Massa quest’estate (fino al 21 agosto) ospita al Museo Gigi Guadagnucci a Villa Rinchiostra la grande mostra “Gigi Guadagnucci Gio’ Pomodoro | Conversazione sulla natura”, un’iniziativa di grande prestigio che mette in dialogo i due scultori di fama internazionale, approfondendo il loro rapporto con la natura ed in particolare con il Sole. Il 21 agosto 2025 alle 18,30 ci sarà la presentazione pubblica del catalogo “Gigi Guadagnucci Gio’ Pomodoro – Fare scultura” ubblicato da SAGEP Editori, esplora il rapporto con la natura delle opere di Gigi Guadagnucci e Gio’ Pomodoro, in un contesto di grande vitalità per la scultura, con uno sguardo al panorama contemporaneo.
All’interno del catalogo, nel suo saggio dal titolo “Il Novecento di Gigi Guadagnucci e Gio’ Pomodoro: ricerche a confronto nel secolo della scultura che ripensò sé stessa”, Paolo Bolpagni scrive: “tutte le arti, durante il Novecento, hanno conosciuto una crisi della loro specificità linguistica e disciplinare, ma è la scultura ad aver attraversato le maggiori criticità e i più radicali rivolgimenti”.
A partire da qui, la conversazione indaga come nel “fare scultura” dei due artisti e nel loro rapporto con il medium si manifesti un profondo legame con la natura.
A chiudere il ciclo di eventi sarà Un gesto naturale, concerto di Riccardo Arrighini & Lella Violi in programma alle ore 21.30.
Sulle note delle canzoni dei grandi cantautori italiani e stranieri arrangiate per jazz duo si chiuderà ufficialmente la grande mostra “Gigi Guadagnucci Gio’ Pomodoro | Conversazione sulla natura”.
Lella Violi, voce
Riccardo Arrighini, pianoforte
In collaborazione con Festival Sinfonico
La mostra, aperta per l’ultimo giorno, sarà visitabile fino a mezzanotte

Marco Baudinelli, direttore Accademia di Belle Arti di Carrara
Massimo Bertozzi, critico e storico dell’arte
Monica Bertoneri,Assessore alla Cultura, Comune di Massa
Paolo Bolpagni, direttore Fondazione Ragghianti
Anna Vittoria Laghi, comitato scientifico Museo Gigi Guadagnucci
Bruto Pomodoro, vicepresidente Archivio Gio’ Pomodoro
Mirco Taddeucci, curatore



Si tratta di un’opportunità unica di ammirare ben 18 capolavori dei due artisti, di cui 13 sculture e 5 disegni, provenienti da Fondazioni e collezioni pubbliche e private. Elemento di elevato prestigio che impreziosirà questa già di per sé straordinaria mostra sarà la presentazione, per la prima volta in esclusiva, del disegno inedito di Gio’ Pomodoro “Senza titolo (Tensioni)”, realizzato nel 1963 con inchiostro di china su carta e prestato per l’occasione da un collezionista privato.
Altro valore aggiunto che donerà originalità al progetto sarà l’esposizione di una dichiarazione inedita di Gigi Guadagnucci scritta di pugno, concessa e condivisa dalla moglie Ines Berti:
“Scolpire vuol dire, per me, aver acquisito tanta familiarità con le forme della natura, attraverso il disegno… ma lo scultore non deve imitare la natura, deve procedere, nella creazione, come la natura.” – Gigi Guadagnucci (Massa, 18 aprile 1915 – Massa, 14 settembre 2013)
La frase affiancherà uno scatto realizzato dal celebre fotografo Romano Cagnoni che ritrae Guadagnucci davanti ad un suo fiore di marmo, al fine di approfondire il rapporto che l’artista aveva con la scultura e di metterlo in relazione con quello di Gio’ Pomodoro.
Infatti, l’esposizione nasce con l’obiettivo di mettere in relazione i due Maestri, offrendo un’occasione unica di riflessione sul tema della natura attraverso le loro opere. Durante la conferenza stampa, il curatore Mirco Taddeucci ha raccontato le similitudini e le differenze tra i due scultori, dichiarando: “Guadagnucci e Pomodoro condividono non solo la ricerca sul rapporto con l’elemento naturale ma possiedono anche una profonda padronanza tecnica e un’enorme curiosità, elementi che hanno permesso loro di sperimentare materiali particolari, come ad esempio la pietra di Trani, il marmo statuario delle Apuane e il bronzo, fino a realizzare anche opere su carta. Gli esiti formali delle opere dei due artisti sono simili per certi versi, ma seguono percorsi differenti: all’approccio più emozionale di Gigi Guadagnucci si contrappone quello più razionale e fedele allo studio di Gio’ Pomodoro.”
La natura che celebrano e indagano i due artisti è intesa sia come quella natura facente parte del luogo in cui hanno operato per un lungo periodo della loro attività – ai piedi delle Apuane – ma anche natura concepita come pretesto per parlare di movimento, strutture architettoniche, spazio e rapporti tra pieno e vuoto, che sono, come cita Gio’ Pomodoro, “l’ossessione di ogni vero scultore”.
Ulteriore elemento prestigioso del progetto espositivo che creerà un “ponte” con la Villa sarà l’installazione dell’opera monumentale in bronzo Sole Deposto di Gio’ Pomodoro nel centro storico poco distante dall’obelisco meridiana di Piazza Aranci in via Dante a Massa.
La giornata dell’inaugurazione sarà arricchita dallo spettacolo BIANCHISENTIERI, il primo appuntamento della rassegna Palcoscenici Stellati, in programma alle ore 18.00 nel giardino della Villa.
Ideazione Tuccio Guicciardini e Patrizia de Bari
Coreografia Patrizia de Bari
Composizioni originali Sabino de Bari
Produzione Giardino Chiuso
In collaborazione con Fondazione Toscana Spettacolo onlus
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