18 Maggio 2022

Vini dei Colli Euganei, DOC veneti memorabili

Come distinguere i preziosi frutti di Bacco di un territorio pregiato che ha una tradizione millenaria.

18 Maggio 2022

Vini dei Colli Euganei, DOC veneti memorabili

Come distinguere i preziosi frutti di Bacco di un territorio pregiato che ha una tradizione millenaria.

18 Maggio 2022

Vini dei Colli Euganei, DOC veneti memorabili

Come distinguere i preziosi frutti di Bacco di un territorio pregiato che ha una tradizione millenaria.

Una visita al Muvi, Museo dei vini doc dei Colli Euganei (a Vo’, in provincia di Padova) rende bene l’idea della preziosa dimensione della viticultura locale. La variegata natura geologica dei terreni di questa zona del Veneto, derivata dallo sgretolarsi superficiale del substrato sedimentario o vulcanico, la morfologia attuale fatta di piccole cime a perimetro chiuso ed esposizione variabile e le caratteristiche ambientali attuali rendono i Colli Euganei un territorio davvero prezioso per la biodiversità.

Quattro vini veneti scelti per The Way Magazine da strutture del territorio di Montegrotto Terme e dintorni. A sinistra, Ca’ Lustra una storia di ricerca e innovazione, una tradizione di famiglia con passione per la viticoltura nata nella piccola cantina di casa. Il Serprino DOC con frizzante aromaticità ci è stato servito dalla cantina dell’hotel Terme Neroniane. Viene dall’uva Glera, conosciuta nei Colli Euganei come Serprina. Tra i vini Ca’ Lustra è la bollicina fresca e minerale perfetta per l’aperitivo e non solo. Si prosegue con Asolo Prosecco Superiore DOCG “VG” Brut – Villa Giustiniani, un frizzante immediato, di bella armonia già alla vista, provato a La Cantinetta di Torreglia, azienda di famiglia di Simone Cavazzana. All’Antica Trattoria Ballotta, ristorante a Torreglia, tradizione, storia e buona cucina, il più antico dei Colli Euganei, ci è stato servito il Serprino DOC di Alla Costiera, cantina biologica dei Colli Euganei. Alla pasticceria Dalla Bona di Montegrotto Terme abbiamo gustato il Moscato Giallo Fior d’Arancio la cui tutela è la mission della cantina Maeli.

Colli Euganei Fior d’arancio DOCG è un vino a denominazione di origine controllata e garantita con un’esplosione di influssi mediterranei ottenuto dalle uve della varietà Moscato giallo per almeno il 95%; possono concorrere, fino a un massimo del 5%, le uve di altri vitigni di varietà aromatiche, di colore analogo, presenti nei vigneti in ambito aziendale, idonei alla coltivazione nella provincia di Padova. Può essere spumante classico, passito e versione secca.

Rosso Colli Euganei DOC: voluto dalla famiglia dei Conti Corinaldi, che per primi in Italia nei propri possedimenti di Lispida, piantano vitigni bordolesi destinati alla produzione di vino. Ed ecco che si scopre che Merlot e Cabernet non arrivano nei Colli Euganei portati dalle mode, ma sono parte dell’orgogliosa storia di questi “Monti”.

Nel Museo Muvi di Vo’, provincia di Padova, raffronti col territorio francese di Bordeaux, patria di celebrati vini, e sullo stesso parallelo in Italia, i Colli Euganei. In questa zona, meno piovosa che quella francese, il clima è generalmente più mite rispetto alla pianura padana, sia in estate che in inverno, con variazioni termiche meno marcate. Così, nei pendii esposti a meridione dove i raggi solari arrivano più diretti e carichi di calore, si trovano molte specie peculiari della flora mediterranea. Diversamente, nei freschi e ombrosi versanti settentrionali e nelle strette incisioni vallive formate da corsi d’acqua per lo più temporanei, si insediano specie amanti di climi freschi, alcune di esse lasciateci in eredità da epoche glaciali lontane.

