24 Marzo 2025
DELOITTE PHOTO GRANT

In un libro la “geografia dell’energia”

24 Marzo 2025
DELOITTE PHOTO GRANT

In un libro la “geografia dell’energia”

24 Marzo 2025
DELOITTE PHOTO GRANT

In un libro la “geografia dell’energia”

Artista vincitore del Grant 2024, Davide Monteleone e fotografo e ricercatore il cui lavoro spazia dalla creazione di immagini al giornalismo visivo e alla scrittura. Si occupa in particolare di geopolitica, geografia, identità e del rapporto tra il Potere e gli individui. Collabora regolarmente con riviste come “Time Magazine”, “The New Yorker”, “National Geographic”, “The New York Times”, le sue opere sono regolarmente esposte in installazioni e mostre presso prestigiose sedi come Saatchi Gallery (Londra), Nobel Peace Center di Oslo, MEP di Parigi. Tra i numerosi riconoscimenti: La National Geographic Fellowship (2019), l’Asia Society Fellowship (2016), il Carmignac Photojournalism Award (2013), l’EPEA Award (2012), l’European Publisher Award (2011) e diversi World Press Photo. Monteleone è protagonista di un libro “Critical Minerals – Geography of Energy” uscito in collaborazione con Mudec sulla geografia dell’energia.

Critical minerals. Geography of energy. Photo Grant 2024. Ediz. a colori

L’EDIZIONE 2024 DI DELOITTE PHOTO GRANT

Dopo Connections, oggetto della prima edizione del Photo Grant di Deloitte del 2023, il 2024 è stato l’anno dedicato a Possibilities.

I 20 fotografi segnalati per la categoria Segnalazioni e gli 857 partecipanti alla categoria Open Call, sono stati chiamati a guardare al futuro – attraverso il loro sguardo – con l’obiettivo di cogliere le possibilità di cambiamento e di trasformazione offerte dal tempo presente, personale e storico.

La parola Possibilities ha invitato gli artisti a riflettere sul potere delle scelte che ognuno di noi può

prendere, singolarmente e come parte della società e del’’umanità intera; un’infinità di possibilità, alcune delle quali sono potenzialmente in grado di cambiare il corso della nostra esistenza, definendo il nostro destino. L’umanità stessa è un palcoscenico di possibilità infinite, ciò si capisce attraverso l’interpretazione che di questo tema ha fatto Davide Monteleone (1974) nel suo progetto fotografico “Critical Minerals – Geography of Energy” vincitore della categoria Segnalazioni del Photo Grant edizione 2024. Attraverso i secoli, abbiamo assistito a un’espansione senza fine delle nostre conoscenze, delle nostre capacità e delle nostre aspirazioni. Tuttavia, con questa crescita è giunto anche il peso delle responsabilità e delle sfide globali.

Critical Minerals – Geography of Energy

Critical Minerals – Geography of Energy, di Davide Monteleone, presentato dal gallerista e curatore Pierre André Podbielski, è un viaggio visivo che esplora le trasformazioni del panorama energetico globale verso le fonti rinnovabili. Un’esplorazione ponderata sulle possibilità che questi cambiamenti rappresentano e che invita il visitatore a riflettere sull’intreccio di narrazioni geopolitiche, sociali e ambientali che emergono dalla crescente domanda di minerali essenziali per le energie rinnovabili.

Davide Monteleone è un artista visivo, ricercatore e National Geographic Fellow il cui lavoro spazia dalla creazione di immagini al giornalismo visivo, dalla scrittura ad altre discipline. I temi ricorrenti nei suoi lavori sono la geopolitica, la geografia, l’identità, la ricerca sui dati e la scienza.

Da diversi anni si occupa di questioni legate al clima che si intersecano con l’economia e la geopolitica.

In mostra, la sezione Critical Minerals – Geography of Energyaccompagnata da un volume pubblicato da 24 ORE Cultura, è una summa di questi temi molto cari a Monteleone, che grazie al Deloitte Photo Grant viene presentato nella sua totalità e completezza. «Critical Minerals – Geography of Energy è innanzi tutto il risultato di una collaborazione e un confronto con storyteller locali» scrive Davide Monteleone. «Credo fermamente che la transizione energetica verso cui ci dirigiamo sia giusta e indispensabile ma debba essere guidata da una profonda considerazione delle responsabilità che abbiamo verso il pianeta e le comunità che lo abitano. La fotografia, come ogni altra forma di narrazione documentaria, ha il compito di riconoscere ed evidenziare le zone d’ombra ed eventuali problematiche prima ancora di proporre soluzioni.

Solo la consapevolezza e la collaborazione possono permetterci di non commettere gli errori del passato e raccogliere le possibilità che il progresso e il futuro ci offrono».

