorno, luoghi di festa affollati di umanità brulicante e tanto sole da immaginare come tratto distintivo della sua terra. Cosmo Laera è nato in Puglia ad Alberobello nel 1962 e le sue origini sono orgogliosamente esibite con dettagli e ambientazioni nella sua opera fotografica. La mostra “Molto umano”, curata da Jacqueline Ceresoli e ospitata nella galleria Gli eroici furori di Milano, la città dove insegna Fotografia presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, ne è una testimonianza.

I suoi sono scatti stampati in gran parte su grossi formati mediati dalla luce in dialogo con il territorio, la natura, le piazze, le strade e monumenti; luoghi della grande meraviglia del bianco che sono restituiti allo spettatore giocando intorno al desiderio del paesaggio.
Entrando in galleria, si è protagonisti-attori di un Gran Tour nel Bel Paese immaginario, messi lì come soldatini che occupano lo spazio della visione, mentre si modifica sotto i nostri occhi, una visione che necessita più di uno sguardo attento per capirne fino in fondo la vis creativa. Una neessaria immersione nell’arte di Cosmo Laera favorisce un avvicinamento all’opera alimentata da un desiderio di notare i dettagli di architetture e individui ripresi in una moltitudine di esseri erranti. Sono figure che non si toccano ma che attirano attenzione, tutti eretti in mezzo a delle architetture presumibilmente sovraesposte che danno l’idea di una presenza scenica quasi teatrale.

Tutti guardano le opere di Cosmo Laera che sfidano il tempo, che viaggiano sul doppio binario dell’immobile e del vagante. Un paesaggio da Gran Tour che vive e si nutre della presenza umana che lo completa. Una meta-visione distante e accattivante di luoghi di ampie dimensioni, ideati per essere vissuti, trasformati dall’obiettivo per essere ammirati.

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