Maurizio Cattelan e Nicolas Ballario hanno riempito alle sette di mattina piazza Duomo a Milano. A far da traino un rito collettivo, un flash mob divertente e simbolico che ha dato avvio alla Milano Art Week. L’evento si chiamava “La fine allegra”, un evento partecipativo dove artisti e cittadini comuni sono stati assieme prima di andare a lavoro. E soprattutto hanno dato via a una performance sdraiandosi attera, mentre venivano issati cartelloni con scritto del tipo “pensati morto”. Un divertimento coinvolgente che ha dato un sapore ironico all’avvio dell’importante settimana milanese, grazie anche all’inventiva del maestro delle provocazioni, l’artista italiano in questo momento più famoso al mondo, Maurizio Cattelan.

Maurizio Cattelan per la prima manifestazione a colazione della storia di Milano per “La fine allegra” aveva pensato a un rito di comunità (ideato con Nicolas Ballario e Fabrizio Spucches) dove centinaia di persone sono state assieme a un orario insolito. Presente anche Gianfranco Maraniello direttore del Museo del Novecento e l’assessore della Cultura Tommaso Sacchi, la presidente della fondazione MAXXI Maria Emanuela Bruni, Roberto Pisoni di Sky, Paride Vitali, Umberta Gnutti Beretta. La piccola folla fatta di artisti, curatori, tantissimi studenti, art lovers e design addicted è stata marchiata in diretta da Maurizio Cattelan con il timbro SMILE IT’S THE END. Un esercizio di esorcizzazione collettivo che si è concluso nell’atrio del Museo del Novecento con una colazione per tutti.

Report a cura di Rosella Verdiglione per The Way Magazine



