Il cantiere di Monfalcone Montecarlo Yachts ha la sfida nel dna. L’ultima in ordine di tempo è stata quella di entrare nel settore delle grandi barche a motore di lusso. Al Cannes Yachting Festival 2017 abbiamo ammirato le ultime novità presenti che hanno suscitato emozione per lo stile che propongono. I visitatori stanno apprezzando la competenza artigianale autenticamente italiana e le avveniristiche trovate tecnologiche che derivano dalla forza industriale del gruppo francese Groupe Bénéteau, leader mondiale incontrastato nella produzione di barche a vela, secondo produttore al mondo di imbarcazioni e tra i primi cinque gruppi a livello globale.
Monte Carlo Yachts si dedica alla produzione di yacht di lusso senza tempo. L’ambizione è stata portare il progetto in Italia, per far sì che a Bénéteau si sommassero le grandi capacità organizzative e produttive del gruppo con lo straordinario e indiscusso valore della tradizione italiana nella nautica di lusso e nel design.
Monte Carlo Yachts ha introdotto per la prima volta nel mondo della nautica da diporto un processo di costruzione modulare, ispirato ai concetti Lean con i quali i leader mondiali dei settori industriali più avanzati perseguono qualità estetica e affidabilità tecnica in un ambiente di efficienza produttiva.
Al Cannes Festival è arrivato anche il MCY 96, l’ultimo creato in ordine di tempo con un’aumentata espansione spaziale e di feature dedicate al puro piacere del cliente.
Eliminare lo spreco, perseguire la perfezione: questa è la sintesi della filosofia industriale che ha permesso lo sviluppo di prodotti premiati anche dall’ADI. Il processo di costruzione è sviluppato congiuntamente a un’approfondita progettazione tecnica e di design: in ciascuna delle nostre imbarcazioni l’intera struttura degli ambienti interni è concepita in forma modulare per essere allestita all’esterno dello scafo, nel completo controllo delle tolleranze di montaggio.
Il sistema permette di curare i minimi dettagli di design e di decor e tutti gli aspetti tecnici relativi agli impianti di bordo. Al tempo stesso, offre la massima accessibilità per implementare soluzioni che limitano la trasmissione di vibrazioni e di rumore verso gli ambienti interni.
Il concetto strutturale alla base dell’architettura dell’imbarcazione è sviluppato coerentemente al nuovo processo di costruzione, in modo da poterne sfruttare al massimo le potenzialità e dare completa espressione ai valori di Monte Carlo Yachts.
Il processo produttivo si sviluppa all’interno del moderno stabilimento di Monfalcone che con i suoi 20.000 m2 di superficie coperta, le più avanzate attrezzature produttive, la posizione strategica con un fronte acqua con banchine per circa 40 posti barca, si pone oggi all’avanguardia del mercato.
Monte Carlo Yachts ha deciso di dare risposte a una nuova domanda di funzionalità e di responsabilità, interpretando il bene di lusso come un oggetto di cui si debba poter usufruire in modo facile e con piacere. Con quel senso di benessere che nasce solo dai progetti che mettono la persona al centro di tutto. Con quell’equilibrio che nasce dalla valorizzazione dei bisogni dell’uomo, e dal rispetto della natura che lo circonda. Con quello stile che non insegue le mode e non rimpiange il passato. Uno stile classico, da ora e per il futuro. Carla Demaria, Presidente Monte Carlo Yachts.
Carlo Nuvolari e Dan Lenard, designer: “Per un designer non esiste sfida più affascinante che creare il nuovo partendo da zero. Proprio la sfida che ci è stata offerta da Annette Roux e Carla Demaria quando ci hanno chiesto di disegnare la gamma Monte Carlo Yachts. Di fronte al foglio bianco, la prima questione da porsi è quella della funzionalità. Se una barca è bella perché naviga, allora deve avere attributi navali. Non volevamo disegnare case fatte per essere ormeggiate in porto, o auto che vanno in acqua, volevamo realizzare uno yacht bello da usare e di forte personalità”.
Un intento che si può leggere sia a livello globale sia nei dettagli. Nel layout di coperta come nel disegno degli oblò. Nella prua alta e svasata, come nelle potenze che sorreggono la parte poppiera del fly. Una barca dallo stile mediterraneo, “naturalmente” raffinato, che a MCY non vogliono definire minimalista ma fatta con semplicità, una parola meno abusata, che rivela tutta la sua autenticità.