Un fashion lover con il cuore da gentleman. A 28 anni, Rene Rosales è un esempio già per alcune migliaia di persone che lo seguono sui suoi account di social media. Per la sua innata eleganza e lo stile dichiaratamente ‘old money’, quello sussurrato e mai stravagante. Rene abita al Nord Italia da qualche anno ed è di origine cubana. La sua figura e la cura che mette nel suo apparire, che gli serve anche per svolgere al meglio la sua funzione di mixologist, è un tocco di equilibrio di bellezza che spesso manca ai suoi coetanei che popolano il web.




“Sono arrivato tre anni fa in Italia dopo un’esperienza a Barcellona – ci racconta in una visita milanese durante l’ultima Milano Fashion Week – e sebbene sia stato facilitato dalla lingua, nella metropoli spagnola ho sofferto un pò il caos. A me piace vivere in posti tranquilli e quando un amico mi ha convinto a visitare Verbania, ci sono andato. E sono rimasto lì”.
C’è un’altra ragione per cui Rene ha scelto l’Italia: “Devo confessare che fin da piccolo è stato il paese dei miei sogni. Ho avuto passione per la vostra moda da sempre e mi chiedevo come ci si sentisse a viverla in prima persona questa moda, nel posto in cui veniva creato. Anche da piccolo mi sono sempre sentito attratto dal vostro stile elegante, dall’eredità che ha lasciato Giorgio Armani in tutte le persone che puntano a un’eleganza classica”.
Rene non si è mai vestito da sportivo, anche se la palestra la frequenta per allenarsi e tenersi in forma. Oggi, da mixologist e sommelier di sigari Habanos, ha affinato le sue conoscenze e tutta la cultura del mondo dei gentleman: “Da cubano sono appassionato di auto d’epoca e dell’estetica elegante senza tempo. Poi è arrivata la passione per l’accoppiamento tra sigari e wiskey e rum, che voglio ancora espandere. Mi sono reso conto che la cultura del vino in Italia è molto forte e vorrei specializzarmi anche in wine tasting”.
Buon bere e buon cibo vanno di pari passo con i suoi hobby: “Sono abituato a essere guardato con ammirazione, già mi succedeva a Cuba. Non ho mai mancato un’occasione pubblica senza indossare i miei completi beige o neri, preferibilmente con camicia bianca. In una città come Milano mi trovo a mio agio, sento di potermi esprimere al meglio. Mi sento anche perfettamente inserito nell’eleganza di queste strade, che raccontano tanta storia e mi ispirano”.
In questo momento la sua vetrina virtuale sono i contenuti che realizza per i suoi social account, che l’hanno portato all’attenzione di The Way Magazine: “Sto imparando a fare i video per i social che possano attrarre un pubblico che apprezzi il mio stile. Mi piace essere una voce diversa, marcare la differenza. Ma mi diverte anche fare collaborazioni con altre personalità, come artisti o uomini di spettacolo. Tra i miei preferiti, ci sono modelli ispirazionali come l’italo-venezuelano Magno Scavo e l’italiano Giuseppe Laguardia, mentre il mio attore preferito è l’irlandese Cillian Murphy, che presto tornerà ad interpretare Tommy Shelby in Peaky Blinders: The Immortal Man“.


Consigli di stile Rene ne elargisce tanti da quando il pubblico lo ha scoperto, specie su Instagram. “Mi piace raccontare come abbino Tissot e Omega come orologi con scarpe e cinturini. Vedo che le mie idee vengono apprezzate, anche se secondo me la cosa più importante è trovare un proprio stile, perfezionarlo e adottarlo per comodità”.
La storia delle città e le mostre d’arte sono un altro dei suoi passatempi. “Mi piace documentarmi, anche attraverso strumenti diversi da quelli convenzionali. Di Milano mi appassiona l’evoluzione delle pubblicità, che raccontano un pezzo di storia di questo luogo. Mentre di Roma apprezzo i monumenti e i grandi spazi. Sono davvero innamorato di questo paese, anche se in Europa appena posso vado a Bilbao e Parigi, che sono due tra le mie mete preferite”.
Due cose ha ereditato del suo passato in patria e continua a perseguirle in Italia: “Per hobby ballo la Salsa, ho imparato da piccolo e non ho mai seguito lezioni ma lo trovo un ballo armonioso. A Cuba ho una macchina Chevrolet del 1948, perché il collezionismo è parte della cultura cubana. Ora quella macchina è un’attrazione turistica, non l’ho portata con me ma quando ho la possibilità mi cerco i posti dove ammirare le macchine d’epoca anche in Italia”.