27 Ottobre 2025

Museo della Figurina a Modena per tornare bambini

Un'arte lontana, che ha avuto origini in Francia. Oggi materia di collezionismo in tutto il mondo. E in Italia c'è l'unica collezione visibile, grazie a un lascito di Panini.

27 Ottobre 2025

Museo della Figurina a Modena per tornare bambini

Un'arte lontana, che ha avuto origini in Francia. Oggi materia di collezionismo in tutto il mondo. E in Italia c'è l'unica collezione visibile, grazie a un lascito di Panini.

27 Ottobre 2025

Museo della Figurina a Modena per tornare bambini

Un'arte lontana, che ha avuto origini in Francia. Oggi materia di collezionismo in tutto il mondo. E in Italia c'è l'unica collezione visibile, grazie a un lascito di Panini.

Per molti figurina è sinonimo di Panini. E Panini, lo storico imprenditore che nel Novecento ha fatto felici milioni di bambini con la commercializzazione degli album di figurine, è di Modena. Così è successo che per strani casi della storia, Panini abbia lasciato al comune non solo il suo archivio ma tre milioni di pezzi di figurine accumulate in decenni di caccia alle preziose collezioni del mondo. Nato nel 2006, il Museo della Figurina è un caso studio unico nel suo genere. Oltre alla raccolta che tutela, promuove e valorizza un patrimonio composto da figurine ma anche materiali antesignani e affini per tecnica e funzione (calendarietti, materiali pubblicitari, scatole di fiammiferi) che consentono di ripercorrere la storia della figurina e della grafica, Museo della Figurina ospita mostre ed eventi che raccontano la figurina e i suoi discendenti in chiave contemporanea e un vivace programma di laboratori di didattica correlati.

La storia della figurina in Italia: agli inizi non erano adesive e servivano per pubblicizzare prodotti. Le illustrazioni erano di rara bellezza.
Gli album originali dei secoli passati si possono consultare al Museo della Figurina sotto le cure degli esperti che li custodiscono.
Il primo dado della storia culinaria era il Liebig e fu pubblicizzato con una serie di lanci delle figurine a tema.
I primi album per il mercato germanico Stollwerck sono ambitissimi dai collezionisti. Questo è dedicato al regno degli animali.

Il Museo della Figurina è nato dalla appassionata opera collezionistica di Giuseppe Panini, fondatore, nel 1961, dell’omonima azienda assieme ai fratelli Benito, Franco Cosimo e Umberto: grazie alla sua lungimiranza, sin dagli inizi della raccolta egli ha compreso il valore culturale di un mezzo ‘povero’ come la figurina, a tal punto da concepire la nascita di un museo costruito intorno ad essa. Consapevole del fatto che, seppur sia chiaro a tutti in che consista una figurina, darne un’univoca definizione è ben più difficile, Giuseppe Panini ha raccolto non solo figurine prodotte dalla seconda metà dell’Ottocento, ma moltissimi altri materiali analoghi, nel tentativo di comprendere le origini e tutti gli aspetti ad essa legati.

Questa straordinaria e originalissima collezione, già diventata museo all’interno dell’azienda nel 1986, nel 1992 è stata donata al Comune di Modena, città ritenuta sua sede naturale in quanto capitale mondiale della figurina moderna; a partire dal 15 dicembre 2006, il Museo della Figurina è stato aperto al pubblico nella prestigiosa sede di Palazzo Santa Margherita. Esaminando la ricchezza e varietà dei materiali conservati, il nome ‘Museo della figurina’ può apparire quasi riduttivo, trattandosi di un istituto più ampiamente dedicato alla piccola stampa, perlopiù pubblicitaria; le figurine rappresentano certamente il nucleo più consistente della raccolta, ma anche l’oggetto intorno al quale essa è stata pensata ed è andata sviluppandosi.

In Belgio e Olanda il cioccolato nell’Ottocento si pubblicizzava con le figurine. Al percorso del cioccolato in concomitanta con la manifestazione modenese Sciocolà (articolo nostro qui) sono dedicate visite tematiche al museo. Si possono prenotare qui.
Nella seconda metà del Seicento le prime figurine note immesse sul mercato francese.
Nella Belle Epoque scattò la mania dei chiudi-lettera: bolli adesivi decorati che sigillavano le lettere.
I primi divi del cinema e dello spettacolo raffigurati su figurine disegnate.
Il Feroce Saladino era un film degli anni 30. Perugina-Buitoni incaricò di disegnare 100 figurine ad Angelo Bioletto da commercializzare all’interno dei prodotti. Ma proprio quella del Feroce Saladino, era rarissima. L’Italia impazzì: fu fatta anche una legge che vietava la tiratura limitata di alcuni personaggi per evitare disordini. Un motivo oltre il collezionismo c’era: ad album completo si poteva vincere una Topolino Fiat.

Museo della Figurina, Modena – Palazzo Santa Margherita corso Canalgrande, 103, 41121

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Immagine di Christian D'Antonio

Christian D'Antonio

Christian D’Antonio (Salerno,1974) è direttore responsabile della testata online di lifestyle thewaymagazine.it. Iscritto all’albo dei giornalisti professionisti dal 2004, ha scritto due libri sulla musica pop, partecipato come speaker a eventi e convegni su argomenti di tendenza e luxury. Ha creato con The Way Magazine e il supporto del team di FD Media Group format di incontri pubblici su innovazione e design per la Milano Digital Week e la Milano Design Week. Ha curato per diversi anni eventi pubblici durante la Milano Music Week. È attualmente ospite tv nei talk show di Damiano Gallo di Discovery Italia. Ha curato per il quartiere NoLo a Milano rassegne di moda, arte e spettacolo dal 2017. In qualità di giudice, ha presenziato alle manifestazioni Sannolo Milano, Positive Business Awards, Accademia pizza doc, Cooking is real, Positano fashion day, Milan Legal Week.
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