River Diva è la nuova location per eventi ospitata in un’imbarcazione anni ‘90 totalmente ripensata dal team este’r partners, che consente di ammirare lo skyline di Budapest dal Danubio, allontanandosi dal caos urbano senza lasciare la città.
Guidato da Eszter Radnóczy intervistata da The Way Magazine due anni fa qui, d’estate, la regina è la terrazza, con mobili in metallo che riflettono l’incessante fluire del Danubio. Per rendere la nave identificabile da lontano e per offrire un’esperienza non solo ai suoi passeggeri, ma anche a coloro che guardano dai ponti di Budapest, il ponte della nave è ricoperto da un motivo pepita di colore marrone e crema come un tappeto gigante. È un elemento suggestivo e d’atmosfera.
Il River Diva è ancorato solo quando non è in funzione. Durante gli eventi, soprattutto nel pomeriggio e nella prima serata, scivola leggera lungo il fiume, tra le due estremità di Budapest, con un viaggio di tre o quattro ore, offrendo una vista impagabile dello skyline della città.
Il prima e il dopo del progetto di interior design rappresentano estremi di un viaggio attraverso stili sostanzialmente contrastanti. Prima del restyling, infatti, imperava un mood anni ’90, pelle rossa, specchi, luci psichedeliche. Oggi, dopo sostanziali modifiche, lo spazio è una celebrazione di curve, riflessi e forme naturali: tonalità terracotta e blu evocano terra e acqua, mentre pannelli tessili fluenti e lamiere catturano il flusso del fiume, rafforzando il legame con l’ambiente circostante.
Alcune importanti aziende italiane hanno contribuito alla rinascita di questa imbarcazione sul Danubio, caratterizzando gli interni e interpretando il gioco di luci, tonalità e movimento terra e acqua.










River Diva si estende su un unico livello: piano terra con locali di servizio di circa 800 mq, aree terrazzate esterne, la superficie di progettazione al piano terra è di 650 m2 con spazi comuni e una cucina a vista, area comunitaria di pianificazione inferiore 180 m2, ponte 520 m2. L’ampia capienza, data dall’assenza di colonne, rende il locale adatto per grandi eventi, capace di accogliere fino a 600 persone.
A spiegare quale sia il concetto di design è Eszter Radnoczy, fondatrice dello studio e progettista capo: “Degno del suo no me, il River Diva racchiude esperienze multisensoriali, generose, giocose, insolite insolite, in grado di rompere gli schemi della consueta cultura visiva a bordo e di connette connettere lo spazio interno con quello esterno esterno. Considerata la costante percezione del movimento dell’acqua e del conseguente cambio di luce, abbiamo voluto fare evolvere lo spazio in modo organico grazie all’uso dei colori”.
Ecco, quindi, che alle tonalità solitamente presenti nella cultura nautica come il teak e il giallo rossastro, sono stati aggiunti vetri e specchi colorati, finiture decorative in metallo, superfici in marmo e mosaico. Nella tappezzeria sono stati introdotti colori come il lilla, l’azzurro, l’argento. Una mescolanza che allo studio piace chiamare stile funky chic, funky elegance, modern chic.