12 Febbraio 2024

Casa Ostuni, tra Cinquecento e contemporaneo

Il design contemporaneo contamina l’architettura barocca di un palazzo antico nel centro storico della città bianca.

12 Febbraio 2024

Casa Ostuni, tra Cinquecento e contemporaneo

Il design contemporaneo contamina l’architettura barocca di un palazzo antico nel centro storico della città bianca.

12 Febbraio 2024

Casa Ostuni, tra Cinquecento e contemporaneo

Il design contemporaneo contamina l’architettura barocca di un palazzo antico nel centro storico della città bianca.

L’architetto Francesco Marrone usa colore e linee decise del design di tendenza per enfatizzare l’anima aristocratica di un appartamento di 120 mq, destinato al relax vacanziero, nel cuore della cittadina pugliese di Ostuni.

Gli interni si sviluppano su un unico livello incastonato in un vicolo che riflette al suo interno l’anima lucente della famosa città bianca, e richiamano i fasti cinquecenteschi prima dell’arrivo dei duchi Zevallos. Portali e porte sono le tracce parlanti di questo passato, scolpito nel bugnato, nelle cornici a rilievo, nei fregi. Gli interni – un ingresso soggiorno, living, sala da pranzo, cucina, camera da letto e bagno – richiamano i fasti cinquecenteschi prima dell’arrivo dei duchi Zevallos, quando Ostuni era città regia e godeva di grande floridezza economica. Portali e porte sono le tracce parlanti di questo passato, scolpito nel bugnato, nelle cornici a rilievo, nei fregi che abbelliscono e rivelano l’alto lignaggio delle famiglie che l’hanno popolata.

Le sommità di cui gode Ostuni regala alla vista un panorama mozzafiato, un viaggio che deve necessariamente trovare una sponda di uguale eccellenza anche nell’abitare. Ogni pezzo lo dimostra, dalla madia di PORRO al tappeto color vinaccia della svedese KASTHALL. Basta attraversare la porta verso la sala pranzo per accorgersi del concept seduttivo scelto per la dimora, con materiali e forme a celebrare l’importanza di pareti e soffitti, perfino della pietra leccese bianco avorio del pavimento che il precedente proprietario ha voluto come unica pelle. Un elemento di continuità che facilita il lavoro di Marrone e del suo staff, libero di osare dando nuovo impulso agli ambienti.
La dining room è anche il nervo centrale della casa, un ambito arioso con i soffitti a volte che si scaricano su pilastri decorati e inglobati agli angoli della stanza. Il lungo tavolo di marmo con gambe in ottone, realizzato su disegno dell’architetto, si contende la scena con l’arco che introduce alla cucina, su misura e illuminata con FLOS, ed è sormontato da una cornice maestosa, finemente intagliata nel calcare e recante uno stemma nobiliare coronato. Le sedute sono di KNOLL mentre il lampadario è della collezione Gino Sarfatti, sempre FLOS.
La porta finestra sfocia su un piccolo balcone raggiunto dalla brezza marina e dai profumi della vite americana arrampicata sulle altane nel borgo. Il prezioso cannocchiale sul mondo allunga la vista oltre la balaustra settecentesca e per goderla a lungo Francesco Marrone crea un piccolo corner da contemplazione con poltroncine di CASSINA (Lady) e Triade di P. URQUIOLA.

Tutta la casa, guarda verso la costa che risale fino a Monopoli, e più sù a intercettare Polignano a mare. Le sommità di cui gode Ostuni regala alla vista un panorama mozzafiato, un viaggio che deve necessariamente trovare una sponda di uguale eccellenza anche nell’abitare.

Il racconto di interior è dunque fatto di dettagli e prospettive, così ci ha abituati lo Studio Francesco Marrone, di incastri tra elementi di forte identità. Arte e artigianato sono dappertutto, plasmano lo spazio, definiscono i volumi sottolineati da un’unica via di sole, la finestra che si orienta verso l’Adriatico. Il risultato è un’atmosfera sofisticata, per quanto cucita in modo minimale, in linea con l’aristocratica origine degli ambienti. 

In fondo, a chiudere il percorso, la camera da letto. Nello sbilanciamento della superficie dedicata – appena 10 mq – è scritta la funzione della dimora, nata per essere vissuta, ammirata, destinata a piacevoli soirée in compagnia o tete a tete, comunque con gli occhi puntati sulla bellezza.
La ricercatezza non è scoraggiata da un ambito così ridotto e si concretizza in una testata imperiale di marmo (EMPERADOR) tagliato a richiamare lo stile capitonnè. La retroilluminazione stacca la forma e la dona all’intimità di un letto firmato LAGO.

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