21 Dicembre 2023

L’eredità dell’antica Roma a Istanbul

Abbiamo fatto un tour tra l'acquedotto di Valente e la colonna di Marciano. Vestigia di un passato che unisce l'Italia alla Turchia.

21 Dicembre 2023

L’eredità dell’antica Roma a Istanbul

Abbiamo fatto un tour tra l'acquedotto di Valente e la colonna di Marciano. Vestigia di un passato che unisce l'Italia alla Turchia.

21 Dicembre 2023

L’eredità dell’antica Roma a Istanbul

Abbiamo fatto un tour tra l'acquedotto di Valente e la colonna di Marciano. Vestigia di un passato che unisce l'Italia alla Turchia.

L’avamposto dell’antica Roma in Oriente si chiamava Costantinopoli, l’attuale Istanbul. E tra le tante vestigia di questo glorioso passato, l’acquedotto di Valente e la colonna di Marciano sono tra le più autentiche, e ben conservate, eredità architettoniche. Oggi che la metropoli turca continua a essere crocevia tra Est e Ovest del mondo, oltre che tra passato e futuro, la testimonianza è ancora più densa di fascino avvincente.

L’opera di ingegneria architettonica perfettamente funzionante, che dava riconoscimento di supremazia all’impero romano d’Occidente e Oriente, era senz’altro l’acquedotto. Oggi, l’acquedotto di Costantinopoli (conosciuto come “Acquedotto di Valente” che si trova nella moderna Istanbul) è tra le opere antiche più mirabili della Turchia. Completato nel 368 d.C., oggi si estende in maniera visibile per poco più di 900 metri, il più grande sistema di flusso delle acque dell’intera antichità. Questa costruzione andò a concludere la più grande struttura antica di canali lungo tutta la provincia della Tracia, costituita all’epoca dai territori dell’odierna Turchia, Grecia e Bulgaria. Fu completato durante il regno dell’Augusto Valente, nel 368, da cui eredità il nome, ma già esisteva in forme diverse sotto la reggenza di precedenti imperatori.

Realizzata in granito egiziano grigio-rosso, la colonna di Marciano ha una base quadrangolare, composta da quattro lastre di marmo bianco decorate con cristogrammi. La colonna, alta quasi 18 metri, venne eretta dal praefectus urbi Taziano e dedicata all’imperatore Marciano che regnò sull’Impero romano d’oriente dal 450 al 457 e che è anche riconosciuto come santo dalla chiesa ortodossa.

Il capitello in stile corinzio, l’antica funzione di ospitare la statua del santo rivolta verso la chiesa dei Santi Apostoli, fanno di questo monumento un perfetto incontro di stile e funzionalità tra paganesimo e cristianesimo.

Fotoservizio da Istanbul per The Way Magazine: Loris Patrizi.

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