Da Napoli arrivano i vincitori di Vitigno, la kermesse dei vini pregiati. “Cumaro” Rosso Conero Riserva DOCG 2013 (Marche) e “Centovie” Colli Aprutini IGT Pecorino 2016 (Abruzzo), entrambi di Umani Ronchi che sigla una lusinghiera doppietta; “Visione” Irpinia Rosato DOC Feudi di San Gregorio 2017 (Campania); “Priezza” Spumante Metodo Classico Asprinio di Aversa DOP Masseria Campito (Campania); “Gemma di Sole” vino da uve stramature Ceste (Piemonte).
Con il “Cumaro” che si aggiudica anche il premio assoluto come etichetta con punteggio più alto del concorso.
Sono i magnifici 5 vini vincitori della seconda edizione del Napoli Wine Challenge. Il concorso enologico, riservato alle aziende che aderiscono a Vitignoitalia e realizzato in collaborazione con Luciano Pignataro Wine Blog e Doctorwine, si è concluso dopo una lunga selezione che ha portato a 45 finalisti, selezionati in maniera rigorosamente anonima da una giuria, composta da esperti provenienti dal mondo della comunicazione, del trade e dell’enologia.
Una short list di finalisti per ognuna delle cinque categorie in gara (rossi, bianchi, rosati, spumanti e dolci), valutati da un panel ‘trasversale’ presieduto dal giornalista enogastronomico Daniele Cernilli (Doctorwine) e composto da Luciano Pignataro (Il Mattino), Adele Elisabetta Granieri (giornalista e coordinatrice), Giovanni Piezzo (sommelier di Torre del Saracino), Gabriele De Re (buyer), Debbie Handy (buyer) che nel corso della seduta pubblica trasmessa anche in diretta streaming ha decretato i top cinque assoluti che ben rappresentano il panorama vitivinicolo italiano nelle sue diverse espressioni. Sono quattro infatti le regioni vincitrici.

Chiusa quindi le seconda edizione del challenge, entra ora nel vivo VitignoItalia n.14, un’edizione di grande qualità orientata al business e ai mercati chiave per l’export del vino tricolore, Cina in testa.
A Napoli sono arrivati 30 buyer esteri da 17 Paesi, tra cui Danimarca, Regno Unito, Germania, Cina, Hong Kong e Giappone. Occasione preziosa per il made in Italy: hanno incontrato i produttori presenti e partecipato a tour guidati nelle aziende di Benevento e Caserta per conoscere da vicino le tante eccellenze enoiche che l’Italia e la Campania sono in grado di offrire.
E se a fare la parte del leone a VitignoItalia sono proprio i nettari campani con i loro produttori, che in questa edizione coprono il 40% delle 250 aziende partecipanti in totale, non è da meno la componente arrivata dalle altre regioni dello Stivale, a cominciare dal Nord Est ma anche da Lazio, Marche, Umbria, Abruzzo e Sicilia. Territori rappresentati complessivamente da 2000 etichette, tra grandi vini e bottiglie emergenti viste alla splendida location sul mare di Castel dell’Ovo, in centro città.
“Non la solita fiera quindi – precisa Maurizio Teti, direttore di VitignoItalia – ma un’esperienza unica per i tanti wine lover che desiderano vivere la convivialità del vino in un’atmosfera davvero suggestiva e fuori dai comuni circuiti e, allo stesso tempo, una grande occasione di incontro e scambi per gli addetti ai lavori. Non è un caso se la spiccata vocazione al business e un’offerta tecnica di qualità, studiata in base a specifici trend del comparto e a mercati strategici per l’Italia enoica, fanno di VitignoItalia l’evento di riferimento dell’intero Centro-Sud per il settore”.
Fotoservizio a Vitigno a cura di Maurizio De Costanzo per The Way Magazine