Mentre i giocatori in campo si sfidavano per una partita di beneficenza, a San Siro (Milano) andava in scena a bordo campo una lotta contro il tempo dal tenore artistico. L’intento era di trasformare tre semplici palloni da calcio in altrettante opere d’arte. Un progetto ambizioso che è stato magistralmente portato a compimento da Mr. Savethewall (Deodato Arte), Oscar Brum (Looking For Art) e Giorgio Mussati (Bit Gallery), in occasione dell’Integration Heroes Match, l’incontro di beneficenza andato in scena ieri allo Stadio Meazza per raccogliere fondi in favore della Samuel Eto’o Foundation e Slums Dunk di Bruno Cerella e Tommaso Marino. E così mentre all’interno del rettangolo verde le stelle del grande calcio, di ieri e di oggi, si sono sfidate in due tempi da 35 minuti ciascuno, nello stesso lasso di tempo i tre artisti a bordo campo hanno personalizzato, a colpi di colore, tre palloni della Lega Serie A, che verranno adesso collocati in preziose teche create da Gain Custom (@gain_custom) • Foto e video di Instagram) in attesa di essere messi all’asta.

E così mentre all’interno del rettangolo verde le stelle del grande calcio, di ieri e di oggi, si sono sfidate in due tempi da 35 minuti ciascuno, nello stesso lasso di tempo i tre artisti a bordo campo hanno personalizzato, a colpi di colore, tre palloni della Lega Serie A, che verranno adesso collocati in preziose teche create da Gain Custom (@gain_custom) • Foto e video di Instagram) in attesa di essere messi all’asta.
Un gesto concreto con cui i tre artisti hanno voluto schierarsi in prima persona contro il razzismo e la discriminazione sociale, condividendo i valori alla base del messaggio lanciato dall’evento.
«Sono tre gli elementi che ho voluto rendere centrali nel mio lavoro» sottolinea Mr. Savethewall. «Il primo è la discriminazione paralizzante, rappresentata con una grigia coltre di cemento. Il secondo è l’integrazione vivificante, foriera di progresso ed energia, che trova invece espressione nel colore. Il terzo è la sfera rassicurante, simbolo della perfezione naturale. Il valore dell’integrazione vive idealmente dentro la sfera e spinge con forza fino a sgretolare il cemento, lasciando un’impronta indelebile, che può essere di una mano bianca, nera, gialla o rossa, senza mai cambiare. Impronte sempre uguali perché, al di sopra di tutto, WE ARE HUMAN!».
«Su uno sfondo nero brillante ho voluto rappresentare un cuore fatto di tante linee diverse di colori diversi e forme uniche» afferma invece Oscar Brum. «Questo cuore è fatto di linee individuali e uniche, così come la nostra società è fatta di milioni di individui, ognuno irripetibile. Siamo tutti di forme e colori diversi. Tutti abbiamo credenze e costumi diversi, ma allo stesso tempo siamo tutti parte uno dell’altro. La diversità è la chiave del successo umano. Il nero, usato non come ombra, rappresenta il vuoto delle tenebre, intrinseco al genere umano, da cui però si elevano i puri valori universali dell’umanità».

Mr. Savethewall non nasce come artista. Inizia infatti la sua carriera come manager. Mosso dalla sua smisurata passione per l’arte e, in particolare, per la street art, decide quindi di dedicarsi a tempo pieno a questa nuova attività. Nel 2013, infatti, abbandona un lavoro sicuro e ben retribuito per esprimere la sua visione del mondo e della società attraverso l’arte. Mr. Savethewall si dichiara subito contro l’imbrattamento dei muri e, per questo motivo, decide di non realizzare i suoi murales direttamente sui muri, ma di utilizzare un nastro adesivo facilmente removibile. Utilizza anche materiali riciclabili e a basso impatto ambientale, come il cartone. Da qui il suo nome d’arte che, letteralmente, significa Mr. Salva il Muro dichiarando a pieno la sua volontà di proteggere il decoro urbano.

«Sono tre gli elementi che ho voluto rendere centrali nel mio lavoro» sottolinea Mr. Savethewall. «Il primo è la discriminazione paralizzante, rappresentata con una grigia coltre di cemento. Il secondo è l’integrazione vivificante, foriera di progresso ed energia, che trova invece espressione nel colore. Il terzo è la sfera rassicurante, simbolo della perfezione naturale. Il valore dell’integrazione vive idealmente dentro la sfera e spinge con forza fino a sgretolare il cemento, lasciando un’impronta indelebile, che può essere di una mano bianca, nera, gialla o rossa, senza mai cambiare. Impronte sempre uguali perché, al di sopra di tutto, WE ARE HUMAN!».
«Su uno sfondo nero brillante ho voluto rappresentare un cuore fatto di tante linee diverse di colori diversi e forme uniche» afferma invece Oscar Brum. L’artista è nato nel 1992 in Messico ed è autodidatta. «Questo cuore è fatto di linee individuali e uniche, così come la nostra società è fatta di milioni di individui, ognuno irripetibile. Siamo tutti di forme e colori diversi. Tutti abbiamo credenze e costumi diversi, ma allo stesso tempo siamo tutti parte uno dell’altro. La diversità è la chiave del successo umano. Il nero, usato non come ombra, rappresenta il vuoto delle tenebre, intrinseco al genere umano, da cui però si elevano i puri valori universali dell’umanità».
Tra i protagonisti di Integration Heroes Match: Júlio César, Javier Zanetti, Lilian Thuram, Carles Puyol, Samuel Eto’o, Andrea Pirlo, Wesley Sneijder, Paulo Dybala, Filippo Inzaghi, Lionel Messi, Francesco Totti.