Alla fine del 1921 assunse la direzione artistica della V.S.M. Cappellin Venini & C., vetreria fondata quell’anno da Giacomo Cappellin e da Paolo Venini, destinata in breve ad affermarsi sia nel panorama nazionale che internazionale.
I manufatti della Cappellin Venini si differenziarono subito dalle coeve realizzazioni muranesi, spesso connotate da eccessivi virtuosismi, per le proporzioni classiche e le linee di notevole essenzialità.

Lo scioglimento della società tra Cappellin e Venini nel 1925 non interruppe lo sviluppo di questo indirizzo poiché Zecchin continuò fino al 1926 a ideare nuovi modelli per la M.V.M. Cappellin & C. fondata da Giacomo Cappellin dopo la separazione da Paolo Venini
Pittore e artista muranese interessato alle arti decorative, soprattutto al vetro, Vittorio Zecchin (1878-1947), secondo una prassi allora inedita a Murano, dal 1921 al 1925 seguì la direzione artistica della vetreria V.S.M. Cappellin Venini & C., fondata nel 1921 dall’antiquario veneziano Giacomo Cappellin e dal neoavvocato milanese Paolo Venini, insieme ad altri soci, con l’intento di proporre una raffinata produzione moderna. In consonanza con le esigenze espresse da Cappellin e Venini, Zecchin ideò soffiati monocromi dalle straordinarie colorazioni e dalle linee classiche ed essenziali. Una simile produzione, che si distingueva nettamente da quella coeva e rispondeva appieno al nuovo gusto del pubblico, segnò una svolta decisiva nel panorama muranese del XX secolo, contribuendo in misura rilevante alla rinascita di questo settore. L’eleganza del disegno, abbinata a cromie suggestive, caratterizzò anche i vetri ideati da Zecchin (tra il 1925 e il 1926) per la M.V.M. Cappellin & C., dove egli operò ancora come direttore artistico dopo la conclusione del sodalizio tra Giacomo Cappellin e Paolo Venini.
LE STANZE DEL VETRO
Isola di San Giorgio Maggiore, 1
30124 Venezia, Italia
fino al 7 gennaio 2018.