Sappiamo che l’acqua bene prezioso è giusto preservarlo. Il progetto “Acqua nelle nostre mani” in occasione della Giornata Mondiale contro la Desertificazione e la Siccità di giugno è nato all’interno di una visione globale di Reckitt Benckiser in linea con i Sustainable Development Goals delle Nazioni Unite.ù
Si propone di attivare una serie di concrete azioni a tutela di un bene incredibilmente prezioso per il nostro paese come l’acqua, fonte di vita purtroppo non illimitata e ancora troppe volte trascurata nella gestione, nell’utilizzo e nelle infrastrutture.
Con l’obiettivo di fotografare percezioni, interessi, timori e consumi degli italiani sull’acqua, Finish ha poi realizzato insieme ad Ipsos una ricerca dalla quale è emersa una buona attenzione verso la sostenibilità ambientale non supportata però dalla volontà di intraprendere concrete azioni o di modificare le proprie abitudini in favore dell’ambiente. Inoltre, dalla ricerca realizzata da Ipsos sono poi emersi dati molto preoccupanti circa il timore degli italiani nei confronti della scarsità d’acqua e del rischio siccità (nel presente solo il 10% si è detto preoccupato nel presente, il 19% in ottica futura) e nei confronti dei consumi d’acqua (addirittura il 10% degli intervistati ha confessato di non interessarsi mai al proprio consumo d’acqua).
Nell’ambito del progetto “Acqua nelle nostre mani” prenderà ora ufficialmente il via la collaborazione con il Future Food Institute, realtà di assoluta eccellenza nel panorama italiano sui temi dell’innovazione agroalimentare. Grazie a questa collaborazione verrà sviluppato un progetto di efficientamento idrico nel Cilento, in particolare nel territorio del comune di Pollica. Grazie a questo intervento, operato direttamente sulle infrastrutture – molto carenti in Italia, verranno riattivati i canali della fonte d’irrigazione secondaria di Cannicchio, che permetteranno ai contadini e agli agricoltori locali di tornare ad usufruire di ingenti quantità d’acqua, di cui 32 milioni di litri per usi agricoli e potabili e di continuare a produrre alcuni delle eccellenze agroalimentari più importanti della tradizione culinaria italiana, tra cui il famosissimo pomodorino giallo del Cilento.
Finish e Future Food Institute hanno pertanto intrapreso una serie di azioni che permetteranno di salvaguardare la risorsa idrica in una zona del nostro paese, il Cilento, dove il rischio siccità nelle stagioni più calde è molto alto[4]. In particolare, attraverso specifici interventi sulle infrastrutture, verranno riattivati i canali della fonte d’irrigazione secondaria di Cannicchio, una frazione del comune di Pollica, permettendo così di tornare a disporre di ingenti quantità d’acqua, di cui 32 milioni di litri per usi agricoli e potabili. Questi interventi, inoltre, garantiranno la tutela di alcuni tra i prodotti più iconici della tradizione culinaria italiana, permettendo così agli agricoltori la possibilità di continuare a coltivarli. Il riferimento, in questo caso, è a prodotti di assoluta qualità come il pomodorino giallo del Cilento, l’oliva di Salella ammaccata, i ceci di Cicerale e alcune varietà molto antiche di grano come il Saragolla e il Carosella. Questi prodotti, oltre ad evidenziare un grande legame con il territorio, sono annoverati tra gli ingredienti da tutelare della Dieta Mediterranea, che proprio quest’anno festeggia il decennale della nomina come Patrimonio Immateriale dell’Umanità UNESCO e che ha come suo luogo natio il territorio di Pollica.