Le sale di Mudec Photo ospitano dunque per la prima volta oltre 30 scatti del fotografo, considerato «fra i massimi rappresentanti di una fotografia contemporanea che ha saputo rinnovarsi proponendo una grammatica delle immagini davvero rivoluzionaria». Così lo vede e ne motiva la vittoria Denis Curti, direttore artistico del Photo Grant di Deloitte e Presidente di Giuria, che commenta Critical Minerals – Geography of Energy con queste parole: «Il suo progetto riesce a coniugare etica ed estetica senza mai prestare il fianco alle speculazioni concettuali. Un reportage capace di sommare i diversi generi della fotografia per arrivare a una sintesi politica che, finalmente, prende posizione sui temi legati allo sfruttamento della terra e dei lavoratori».

La mostra presenta un insieme di immagini in medio e grande formato, affiancate da riprese aeree e fotografie realizzate con la tecnica dello stitching: una fusione digitale di 8-10 scatti singoli per offrire una prospettiva panoramica e coinvolgente.

Il percorso espositivo si arricchisce ulteriormente grazie a una componente video studiata per intensificare l’esperienza immersiva, con suoni, voci e paesaggi evocativi che trasportano il visitatore in una dimensione sensoriale unica.

La sezione dedicata alla data visualization, curata da Valentina D’Efilippo, riveste un ruolo chiave nel fornire un quadro chiaro e approfondito del progetto, offrendo dettagli e informazioni cruciali per comprendere la portata dell’opera.

Questo progetto rappresenta un’evoluzione nel metodo narrativo di Davide Monteleone, che negli ultimi anni ha adottato un approccio di costruzione narrativa complesso e stratificato, supportato da un team multidisciplinare. Tra i principali collaboratori, Samantha Azzani, studio manager e producer, e Manuel Montesano, video editor e operatore di ripresa, hanno contribuito a realizzare una visione condivisa e dettagliata del progetto.

Critical Minerals – Geography of Energy è un esempio perfetto di progetto collettivo: non solo il risultato di un lavoro sinergico con il team dello Studio Monteleone, ma anche frutto della collaborazione con storyteller locali che hanno arricchito il racconto con la loro prospettiva unica e autentica. I contributi fondamentali degli autori Cristóbal Olivares (Cile), Guerchom Ndebo (Congo) e Muhammad Fadli (Indonesia) hanno reso il lavoro sul campo particolarmente ricco e variegato, integrando visivamente e narrativamente la complessità del progetto attraverso i loro scatti e riprese.

Insieme al vincitore della categoria dedicata ai fotografi professionisti, la mostra ospita il progetto di Fernanda Liberti (1994) vincitrice della categoria Open Call del 2023, che, dopo un anno di lavoro, arriva al suo completamento, “Dust from Home”. Verrà infine presentato il progetto vincitore della Categoria Open Call 2024, vinto da Fabiola Ferrero (1991).

Dust from Home

Il progetto fotografico Dust From Home della fotografa brasiliana Fernanda Liberti (Rio de Janeiro, 1994) ha vinto la Open Call del concorso 2023, categoria dedicata alle artiste e agli artisti Under 35 provenienti da tutto il mondo. Il Grant ha permesso a Liberti di sviluppare il suo lavoro lungo tutto l’anno e di portare a compimento la sua idea progettuale.

Fernanda Liberti si concentra sulla diversità delle migrazioni, prendendo spunto dalla storia della sua famiglia di origine siriana, italiana e albanese, che ha attraversato l’oceano per stabilirsi in Brasile, cercando un nuovo inizio. L’artista ha iniziato il suo percorso utilizzando l’archivio fotografico di famiglia, con l’obiettivo di creare un legame visuale tra paesaggio, tempo, nostalgia, eredità e politica.

Il percorso espositivo è suddiviso in tre sezioni poste in dialogo tra loro – Archivio di famiglia / Ritorno in Brasile / Siria – che rappresentano gli stadi del viaggio di Fernanda alla ricerca della sua identità come donna e come donna all’interno della dimensione famigliare.

La parte di archivio raccoglie tutte quelle immagini che genitori, nonni e altri parenti hanno custodito gelosamente attraverso gli anni, già dai primi momenti del loro arrivo in Brasile.

Come testimonia la seconda sezione dedicata al Brasile, che rappresenta il presente, grazie al Deloitte Photo Grant Fernanda è riuscita a rimettere insieme quasi la totalità dei suoi cari: la sua famiglia si è riunita per un grande pranzo insieme, utilizzando il cibo come tramite affettivo per comunicare amore.

La Siria, infine, racconta il viaggio lungo ed entusiasmante che le ha permesso di scoprire una parte di sé ancora ignota, ossia le sue origini arabe. Protagonisti, nei suoi scatti, sono i costumi tipici, come il cibo, l’arte, la cultura, ma soprattutto la possibilità di abbandonarsi alla scoperta di ciò che non si conosce.

Ispezionando le varie città alla ricerca delle tracce dei suoi antenati, Fernanda ha avuto la possibilità di riprendere i contatti con una parte di famiglia siriana che non aveva mai conosciuto, guadagnando così un pezzo di famiglia in più.


deloittephotogrant.com

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