Colli Euganei Serprino

Si ottiene dall’omonima “Serprina”, riconducibile come biotipo alla Glera, ma non vuole essere chiamata prosecco sui Colli Euganei, anche perché col Prosecco manifesta soltanto una lontana parentela. Anche qui il territorio ha fatto la differenza. Identifica un vino bianco leggero e frizzante con chiari sentori di piccoli fiori bianchi, che racchiude il brio della primavera.

Ci sono poi gli altri DOC, come il bianco, il pinnot bianco, il moscato, lo chardonnay, berlot, cabernet. Più raro il Pinello, vitigno autoctono sopravvissuto grazie alla passione di pochi vignaioli euganei. Vinificato con attenzione risulta un vino giovane, leggero, ricco di profumi di frutta bianca freschissima.

Il percorso museale a Vo’, ripercorre attraverso documenti, fotografie, testi ed alcuni oggetti, la storia della viticoltura nell’area euganea, dalla genesi ad oggi. All’ingresso suggestioni vulcaniche di esplosioni sottomarine catturano il visitatore, comunicando una delle caratteristiche principali del terroir che si va raccontando. Si ammirano in facili pannelli le tappe della coltivazione della vite e della produzione del vino nel tempo: dai primi insediamenti dei Veneti antichi al Medioevo, dall’Illuminismo e la Serenissima all’Ottocento, narrando la rivoluzione della viticoltura. L’antica origine della cultura dell’uva si fonda nel mito e si sviluppa nel tempo, fino alla creazione del Moscato, originariamente importato dalla Siria, e del Serprino.
Il Laboratorio di Analisi Enologiche del Consorzio è stato istituito nel 1972 e analizza i mosti ed il vino per definire lo stato di maturazione delle uve, il grado alcolico, l’acidità, gli zuccheri, per permettere così al viticoltore di ottenere dei prodotti qualitativamente più elevati. Qui vengono misurati i valori per definire i DOC prima di passare all’assaggio di 5 rigorosi esperti che ne decretano la validità.
Il consorzio dei vini Doc Colli Euganei comprende il vino di uve Moscato Giallo, Fiori d’Arancio, DOCG. Il segretario dell’ente che ci ha accolti si chiama Andrea Gianesini. Furono 47 i soci fondatori cinquant’anni fa: 43 aziende vitivinicole, un commerciante, due industriali e la Cantina Sociale di Vo’.

In foto d’apertura: veduta della sala emozionale, una poliedrica location per degustazioni guidate, dove si imparano le tipologie di vino prodotte nei Colli Euganei e distinguere le loro qualità olfattive e gustative grazie agli originali strumenti. Un pannello mostra i diversi colori dei vini bianchi, rossi e rosè, mentre una pannello con drappi di stoffe riproduce le diverse sensazioni tattili che i tannini, i polialcoli e la gradazione alcolica conferiscono al vino. Assaggiando un vino percepiamo profumi e sensazioni gustative particolari, la ruota delle sensazioni olfattive e le ampolle saporifere ci aiutano a determinare i particolari aromi e sapori che prendono vita nel nostro palato.

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Immagine di Christian D'Antonio

Christian D'Antonio

Christian D’Antonio (Salerno,1974) è direttore responsabile della testata online di lifestyle thewaymagazine.it. Iscritto all’albo dei giornalisti professionisti dal 2004, ha scritto due libri sulla musica pop, partecipato come speaker a eventi e convegni su argomenti di tendenza e luxury. Ha creato con The Way Magazine e il supporto del team di FD Media Group format di incontri pubblici su innovazione e design per la Milano Digital Week e la Milano Design Week. Ha curato per diversi anni eventi pubblici durante la Milano Music Week. È attualmente ospite tv nei talk show di Damiano Gallo di Discovery Italia. Ha curato per il quartiere NoLo a Milano rassegne di moda, arte e spettacolo dal 2017. In qualità di giudice, ha presenziato alle manifestazioni Sannolo Milano, Positive Business Awards, Accademia pizza doc, Cooking is real, Positano fashion day, Milan Legal Week.
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